Tutor autostradali, dove sono e a cosa servono

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I tutor autostradali rilevano la velocità di percorrenza degli automobilisti e "fotografano" i trasgressori, che vengono multati: come funzionano

I tutor sono strumenti che servono per rilevare la velocità di percorrenza degli automobilisti sulle autostrade italiane. Nel 2020 sono aumentati e i km sorvegliati sono circa 1.000. Vediamo dove si trovano, come funzionano e quando si prende la multa.

Dove sono localizzati i tutor autostradali

L’autostrada più coperta in assoluto dal controllo dei tutor è la A1, i rilevatori infatti sono in tutto 28, sulla A14 Adriatica invece ne sono stati installati 24. Anche sulla A4 ce ne sono parecchi, altre tratte in cui ce ne sono, ma in numero limitato, sono A5, A7, A8, A10, A16, A23, A26, A30 e A56.

Tutor autostradali, i nuovi sistemi SICVe-PM

Quando vengono attivati, i nuovi tutor possono misurare la velocità media di percorrenza delle auto che viaggiano sul tratto controllato, sono posizionati in percorsi che non prevedono svincoli intermedi, che possono quindi dare la possibilità agli automobilisti di evitare la misurazione della velocità. Il nuovo sistema SICVe-PM è molto simile a quello precedente, l’unica differenza è che la scansione delle targhe è più precisa, anche nel caso in cui siano rovinate o sporche, risultano molto più leggibili.

Come funzionano i tutor autostradali

Vediamo con precisione il funzionamento di questi sistemi di rilevazione della velocità dei veicoli in autostrada, introdotti negli anni 2000. Il sensore del tutor prima di tutto rileva la categoria del veicolo e poi fotografa la targa, registrando anche la data e l’ora del passaggio.

Una volta che l’auto arriva al successivo sensore, viene fotografata nuovamente, con data e ora. A questo punto interviene un sofisticato sistema centrale che effettua le verifiche e quindi riesce a calcolare i tempi di percorrenza dei vari veicoli, nel caso in cui questi rientrino in quelli consentiti nella tratta esaminata, allora vengono eliminati.

Se invece il sistema capta una violazione, allora procede con la ricerca il veicolo negli archivi della Motorizzazione o degli autonoleggi, per risalire al proprietario della macchina che ha superato i limiti di velocità. La Polizia Stradale accerta in seguito le violazioni, compila il verbale e lo stampa.

Tutor autostradali, a cosa fare attenzione

I sistemi di rilevazione della velocità in autostrada funzionano sempre, notte e giorno, con qualsiasi condizione atmosferica. Il tutor rileva anche la presenza di rimorchi, quindi è in grado di associare il limite di velocità corrispondente. Le telecamere captano tutti i veicoli, anche quelli che viaggiano in corsia di emergenza. È lo Stato a emettere le sanzioni, i tutor funzionano indipendentemente dalla traiettoria seguita dall’auto mentre viaggia sotto i sensori.

Tutor autostradali: limiti di velocità e multe

Il limite di velocità monitorato in autostrada è di 130 km/h, per i neopatentati è di 100 km/h.

Le contravvenzioni previste dal Codice della Strada variano a seconda dell’eccesso di velocità riscontrato:

  • multa di euro 41 per massimo 10 km/h oltre il limite;
  • multa di euro 169 e decurtazione di 3 punti dalla patente per superamento del limite tra i 10 e i 40 km/h;
  • 532 euro di multa, 6 punti e sospensione della patente da uno a 3 mesi per eccesso tra i 40 ed i 60 km/h;
  • oltre i 60 km/h, multa di 829 euro, 10 punti dalla patente, che viene anche sospesa da 6 a 12 mesi.

Entro 90 giorni dalla trasgressione dovrebbe arrivare la contravvenzione presso l’abitazione o il domicilio dell’automobilista multato.