Ducati Monster in the Spotlight

Smartworld
di Francesco Irace

Shadow Art, curata da Ducati e IED, dedicata al nuovo Monster 1200

È su un gioco di luci e ombre che s’incentra la mostra di Shadow Art che Ducati inaugura in occasione del Fuorisalone della Milano Design Week 2014. Dall’8 al 13 aprile la Mediateca Santa Teresa propone “Monster in the Spotlight”, che vede protagonista proprio il nuovo Ducati Monster 1200.

Parliamo di sculture molto particolari, realizzate utilizzando quattro variabili in stretta connessione tra loro: una luce artificiale direzionata contro un oggetto, un oggetto fisico che non ha alcun significato apparente, una parete dietro l’oggetto illuminato e la posizione in cui si può guardare l’opera, che permette differenti immagini solo interagendo con la luce.

E quando si parla di oggetto si fa riferimento, sempre, a qualcosa che appartiene alla nuova performante naked di Borgo Panigale. Sono otto le opere realizzate in collaborazione con lo IED (Istituto Europeo di Design) costruendo un percorso multisensoriale che induce il visitatore a riconoscere e a dare significato alle ombre.

L’occhio immagina ed interpreta cogliendo l’istinto e l’anima Monster. La Shadow art impiega, nella composizione dell’opera, dei singoli componenti della moto che, con un attento studio, prendono forma dando vita allo stupore.

Ducati Shadow Art Performance “Monster in the Spotlight”: le opere

SKYLINE ITALIA

Dischi freni che, allineati sapientemente, diventano la Torre degli Asinelli. Con il gioco di luci si trasformano nel simbolo di Bologna sede dello storico stabilimento di Borgo Panigale.

Collettori di scarico per mostrare le linee del Colosseo, le loro linee curve orientate per seguire il passo della luce si trasformano negli spalti del simbolo di Roma.

Le forcella o meglio una serie di forcelle diventano l’elemento della moto che permette di ottenere lo skyline del Duomo di Milano e l’effetto delle sue guglie.

La torre di Pisa, l’ultimo elemento dello skyline, scelto per essere uno dei monumenti storici simbolo dell’Italia, ci porta scherzosamente al concetto di piega, dove gli ammortizzatori e le loro molle sono i protagonisti.

Ogni giro sembra un piano della torre.

È bastato inclinarla e sovrapporne altre, come moto in corsa, e l’ombra si è formata. L’installazione si illumina e, con sorprendenti e sempre diversi giochi di luce, presenta una sequenza di quadri animati.

PIUMA

Anche una moto può essere leggera, “leggera” come una piuma. E’ questa l’ombra che compare “accendendo” la luce e illuminando decine di visiere trasparenti sospese nell’aria.

Anche dalla trasparenza della visiera si può far nascere un’ombra. Alla fine sono tante ombre scomposte, che l’occhio non vede separate ma immagina come una piuma, quelle che si possono osservare sulla parete.

A completare l’opera la scritta wave, che si vede solo da una certa angolazione, la cui ombra forma la rachide della piuma.

DONNA

L’ombra di una donna che compare dietro ad una veneziana, un simbolo del fascino femminile negli anni ’80, è stato scelto per esaltare la sinuosità delle curve della moto.

I ducatisti accarezzano la propria moto, e la moto mostra il suo lato sexy. Una scultura realizzata con degli specchietti retrovisori, con le selle, con i dischi dei freni, ed illuminata forma l’ombra del profilo sinuoso di una donna.

Oggetti che acquisiscono un significato diverso divenendo un omaggio alla sensualità femminile. L’ombra delle veneziane verrà costruita con l’utilizzo di un pannello da retroproiezione con una luce.

FLYLINE (3 installazioni)

A contraddistinguere il Monster è la sua flyline che diventa protagonista di 3 differenti opere, partendo dallo stesso oggetto creiamo 3 ombre diverse.

La base è una linea di plexiglass piegata a seguire il profilo della moto punto per punto; le installazioni si formano quindi oscurando alcuni punti di questa linea in maniera diversa per ogni opera.

La luce dal basso che riesce a passare nei punti non oscurati nella prima, proietta l’ombra di un motociclista, oscurando qualche punto in più ecco apparire nella seconda anche l’ombra del passeggero, una ragazza.

Per la terza flyline invece la luce forma l’ombra della moto stessa. Utilizzando un particolare effetto, la linea si illumina di rosso, il rosso Ducati.

ATLETA

Il serbatoio, uno dei segni distintivi del Monster, diventa un atleta ai blocchi di partenza, pronto a partire. Un oggetto che svolge una funzione diversa e che ai nostri occhi mostra un profilo in grado di farci immaginare qualcos’altro.

L’immagine della schiena di un atleta è quasi immediata, basta inclinare il serbatoio nella giusta angolazione rispetto alla luce. L’atleta ed il serbatoio hanno qualcosa in comune, l’energia e la potenza che sono in grado di sprigionare una volta “messi in moto”.

Per riempire l’ombra e creare il resto del corpo abbiamo giocato con la flyline della moto e l’abbiamo “schiacciata” in linea retta, in sequenza troviamo quindi il parafango anteriore, il telaio, il serbatoio, la sella ed il codino.

Grazie all’animazione, l’ombra del serbatoio parte davvero, l’atleta corre e taglia il traguardo.

SCRITTA

La scritta rossa Ducati spicca sul telaio bianco e accoglie i visitatori che entrano alla mostra. Questo è ciò che appare, ma non appena accendiamo la luce le lettere, appoggiate su un piccolo piano perpendicolare alla parete, si trasformano e si spostano trasferendo il loro significato in modo da poter essere lette.

E’ la luce proiettata nei vuoti e dietro i pieni dei caratteri a ricomporre, attraverso l’ombra, il significato: MONSTER…Appare così l’istinto di Ducati, il Monster appunto.