Guida autonoma, i livelli: da 0 a 5

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Smartworld
di Junio Gulinelli

La classificazione della SAE - Society of Automotive Engineers 

L‘auto autonoma avanza inesorabilmente. La prossima decade sarà affascinate per quanto riguarda i progressi delle tecnologie self-driving che rivoluzioneranno il mondo della mobilità. Ovviamente si tratta di una rivoluzione graduale e non esente da difficoltà, e non solo a livello tecnico.

L’ostacolo più grande rimane infatti l’assenza di una legislazione chiara che permetta di far diventare le auto a guida autonoma un mezzo di trasporto di massa, senza discordanze tra le varie amministrazioni, local, nazionali e internazionali.

Un punto rilevante di questa legislazione sarà proprio la classificazione dei veicoli in funzione dei loro differenti gradi di autonomia. Per questo la SAE – Society of Automotive Engineers (ente internazionale di normazione nel campo dell’industria aerospaziale, automobilistica e veicolistica) ha stabilito sei livelli di guida autonoma che si basano sulla maggiore o minore partecipazione umana alla guida del veicolo.

Livello 0

In questa categoria rientrano le auto dotate di sistemi di sicurezza che ci avvertono di alcuni aspetti della guida e di certe condizioni della strada tipo l’avviso del cambio involontario di corsia, il sistema di rilevamento dell’angolo morto, la telecamera frontale, etc., ma in nessun caso possono rpendere il controllo dell’auto.

Livello 1

Include le auto dotate almeno del sistema di mantenimento della corsia (che interviene con piccole correzioni dello sterzo per mantenere l’auto in corsia) e il controllo della velocità adattivo (che mantiene la distanza di sicurezza con il veicolo che la precede).

Livello 2

In questo caso si parla di veicoli meglio noti come semi-autonomi. Sono dotati di sistemi che permettono al guidatore di togliere le mani dal volante momentaneamente, senza però che distolga l’attenzione dalla strada. L’auto autonoma di livello 2 è in grado di guidare da sola, anche in assenza delle linee che segnalano la carreggiata.

Livello 3

Questo tipo di auto sono in grado di procedere autonomamente, senza intervento umano, su tratti stradali mediamente controllati come autostrade e superstrade. Il sistema di guida autonoma in questo caso deve essere attivato espressamente dal guidatore e, come nel caso precedente, necessita la sua costante attenzione.

Ma soprattutto il sistema controlla costantemente che le mani del guidatore siano poste sul volante.

Livello 4

Il livello 4 di guida autonoma prescinde dall’attenzione del guidatore. In ogni caso l’auto non può circolare in forma autonoma in ogni momento, ma solo quando può contare su tutte le informazioni necessarie sull’ambiente circostante e sul percorso. Si tratta del livello dei modelli più avanzati attualmente in fase di prove, come quelli ad esempio di Google e Uber.

Livello 5

Per il momento questo livello di guida autonoma rappresenta solo un ideale, un obiettivo da realizzare. In questo caso il veicolo non dipende in nessun caso dall’intervento umano e i passeggeri a bordo dell’auto possono disinteressarsi completamente del percorso. L’auto è in grado di circolare in qualsiasi tipo di strada o tracciato urbano e conta con sistemi di sicurezza e sensori che le impediscono di urtare contro ostacoli e altri veicoli. Proprio questo è il livello di guida autonoma che necessita una regolamentazione per adattarsi alle attuali infrastrutture.