Galerie Peugeot, alla guida dei modelli storici della Casa francese

Smartworld
di Francesco Neri

Siamo andati fino in Toscana per ammirare la Galerie Peugeot e metterci al volante di alcune splendide vetture storiche della Casa del Leone, tra cui 106 Rallye, 205 GTI cabrio, 504 e 204.

Mi trovo in Toscana, più precisamente a San Gimignano, uno stupendo paese disperso tra i colli nei pressi di Siena. Sono qui per visitare la Galerie Peugeot, la prima mostra al mondo dedicata esclusivamente alle vetture della Casa francese.

La Galerie Peugeot

Il museo è nato grazie a Daniele Bellucci, persona di straordinaria passione per le auto Peugeot e per la loro storia. Durante la visita Daniele ci ha mostrato alcune splendide vetture, tra cui la Peugeot Bebé del 1916, la Peugeot 604 Limousine Heuliez utilizzata dal papa Giovanni Paolo II, la  regina dei Rally Peugeot 306 Maxi e la 604 Tour de France e la 202 “Canadienne” del ’48 dotata di fiancate in legno come se fosse un “mobile”. Le vetture sono ancora in perfette condizioni, ciascuna di loro ha una storia interessante da raccontare, insieme agi oggetti esposti (bici, arti di motore, componenti vari) che hanno fatto la storia del marchio francese.

Al volante delle Peugeot storiche

Non solo abbiamo ammirato, ma abbiamo anche guidato alcuni magnifici esemplari sulle strade di campagna che circondano San Gimignano. È martedì mattina, il sole del mattino è splendido e noi abbiamo tutto il tempo che vogliamo per guidare alcuni esemplari di Peugeot 205 (una Gutmann, una Cabrio CTi 1.6 e una Roland Garros), un’esemplare di Peugeot 106 Rallye bianco, una Peugeot 504 Cabriolet e una Peugeot 604 Limousine di Papa Giovanni Paolo II.

Comincio dalla Peugeot 106 Rallye, un sogno di quando ero ragazzino. La 106 ha una posizione di guida rannicchiata, uno sterzo poco preciso e delle marce lunghe, ma il suo 1.3 8V aspirato da 98 CV allunga fino a 7.500 giri, il che di per sé è un gran divertimento. Non è velocissima, ma sembra esserlo, e vi connette alla strada in un modo che le auto moderne non fanno più.

Scendo dalla 106 e salgo sulla 205 Gutmann, la più veloce del gruppo.

Si tratta di una versione elaborata della Peugeot 205 1.9 GTi, con assetto rivisto, dettagli estetici unici e un motore più potente. La Gutmann ha 160 CV di potenza, 30 CV in più rispetto alla GTi. La potenza cresce mano a mano per poi esplodere dopo i 6.000 giri con un rombo coinvolgente. Lo sterzo non servoassistito e pesante, ma anche molto diretto e preciso, soprattutto considerando l’età. Il confronto con la 106 è inevitabile, proprio per questo abbiamo deciso di metterle a confronto nella prova tra auto sportive.

Parcheggiata accanto alla Gutmann c’è un’altra versione speciale della 205, la versione Cabrio CTI 1.6 da 115 CV. La Peugeot 205 Cabrio è fantastica da guidare: immediata, intuitiva, per niente ostica nei comandi, anzi, in movimento è fin leggera. La mancanza del tetto comporta una maggiore torsione del telaio e un retrotreno più mobile, ma trotterellare per la Toscana a cielo aperto sulla 205 CTi è fantastico. Il 1.6 non è un mostro di potenza e la terza marcia dalla lunghezza biblica può essere utilizzata da 20 a 130 km/h. Peccato, perché il cambio è davvero piacevole da manovrare: ha la corsa lunga, ma è preciso e non s’impunta.

Qui con noi c’è pure una 205 Cabrio Roland Garros 1.4 di proprietà di Daniele Bellucci. Colorazione verde, volante bianco in pelle, targhette Roland Garros e motore 1.4. La Garros era l’equivalente della Mini Cabrio, una vettura cool, divertente da guidare e sbarazzina, e guidarla oggi vi fa sentire ancora speciali.
Mi mancano due vetture, la “Papa Mobile” e la 504. La prima è occupata, quindi non perdo tempo e salto sulla seconda.

La Peugeot 504 Cabrio è un macchinone. È lunga, sinuosa ed elegante, con un cofano un po’ Mustang e un ché di BMW nel profilo.

Monta un 4 cilindri in linea da 2.0 litri da 104 CV, la trazione posteriore e il cambio è un manuale a 4 rapporti. Essendo nata negli anni ’70 è prive di cinture, quindi l’approccio al volante è quantomeno cauto. È molto molle e lenta, insomma un’auto per passeggiare con il vento tra i capelli. Il cambio ha la leva molto corta e gli innesti sono secchi, un vero piacere da utilizzare, mentre la posizione di guida, nonostante le dimensioni, è raccolta e scomoda.

Il bello delle storiche

È davvero incredibile guidare tutte queste Peugeot storiche una dopo l’altra, salendo e risalendo su ognuna cercando di coglierne sfumature e differenze. Molte sono davvero attuali come guida, e anche se perdono in comodità e praticità, conquistano per le sensazioni genuine che trasmettono al volante.