Yamaha XSR700, tra vintage e tecnologia

Smartworld
di Francesco Irace

Fa parte della famiglia denominata “Faster Sons” ed è attesa sul a novembre 2015 in due colorazioni

Yamaha XSR700 è l’ultima arrivata della famiglia dei tre diapason.

Nata in collaborazione con il leggendario bike maker giapponese Kimura, coniuga un design che richiama il passato con una tecnologia di ultima generazione.

Fa parte della famiglia denominata “Faster Sons” ed è attesa sul a novembre 2015 in due colorazioni (Forrest Green e Garage Metal). 

Yamaha XSR700, non solo stile

La nuova XSR700 entra da ultima arrivata nella gamma Sport Heritage, con uno stile neo retrò che rende omaggio alla carismatica Yamaha XS650.

Spiccano dal punto di vista estetico la sella two tone, il faro anteriore neo retro, il serbatoio con gusci laterali in alluminio e il tachimetro tondo classic style. Tutto in perfetto stile vintage.

Sotto l’abito affascinante della Yamaha XSR700 si nasconde l’evoluto bicilindrico rontemarcia da 689cc “crossplane” caratterizzato da una erogazione vigorosa e lineare.

La maneggevolezza è garantita dal telaio compatto e leggero e dal forcellone corto da 530mm. Il peso complessivo della XSR700 è di 186 kg. Nella sospensione posteriore Monocross l’ammortizzatore è orizzontale ed è montato direttamente sul carter motore.

I cerchi in alluminio sono a 10 razze, mentre l’impianto frenante dotato di ABS di serie si avvale dei doppi freni anteriori a margherita da 282 mm, con pinze a 4 pistoncini.

Ampia possibilità di personalizzazione

Come per ogni moto vintage che si rispetti, anche sulla Yamaha XSR700 le possibilità di personalizzazione sono molteplici. Grazie alla ricchissima gamma di accessori originali tre diapason ad essa dedicati, si potrà rendere la XSR700 a propria immagine e somiglianza.

Componenti originali a cui si aggiungeranno numerose parti aggiuntive speciali “Yard Built” realizzati dai più famosi bike maker internazionali. È inoltre disponibile la linea di abbigliamento creata ad hoc “capsule colection ‘Faster Sons’”