Prova su strada

BMW C04, soluzione eco-premium per la mobilità urbana

di Alessandro Pasi -

Il nuovo scooter elettrico C04 by BMW è un oggetto di vero design. Le linee sono non soltanto particolari ma compongono un modello che rompe gli schemi della mobilità su due ruote

Prima di qualsiasi altra considerazione, va detto che il nuovo scooter elettrico C04 by BMW è un oggetto di vero design. Le linee sono non soltanto particolari ma compongono un modello che rompe gli schemi della mobilità su due ruote. E non era cosa semplicissima, perché il design si è concretizzato sviluppandosi intorno e sopra un elemento incomprimibile, ovvero la base del telaio che contiene le batterie e che per garantire un’autonomia sufficiente ha portato a un veicolo molto lungo, prova ne sia l’interasse (la distanza tra le due ruote) di un metro e 65 cm. L’insieme del pacco batterie e del motore elettrico uniti in una scocca indeformabile, capace di resistere anche agli urti scendendo dai marciapiedi, ha portato il C04 a pesare abbastanza 231 chilogrammi, limite alto per uno scooter: il T-Max 600 per capirsi pesa 218 chili.

Quindi da amanti delle due ruote la voglia di provarlo era tanta, anche perché il primo contatto è stato programmato a Milano, con partenza dalla House of BMW in via Pietro Verri, ovvero al centro del quadrilatero della moda, tra via Bigli e via Montenapoleone, a fianco del nuovo Gucci store e di fronte alle vetrine scintillanti di Pisa orologi.

Un celebre designer delle due ruote di altra azienda un giorno mi disse che per capire se una moto è riuscita deve scattare il desiderio di toccarla. Et voilà, subito una mano che scorre lungo le superfici rettilinee e si appoggia delicatamente sulla sella lunga e morbida. La posizione di guida è immediata, anche se viene da sedersi un po’ arretrati. Raddrizzare il C04 è gioco da bambini anche se le dimensioni, temo, preoccuperanno un po’ il pubblico femminile. Comunque manubrio largo, sella bassa, un facile bottone per inserire la retromarcia, davvero comodo e priva di quell’effetto ansia che produce l’innesto sulle megamoto, un altro tic sul manubrio e si va.

Il nuovo scooter è offerto in due configurazioni: la prima ha una potenza di 42 CV (31 kW), un’accelerazione da zero a 50 km/h in soli 2,6 secondi, una velocità massima di 120 km/h e un’autonomia di 130 km, con un pacco batterie da 8,9 kW/h).

La seconda versione ha le stesse caratteristiche ma una potenza ridotta a 31 CV (23 kW) e una autonomia limitata a 100 km.

Come per le automobili elettriche, la prima domanda, dopo le prestazioni, è sempre quanto tempo ci si mette a ricaricare le batterie, tema ancor più rilevante per uno scooter, emblema, idealtipo della mobilità veloce e sempre disponibile, molto più di una vettura.

Sul C04 la batteria agli ioni di litio viene caricata con il dispositivo di ricarica integrato: si può usare una normale presa domestica oppure attaccarlo alla wallbox o alle colonnine di ricarica. Se la batteria è completamente a terra, il tempo di ricarica è di circa 4 ore e 20 minuti. Tuttavia, utilizzando il caricatore rapido (optional) con una potenza fino a 6,9 kW (2,3 kW è il livello standard), il tempo di ricarica si riduce a 1 ora e 40 minuti. Vi pare troppo? Si può fare di meglio, basta non scaricare completamente la batteria, ricaricandola quando è al 20 per cento fino all’80 per cento: in questo caso bastano 45 minuti. Ovviamente se si è abituati alla sosta veloce dal distributore, bisogna mettersi l’animo in pace, pensare che non si inquina e programmare un pochino gli spostamenti, anche perché, prova provata, l’autonomia è esattamente quella dichiarata e per un uso cittadino basta e avanza, secondo le statistiche dura una settimana. Per togliere dall’imbarazzo pure i neofiti, il C04 ha tre programmi di utilizzo, Eco, Road e Rain, con diversi interventi della ricarica in frenata, dell’accelerazione e del controllo di trazione. Come optional c’è pure il Dynamic, che fa quello che vi immaginate. Per completare le impressioni di guida, possiamo garantire che il C04 passa sul pavé anche sgangherato assorbendo alla grande le sconnessioni, è stabile sul dritto e piega senza tentennamenti (merito del baricentro basso e delle gomme importanti come sezioni) dimostrando un’agilità incredibile stante la lunghezza.

Un bel lavoro da parte dei telaisti di BMW Motorrad. Le prestazioni sono importanti, in sella si sta così bene che verrebbe voglia di prendere l’autostrada e farsi un giro al lago… Tutto è sempre sotto controllo grazie al monitor TFC da 10,25 pollici con navigatore incorporato. Numerosi come sempre le possibilità di personalizzazione, compresa una sella comfort bi-colore molto ma molto gradevole. Sottosella ampio, ove cacciare il casco.

Che cosa non ci è piaciuto? Una cosa alla quale non credo si possa rimediare, il rumore del motore elettrico in decelerazione, ricorda un gatto a cui si tiri il collo. Va beh, nessuno è perfetto. Prezzo? 12.550 euro.

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