Ecoincentivi: dal 14 marzo partono gli sconti del Governo per le auto a basso impatto ambientale

Smartworld
di Marina Fanara

Dal 14 marzo scattano gli incentivi del Governo per chi acquista auto a basse emissioni. Allestito un sito per le richieste. Ma è bene affrettarsi, i soldi sono pochi

Fatti due conti, sono poco più di un migliaio le auto “ecologiche” che i privati cittadini potranno acquistare, a partire dal 14 marzo, con lo sconto stabilito dal Governo.

Poche, considerando che l’Italia, con un parco auto circolante composto quasi totalmente (il 93,37% secondo i dati Aci) da automobili a benzina e gasolio, ha un’enorme necessità di passare a una mobilità più pulita.

Ma ora, con gli ecoincentivi, le cose dovrebbero cambiare. O forse no?

Incentivi? Alle famiglie restano gli “spiccioli”

Il via libera agli incentivi stabiliti dalla Legge Sviluppo è scattato con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale (n.36/2013) del decreto attuativo del ministro dello Sviluppo economico.

Il provvedimento ribadisce che ha diritto al benefit chi acquista veicoli a basse emissioni: elettrici, ibridi, a metano, a biometano, a Gpl, a biocombustibili, a idrogeno.

Peccato che le risorse messe in campo siano davvero scarse: 45 milioni di euro per il 2013, 35 milioni nel 2014 e 45 milioni nel 2015.

E peccato pure che di questo esiguo “bottino” alle famiglie resti sono una minuscola fettina: quest’anno sono disponibili per gli incentivi 4,5 milioni di euro, di cui un milione e mezzo per l’acquisto (senza rottamazione) di vetture che emettono fino a 50 g/km di CO2 (sconto pari al 20% del prezzo, fino a un massimo di 5.000 euro) e tre milioni di euro per un’auto da 51 a 95 g/km di CO2 (lo sconto è sempre il 20% sul prezzo con un tetto che però scende a 4.000 euro).

Facendo due calcoli, quindi, si arriva a 1050 veicoli che potrebbero usufruire dello sconto.

I restanti 35,5 milioni di euro messi sul tavolo per quest’anno sono destinati, invece, alle flotte pubbliche e aziendali.

Come funzionano gli incentivi

Le aliquote della ripartizione dei fondi 2014 e 2015 da suddividere tra privati e flotte aziendali e della pubblica amministrazione non sono ancora state fissate, ma verrano stabilite da un decreto del ministero dello Sviluppo economico, entro il 15 gennaio di ciascun anno.

Gli importi degli incentivi, invece, restano invariati (il 20% sul prezzo d’acquisto per i veicoli da 0 a 95 g/km di CO2) anche per il prossimo biennio.

I soldi finiscono presto

Detto questo, data l’esiguità delle somme a disposizione, c’è da credere che i 4,5 milioni di euro cui potranno attingere i privati cittadini si esauriranno nel giro di pochissimo tempo.

Il consiglio, quindi, per chi è interessato a sfruttare l’incentivo per cambiare l’auto con una più verde, è di sbrigarsi a mandare la richiesta.

E proprio per agevolare l’inoltro tempestivo delle domande, lo Sviluppo economico ha allestito un sito ad hoc con tutte le informazioni e le procedure da seguire.