Dainese Manis è il nuovo paraschiena della Casa italiana in grado di allungarsi e flettersi lateralmente in modo continuo, ripercorrendo in modo perfetto tutti i movimenti del busto del motociclista.
Dainese Manis: il nome si ispira al pangolino
Non si chiama Manis per caso. Il nome si ispira al pangolino, mammifero che vive nel sud-est asiatico e nell’Africa sub sahariana, il cui corpo è ricoperto da squame sovrapposte tra di loro che formano una corazza flessibile ma al tempo stesso protettiva.
Grazie alle placche sovrapposte e ai giunti elastici, il Manis vanta 4 gradi di libertà e si estende in lunghezza dell’8%, si piega lateralmente di + o – 25° ed è in grado di piegarsi verso avanti.
Realizzato con un’imbottitura costituita da un sandwich di tre diversi materiali e materiale d’assorbimento energetico Crash absorb accoppiato a layer di comfort in polietilene espanso e da una struttura è ampiamente forata per garantire un’adeguata evacuazione del calore corporeo, il Manis rispetto ai precedenti protettori, ridefinisce gli standard ergonomici ed ha una superficie protettiva in grado di adattarsi alle diverse posizioni assunte dalla schiena.
Dainese, il primo paraschiena nel 1981
La prima protezione dorsale fu inventata da Dainese nel 1981. Da allora, grandi passi in avanti sono stati fatti per migliorare la sicurezza sia passiva che attiva. Il Manis rappresenta la massima evoluzione dei paraschiena in grado di rivoluzionare la libertà di movimento.