Mercato moto e scooter giugno: flessione del 17,7%

BMW R 1200 GS 2013 - Design
Smartworld
di Francesco Irace

AAA cercasi disperatamente ripresa, verrebbe da dire. Si perchè anche i dati di mercato di moto e scooter del mese di giugno non sono affatto incoraggianti.

Immatricolazioni giù del 17,7%

Nel mese appena concluso – il più importante dal punto di vista delle vendite – le immatricolazioni (18.807) hanno registrato una flessione del -17,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, percentuale dalla quale sono eliminati i volumi realizzati dagli scooter venduti alle Poste Italiane.

Secondo i dati diffusi da Confindustria Ancma, l’anno scorso, sempre senza i volumi delle Poste, il trend era -28%, quest’anno gli scooter con 12.918 unità diminuiscono del -18,7%. Le moto si fermano a 5.889 pezzi, pari al -15,4%.

Giugno pesa circa il 13% sul totale venduto nell’arco dei 12 mesi e nel 2013, al di là delle condizioni meteo sfavorevoli, c’è stato un giorno lavorativo in meno. I 50cc continuano la discesa con 4.045 vendite e un -42,7%.

Il dato progressivo per i ciclomotori (50cc) ammonta a 16.612 registrazioni pari al -38,6%.

Da gennaio a giugno sono state vendute complessivamente 108.065 due ruote a motore (immatricolazioni + 50cc), pari al -26,9% rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso, sempre senza tener conto della commessa di Poste italiane.

Primo semestre 2013, flessione del 23,8%

Il primo semestre del 2013 arriva a 91.453 immatricolazioni con una flessione del -23,8%, se comparato allo stesso periodo del 2012 e senza i veicoli acquistati dalle Poste; gli scooter, sempre al netto dei mezzi appena citati, sono 57.656 e si attestano a -28,1%, le moto sono 33.797, pari a -14,9%.

Scooter per cilindrata

Il dettaglio per cilindrata vede come segmento più importante gli scooter 300-500cc con 18.457 veicoli, un calo pari al -22,7 %; seguono i 125cc con 17.424 pezzi e una flessione del -30% (sempre escludendo gli scooter delle Poste).

Flessione più contenuta per i 150-200cc, con 14.017 pezzi e un -18,8%. Dimezzati i 250cc con 2.362 veicoli, pari a -51,3%.

Forte emorragia anche per i maxi-scooter con 5.392 immatricolazioni e cioè un -42,4%.

Moto per cilindrata: crescono le 300-500cc

Le moto registrano cali più contenuti, dal segmento principale delle moto superiori ai 1000cc con 10.728 pezzi pari al -12,1%, ai modelli tra 800 e 1000cc con 8.286 unità, e un -16,9%.

Le medie cilindrate, tra 650 e 750cc, hanno realizzato 7.008 vendite dunque un -20,1%; le 600cc si riducono a 1.415 moto pari al -34,9%. Ancora le 125cc con 2.190 veicoli e un -20,5%, un risultato più pesante rispetto alla media del mercato.

Infine in controtendenza si confermano le 300-500cc con 2.963 moto pari al +15,2%.

Moto per segmento: meno contenuta la flessione delle enduro stradali

L’andamento dei segmenti evidenzia una punta negativa per le sportive con 2.872 vendite e -25,8%, perdono anche le supermotard con 2.461 unità e un -22,3% e le naked con 9.506 pezzi pari al -18,9%.

Più contenuta la flessione delle enduro con 11.054 pezzi e -7,2%, delle custom con 3.815 immatricolazioni e un -9,6%; infine le moto da turismo con 3.373 unità e -13,2%.

Le parole di Corrado Capelli, Presidente ANCMA

“Le due ruote non si sono allontanate dalla quotidianità e dalle aspirazioni degli italiani, tutt’altro. A testimoniare questa situazione è l’usato che, pur se in leggera contrazione, vale ormai il doppio dei volumi del nuovo – dichiara Corrado Capelli, Presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) –.

Il problema, da una parte, risiede nella totale mancanza di credito al consumo, dall’altra nei costi di gestione eccessivi e fuori controllo. Oggi acquistare un mezzo vuol dire farsi carico di una tariffa assicurativa esagerata e ingiustificata.

Si registrerà una concreta inversione di tendenza nei numeri e dunque vedremo i sintomi della ripresa scongiurando ulteriori aumenti delle tasse e intervenendo su tutti quei fattori esterni che contribuiscono alla frenata dei consumi”.