Hyundai Ioniq 5: l’eleganza tutta coreana dell’elettrico

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Smartworld
di Alessandro Pasi

Ioniq 5, oltre che avere una sua personalità forte con un frontale inedito, fiancate snelle e superfici vetrate inclinate, è una macchina totalmente elettrica, si muove solo e soltanto a batterie

L’effetto wow non è una sciocchezza. Quando si guida una nuova vettura, osservare come viene accolta, se i volti si girano incuriositi al suo passaggio, se gli altri automobilisti buttano un occhio o forse due, è un primo importante risultato, un segnale inequivocabile che quella vettura già nelle forme, già nelle linee, cattura l’attenzione. E, in un’epoca come questa, nella quale i vincoli nella progettazione di un’auto sono sempre più numerosi – basti pensare alle norme sulla sicurezza, alla protezione del pedone (che costringono i frontali a forme non contundenti) e all’aerodinamica – inventare una vettura che si faccia ammirare (e che non costi centinaia di migliaia di euro dove il gioco è più facile) non è cosa da poco.

Tutto questo per dire che la nuova Hyundai Ioniq 5 l’obiettivo wow lo ha centrato e bene, per di più girando in un mondo che alle belle cose è alquanto abituato, ovvero per le vie del quadrilatero della moda e del design a Milano. Tra via Manzoni e corso Venezia, via del Gesù e Monte Napoleone, lì dove si affaccia il gotha del lusso, la Ioniq 5 si è distinta passando con grazia e leggerezza e silenzio, fiancheggiando supercar sbuffanti che alla sola pressione del tasto di accensione divorano benzina a volontà e altrettanta CO2 emettono. Perché Ioniq 5, oltre che avere una sua personalità forte (che si ispira giocando a mischiare heritage e futuro alla concept Pony del 1974) con un frontale inedito, fiancate snelle, superfici vetrate inclinate, è una macchina totalmente elettrica, si muove solo e soltanto a batterie, veleggiando silenziosa e senza inquinare, con quel senso di superiorità ecologica che contraddistingue, passateci il paragone, una barca a vela da un motoscafo.

E poi la sera fa la sua scena, illuminata e illuminando con i nuovissimi fari Parametric Pixel, sensazionali ed esili nelle forme.

Detto questo, la Ioniq 5 fa parte della nuova strategia coreana che ha l’ambizioso programma di diventare i principali fornitori di mobilità a zero emissioni. Dice Andrea Crespi, managing director di Hyundai Italia: “Ioniq 5 nasce su una piattaforma totalmente nuova, e-gmp, progettata specificatamente per le nostre vetture a zero EV, per garantire performance, sicurezza e abitabilità”.

Per quanto riguarda le performance, essendo un’auto elettrica, quello che importa è la velocità di carica e qui si possono usare le colonnine Ultra fast charging da 800 volt per arrivare a un’autonomia di 481 km (ciclo wltp); inoltre la piattaforma mette al riparo il pacco batterie proteggendolo dalle collisioni e, infine, grazie al pavimento piatto, garantisce un ambiente di grande comfort, che in Hyundai chiamano smart living, disegnato guardando al design dell’arredamento.

Dall’alto, il tetto offre un ulteriore ingaggio tecnologico, con pannelli solari che aiutano alla ricarica delle batterie. Quanto non è stato detto, ma un paio di kW pare arrivino senza fatica in una giornata di bel tempo.

A proposito di batterie, la Ioniq 5 è offerta con due tipologie: un motore posteriore da 170 CV e pacco da 58 kWh, oppure due motori (anteriore da 70 kW: potenze complessive 217 o 305 CV ), trazione integrale e batteria da 72,6 kWh.

Alla guida la macchina è reattiva e dimostra buone doti di accelerazione, anche se come tutte le vetture elettriche invita a guidare sereni, a fluire nel traffico, potendo passare anche in zone delle città ormai vietate alle comuni auto termiche. Anche perché l’ambiente è ricercato e rilassante, bello nei materiali e curato nei dettagli, dominato da un grande schermo, un monitor touch che pare un ipad dilatato.

Davanti al guidatore si possono vedere i dati di marcia, con una sorta di realtà aumentata che proietta le indicazioni come se fossero sulla strada davanti a noi. Belli i comandi, particolare il nottolino del cambio, con le tre classiche posizioni Drive, Retro e Parking, più la B che aumenta la frenata rigeneratrice e che in pratica permette di usare solo il pedale del gas, perché non appena si solleva il piede la vettura frena vistosamente fino all’arresto.

Infine una nota sui sedili: comodi e avvolgenti con quelli anteriori che si possono reclinare fino ad assumere la posizione di viaggio in aereo in business class. Ah no, dobbiamo dire ancora una cosa: i materiali sono tutti derivati dal riciclo e comunque 100 per cento riciclabili. Un esempio: i tappetini sono in Econyl, materiale realizzato dal recupero della plastica.

Prezzo? Prima di incentivi siamo a 44.750 euro.