Mercato moto aprile, crollo verticale: -38,9% di immatricolazioni

Yamaha T-Max
Smartworld
di Francesco Irace

Come per le auto, anche per le moto quello di aprile è un mese nero per le immatricolazioni. Sono 21.861 le due ruote vendute, pari al -38,9% rispetto allo stesso mese della scorsa stagione.

Numeri che segnano un trend negativo sia per le moto (-38,1%) che per gli scooter (-39,4%). Situazione – secondo l’ANCMA – causata in parte anche dal meteo sfavorevole che ha condizionato il mercato.

Per quanto ci riguarda, riteniamo che le cause siano da attribuirsi principalmente alla recessione economica che ha investito in pieno il nostro paese; agli aumenti di carburanti; nonché al costo delle assicurazioni, in alcune zone d’Italia decisamente proibitivo, e alla mancanza di incentivi.

Da gennaio ad aprile l’immatricolato arriva a 72.117 veicoli con una flessione del -23,9%; di cui 46.971 scooter (pari al -21,1%) e 25.146 moto (pari al -28,7%).

Scooter

Il segmento più venduto degli scooter appartiene ai 125cc con 14.416 veicoli e un -21,3%, in media con il comparto. Migliore la tenuta dei 150-200cc con 10.090 pezzi -12,5%. In caduta libera i 250cc con 2.869 veicoli -46,1%, con i 300-500cc a 13.481 unità  e un -42,6%.

Bene i maxi-scooter con 6.115 unità vendute rispetto alle 892 dello stesso periodo dello scorso anno.

Moto

Le moto riportano risultati negativi su tutte le cilindrate, dal segmento più importante delle moto superiori ai 1000cc con 8.003 pezzi pari al -28,9%, a seguire i modelli tra 800 e 1000cc con 6.430 unità, e un -28,3%.

Le medie cilindrate tra 650 e 750cc fanno registrare 4.949 moto vendute (-25,1%), le 600cc crollano con 1.306 moto (-57,2%). Infine le 300-500cc con 1.860 pezzi (-15,6%), e le 125cc con 1.686 moto e un -16,7%, che portano a casa un risultato migliore rispetto alla media del mercato. Il dato progressivo per i cinquantini segna 14.542 registrazioni pari al -25,2%.

Segmenti

Le naked vendute sono 6.844 (-40,9%), le custom 2.677 (-34,2%), le sportive 2.457  (-32%); meno accentuata la flessione delle enduro con 7.799 pezzi (-20,6%), le supermotard con 1.989 moto e un -21,5%, mentre le turistiche per la prima volta virano in negativo con 2.690 modelli -6,2%.

Le parole di Corrado Capelli, Presidente di Confindustria ANCMA

«La situazione di crisi economica generale ha un’influenza sensibile sull’acquisto dei mezzi di trasporto. La pressione fiscale ai massimi livelli sta provocando effetti recessivi sulla domanda e le famiglie preferiscono rimandare gli acquisti dei beni durevoli.

Alti tassi di disoccupazione e precarietà colpiscono in particolare il target dei più giovani che non hanno sufficiente potere d’acquisto – afferma Corrado Capelli, Presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) – Il clima piovoso non ha certo aiutato le vendite.

Nel primo trimestre di quest’anno appare in diminuzione anche il mercato dell’usato perché i passaggi di proprietà scendono di un -13%. Riteniamo fondamentale un piano di rilancio dell’economia per la futura ripresa che potrebbe essere supportata da elementi sui quali insistiamo da tempo: maggiore credito al consumo, con tassi di interesse accessibili, tariffe assicurative calmierate e prezzo del carburante più basso.

Azioni concrete che prospettino la crescita potrebbero modificare la fiducia degli utenti e, non solo far ripartire il mercato, ma consolidare il ruolo fondamentale che le 2 ruote hanno per la mobilità individuale».