Mercedes GLB: una piccola Classe G nel futuro di Mercedes?

Smartworld
di Junio Gulinelli

La Casa tedesca potrebbe produrrre una nuova fuoristrada "pura" e accessibile, da posizionare sopra la GLA

Mercedes Benz ha confermato lo sviluppo, in un futuro prossimo, di una nuova gamma di fuoristrada, fedele alla filosofia della Classe G ma di dimensioni ridotte da posizionare in listino subito al di sopra della nuova GLA.

Che Mercedes stia compiendo una rivoluzione nella sua gamma con le nuove piattaforme non è di certo un segreto e la nuova GLB, questo dovrebbe essere il suo nome, rappresenta l’ultimo progetto della Stella a breve termine, dunque tra poco in arrivo sul mercato.

Una fuoristrada “pura” accessibile

Sicuramente, in quanto a design (probabilmente ispirato alla concept car Ener-G Force, in apertura) e caratteristiche, sarà vocata al 100% all‘off-road, dunque una fuoristrada “pura” molto simile alla Classe G. A quest’ultima, ormai diventata un’auto di lusso, manca, effettivamente, una sorella minore più “umana” e accessibile.

Nuova piattaforma MFA2

A livello di chassis la Mercedes GLB utilizzerà la nuova piattaforma di Mercedes MFA2, la seconda generazione utilizzata già per le nuove Classe B e Classe A (e Infiniti Q80) e le varianti CLA e GLA.

Questa piattaforma, infatti, è in grado di offrire grandi doti fuoristradistiche, flessibilità e resistenza a fronte di una interessante riduzione dei costi di produzione, visto che la struttura sarà in gran parte derivata dalla attuale MFA.

Motori 3 cilindri Renault

In quanto a motori, la futura Mercedes GLB avrà a disposizione i propulsori tre cilindri forniti da Renault ( i quattro cilindri saranno invece di origine Mercedes) mentre il sistema 4X4 sarà preso in prestito dall’altro partner Nissan.

Una joint venture cinese

L’industrializzate di questa nuova gamma di fuoristrada – da 5 e 7 posti – targate Mercedes avverrà in Cina con la joint venture Beijing Benz Automotive Co (Bbac) formata da Daimler e Baic Motor nell’insieme dei programmi già avviati che comporteranno investimenti complessivi nel paese asiatico, entro il 2015, pari 4 miliardi di euro.