Mercato moto e scooter marzo 2013: -47,8%

BMW R 1200 GS 2013 - Design
Smartworld
di Francesco Irace

Per il mercato delle auto marzo ha fatto registrare una flessione piuttosto contenuta rispetto ai mesi precedenti. Non si può dire lo stesso per quanto riguarda quello di moto e scooter, dove invece la situazione è ulteriormente peggiorata.

Nel mese da poco terminato – che vale in media il 12% del totale venduto nell’anno – sono stati immatricolati 13.892 veicoli maggiori di 50 cc: ossia -47,8% rispetto a marzo 2012.

Il segmento scooter con 7.574 pezzi ha più che dimezzato le proprie vendite e ha registrato un -56,3%. Le moto si fermano invece a 6.318 unità con un -31,9%. I 50cc proseguono l’andamento negativo con 2.202 veicoli (-53,8%).

Guardando invece il periodo che va da gennaio a marzo, l’immatricolato risulta in flessione del -36,3% con 32.009 veicoli; di cui 18.499 scooter con -42,9% e 13.510 moto con -24,4%.

Sempre nel primo trimestre dell’anno i ciclomotori (50cc) totalizzano solo 6.170 registrazioni pari al -41,2%.

Le parole di Corrado Capelli, Presidente ANCMA

La flessione del settore due ruote in Italia è pesantissima, sicuramente non giustificata soltanto dalle condizioni meteorologiche avverse e dal fatto che marzo ha presentato un giorno lavorativo in meno della media. La verità è che mesi di appelli, proposte e grida di allarme non hanno portato ad alcun provvedimento utile alla ripresa del nostro settore industriale”, afferma Corrado Capelli, Presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori).

Si è fermato anche il mercato dei maxi-scooter

Gli scooter 125cc fanno registrare 5.583 veicoli e un -44,6%. Sempre in territorio negativo i 150-200cc con 4.978 pezzi e un -29,8%. In forte discesa i 250cc con 827 veicoli, pari a -58,4%, mentre i 300-500cc sono anch’essi penalizzati con 5.428 unità e -40,2%.

Infine notevole emorragia anche per i maxi-scooter che si fermano a 1.683 immatricolazioni pari al -59,6%, nonostante l’arrivo sul mercato di nuovi modelli.

Moto: segno positivo solo per le 300-500cc

Le moto mostrano tendenze differenziate con il comparto più consistente dei modelli superiori ai 1000cc con 4.137 pezzi pari al -26,7%. A ruota i volumi delle moto tra 800 e 1000cc con 3.243 unità, e un -27,5%.

Le medie cilindrate tra 650 e 750cc con 2.540 moto e -23,5%, le 600cc in caduta verticale con solo 511 moto e un -45,6%.

Positive le 300-500cc con 1.509 pezzi pari a +1,4%, e infine le 125cc con 921 moto e un -28,1%.

Le enduro stradali restano le più vendute

Il comparto principale è quello delle enduro stradali che fanno registrare 4.190 pezzi e un -17,2%.

Seguono le naked con 3.534 unità e un -24,9%, le custom con 1.488 immatricolazioni e un -21,7%, le moto da turismo con 1.427 vendite e un -28,6%, le sportive con 1.246 moto e un -28,1%; infine le supermotard mostrano un calo più consistente con 834 moto e un -42,2%.

Nel primo trimestre dell’anno sono state vendute 38.179 due ruote a motore (immatricolazioni + 50cc), pari al -37,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Un nostro personale pensiero…

Insomma, di mese in mese continuiamo ad aggiornarvi, raccontandovi come e quanto il mercato delle due ruote si stia pericolosamente ridimensionando.

Un processo lento e allo stesso tempo micidiale, che ruota intorno ad una regressione economica generale di notevole entità, sta mettendo in ginocchio l’intera filiera produttiva del comparto moto e scooter (e non solo quella, ovviamente).

Ciononostante, non solo mancano risposte: ma pare quasi che la cosa passi inosservata. Ed è probabilmente questo l’aspetto che più demoralizza gli appassionati e soprattutto gli operatori del settore.

Non vedere una via d’uscita, nemmeno d’emergenza, è francamente scoraggiante. E come ha spiegato più volte il Presidente Capelli, senza un intervento deciso, mirato e concreto, che permetta al settore di ripartire, difficilmente se ne verrà fuori.

Noi, aspettiamo fiduciosi che qualcosa cambi. Altro, purtroppo, non possiamo fare.