Il Gruppo Piaggio incentiva la sostituzione di vecchi scooter

Smartworld
di Francesco Irace

Sconti a chi sostituisce veicoli Euro 0 e Euro 1

Con la primavera alle porte il Gruppo Piaggio stuzzica l’appetito di coloro che vorrebbero acquistare uno scooter, lanciando un’interessante campagna promozionale.

Con le restrizioni alla circolazione per motocicli e ciclomotori in vigore da tempo nelle città italiane, migliaia di scooteristi rischiano di trovarsi con un veicolo non più utilizzabile, totalmente privo di valore commerciale e che non beneficia di alcun tipo di incentivo statale per la sua sostituzione.

Da 500 a 750 euro di sconto per chi sostituisce un Euro 0 o Euro 1

A tal proposito il Gruppo Piaggio ha definito un proprio piano di incentivi che – nel corso del mese di marzo – giunge in aiuto di chi abbia intenzione di cambiare il suo vecchio due ruote con un veicolo tecnologicamente avanzato, affidabile, sicuro, e rispettoso dei più severi standard contro le emissioni inquinanti.

Grazie a questa iniziativa di incentivazione, illustrata nel dettaglio dal sito del Gruppo Piaggio “sepotessecircolare.com”, sino al 31 marzo i clienti potranno beneficiare – a fronte della sostituzione di un vecchio veicolo Euro 0 o Euro 1 – di un contributo da 500 a 750 euro a seconda del nuovo veicolo acquistato.

Offerta valida su Mp3, Beverly e Scarabeo

L’offerta del Gruppo Piaggio è valida su autentici best seller del mercato italiano ed europeo, quale l’intera gamma di Piaggio Mp3, il rivoluzionario scooter a tre ruote che ha stabilito nuovi standard di sicurezza e divertimento nella guida, o lo scooter GT a ruote alte Piaggio Beverly nelle diverse cilindrate da 125 a 350cc, o la gamma dei modelli “targati” (100, 125 e 200cc) della famiglia Scarabeo.

Giusto qualche dato

Per quanto riguarda il mondo delle “due ruote”, in Italia – secondo i dati di Confindustria Ancma – al 2013 esiste un parco circolante di circa 8.600.000 due ruote complessive (ciclomotori, scooter e motocicli). Poco meno della metà di questo parco circolante, circa quattro milioni di veicoli, è composto da “due ruote” Euro 0 o Euro 1.

Ipotizzando la completa sostituzione di questi veicoli con altrettanti ciclomotori, moto e scooter rispondenti alle più severe normative attuali, la circolazione delle “due ruote” in Italia genererebbe il 34% in meno di emissioni di CO2 (anidride carbonica) e il 35% in meno di emissioni di HC+NOx (idrocarburi incombusti e ossidi di azoto).