Approvata la legge per uno sviluppo organico dell’uso della bicicletta

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È la prima volta che in Italia viene approvato un piano finalizzato a disciplinare l’uso delle due ruote “non a motore”

La mobilità sulle due ruote “non a motore” dal 2018 sarà meglio disciplinata, grazie all’approvazione del disegno di legge n.2977 sullo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica. Il provvedimento diventato legge introduce nel nostro ordinamento il Piano generale della mobilità ciclistica, che disciplina lo sviluppo della mobilità su due ruote a livello urbano, regionale e nazionale, attraverso l’individuazione delle ciclovie che costituiscono la rete ciclabile nazionale “Bicitalia”, misure per la sicurezza dei ciclisti, per l’accesso a parcheggi, stazioni ferroviarie e aeroporti e l’introduzione dei “biciplan”, piani di mobilità ciclistica che dovranno essere redatti dai Comuni.

L’approvazione giunge dopo un iter articolato e problematico, che ha subito numerose interruzioni e riprese all’interno dei diversi organi parlamentari, nell’imminenza dello scioglimento delle Camere. Fondamentale è stato il supporto dell’On. Paolo Gandolfi, relatore del disegno di legge alla Camera, che con il suo lavoro ha contribuito a ottenere lo sblocco di una situazione in stallo e del Ministero dei Trasporti che fin dall’inizio ha sostenuto il provvedimento. Confindustria ANCMA – insieme a FIAB, FCI e tante altre associazioni del mondo bici – aveva in più occasioni sottolineato l’importanza di un provvedimento che – per la prima volta in Italia – getta le basi per uno sviluppo organico e pianificato della mobilità ciclistica sulle nostre strade. Dal punto di vista industriale, la bicicletta ha un forte radicamento nel territorio nazionale. Le aziende italiane producono un fatturato di 1 miliardo di euro e danno lavoro a 12 mila addetti. La bilancia commerciale del settore è in attivo per 66 milioni di euro, a testimoniare una vocazione della bici italiana ai mercati internazionali.

In particolare, il segmento delle e-bike rispecchia un crescente interesse degli utenti finali per un prodotto innovativo e versatile: nel 2016 sono state commercializzate 120 mila biciclette a pedalata assistita, pari a un incremento del 120% rispetto all’anno precedente. Anche il mercato delle biciclette tradizionali, nell’ultimo biennio, è cresciuto del 2%.