Mercedes classe A: guida all’acquisto

Smartworld
di Marco Coletto

Tutto quello che c'è da sapere sulla compatta della Stella, ben rifinita ma non molto spaziosa

La Mercedes classe A è la compatta “premium” più amata dagli italiani.

La “segmento C” della Stella ha conquistato il pubblico grazie all’elevata qualità delle sue finiture e al suo design sportivo (che, però, ha penalizzato un po’ lo spazio a disposizione dei bagagli).

In questa guida all’acquisto vi mostreremo nel dettaglio tutte le versioni della Classe A presenti in listino: prezzi, motori, accessori, prestazioni, pregi, difetti e chi più ne ha più ne metta.

Mercedes classe A: guida all’acquisto

La Mercedes classe A è un’auto perfetta per un giovane – in possesso di un budget consistente per l’acquisto di un mezzo nuovo – che vuole avvicinarsi al mondo delle Case tedesche “premium”.

L’abitacolo – ottimamente rifinito – è realizzato con materiali di qualità ben assemblati e anche gli accoppiamenti dei pannelli della carrozzeria rasentano la perfezione.

La praticità non è il punto di forza della “segmento C” Mercedes: se è vero che i passeggeri posteriori hanno abbastanza centimetri a disposizione delle gambe è altrettanto vero che manca “aria” nella zona della testa e che il bagagliaio è uno dei meno capienti della categoria.

Gli allestimenti della Classe A

La dotazione di serie della Classe A, poi, va arricchita attingendo al listino degli optional.

Quella dell’allestimento “entry-level” Executive comprende – tra le altre cose – gli airbag frontali, laterali, a tendina e per le ginocchia, i cerchi in acciaio, il climatizzatore automatico, i dispositivi ATTENTION ASSIST (che protegge dai colpi di sonno) e COLLISION PREVENTION ASSIST (che segnala il mancato rispetto della distanza di sicurezza) e l’ESP.

Il pacchetto Sport (720 euro per le AUTOMATIC, 1.620 euro per la 180 e 1.420 euro per tutte le altre) aggiunge i cerchi in lega da 17” a cinque doppie razze, la mascherina cromata e il volante in pelle a tre razze.

Quello Premium (3.330 euro per le AUTOMATIC, 3.770 euro per le 200 e 3.930 per tutte le altre) risponde invece con i cerchi in lega da 18”, la radio con Bluetooth, i sedili sportivi con cuciture a contrasto rosse e gli specchietti ripiegabili elettricamente.

Mercedes Classe A: tutti i modelli a listino

Di seguito troverete tutte le caratteristiche delle versioni della Mercedes classe A. La gamma motori della compatta tedesca è composta da otto unità: quattro a benzina (1.6 da 122 e 156 CV e 2.0 da 211 e 360 CV) e quattro turbodiesel CDI (1.5 da 90 e 109 CV, 1.8 da 136 CV e 2.1 da 170 CV).

Mercedes A 180 (da 23.630 euro)

La Mercedes A 180 è il modello d’accesso alla gamma della vettura tedesca. Il motore 1.6 a benzina da 122 CV e 200 Nm di coppia è molto pronto ai bassi regimi, scattante (202 km/h di velocità massima e 9,2 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h) e parco nei consumi (18,2 km/l) nonostante il peso elevato.

Mercedes A 200 (da 27.870 euro)

La Mercedes A 200 è, a nostro avviso, la scelta migliore (a patto che non percorriate troppi chilometri per lavoro). Monta un motore 1.6 da 156 CV e 250 Nm di coppia che conserva gli stessi pregi dell’unità meno potente precedentemente analizzata  – elasticità, consumi identici – ma è in grado di offrire più brio (224 km/h di velocità massima e 8,4 secondi sullo “0-100”).

Il tutto garantendo un livello elevato di comfort.

Mercedes A 250 (da 33.670 euro)

Con la Mercedes A 250 si sale di cilindrata – il motore è un 2.0 da 211 CV e 350 Nm di coppia abbinato ad un cambio automatico a sette rapporti – e aumenta decisamente la vivacità: 240 km/h di velocità massima e 6,6 secondi per accelerare da 0 a 100 chilometri orari. I consumi, però, crescono: 16,4 km/l.

Mercedes A 45 AMG (44.660 euro)

La Mercedes A 45 AMG non è una classe A come tutte le altre: innanzitutto ha la trazione integrale e poi monta un possente motore 2.0 da 360 CV e 450 Nm di coppia che garantisce prestazioni degne di una supercar: 250 km/h di velocità massima e uno “0-100” effettuato in 4,6 secondi. I consumi? 14,5 km/l.

Facile distinguerla dalle altre compatte della Stella: esteticamente spiccano i cerchi in lega da 18” a cinque doppie razze verniciati in grigio titanio e torniti con finitura a specchio e le cinture di sicurezza rosse mentre per quanto riguarda la dotazione di serie segnaliamo l’assetto ribassato di 15 mm e i fari bixeno.

Mercedes A 160 CDI (da 23.920 euro)

La Mercedes A 160 CDI è l’unica classe A guidabile anche dai neopatentati: merito del motore turbodiesel da 90 CV ricco di coppia (220 Nm), pronto ai bassi regimi e al tempo stesso amante della zona rossa del contagiri e poco assetato (26,3 km/l).

Le prestazioni, a dire il vero, non sono eccezionali (180 km/h e 13,8 secondi per passare da 0 a 100 km/h) e la cilindrata di 1,5 litri in un panorama automobilistico in cui molte rivali ottengono la stessa potenza con un 1.4 può essere svantaggiosa dal punto di vista assicurativo. I prezzi di listino, poi (23.920 euro per la Executive, 25.340 per la Sport – variante che ci sentiamo di consigliarvi – e 27.850 euro per la Premium), sono decisamente elevati.

Mercedes A 180 CDI (da 24.750 euro)

La Mercedes A 180 CDI è una scelta razionale: il motore 1.5 turbodiesel da 109 CV e 260 Nm di coppia ha una cilindrata contenuta e offre consumi (identici alla 160 CDI) bassissimi.

Il prezzo di 24.750 euro della versione “base” Executive è molto conveniente per il tipo di vettura, un po’ troppo alta invece (28.680 euro) la cifra necessaria per portarsi a casa la più lussuosa Premium.

Mercedes A 200 CDI (da 27.518 euro)

Uno dei pochi pregi della Mercedes A 200 CDI è, a nostro avviso, la cilindrata contenuta: il motore è infatti un 1.8 turbodiesel che però genera solo 136 CV e 300 Nm di coppia. Un po’ pochi se si considera che il peso della vettura sfiora i 1.500 kg.

Le prestazioni (210 km/h di velocità massima e 9,3 secondi sullo “0-100) e i consumi (23,3 km/l) sono nella media del segmento.

Mercedes A 220 CDI (da 35.350 euro)

La versione a gasolio di punta della classe A – la Mercedes A 220 CDI – è disponibile solo con un cambio automatico a sette rapporti. Una trasmissione ben realizzata che consente di ottenere consumi più bassi della 200 CDI (23,8 km/l) pur potendo vantare ben 34 CV in più.

ll motore è un 2.1 turbodiesel da 170 CV che permette alla compatta della Stella di raggiungere i 220 km/h di velocità massima e di accelerare da 0 a 100 chilometri orari in 8,2 secondi.

Mercedes classe A: gli optional

La classe A è – come tutte le Mercedes – un’auto ampiamente personalizzabile. Alla voce “sicurezza”, ad esempio, è possibile aggiungere alla già ricca dotazione accessori come gli airbag laterali posteriori (448 euro) e il Blind Spot Assist (549 euro).

Tutti i clienti della “segmento C” di Stoccarda possono inoltre migliorare la loro guida partecipando ai corsi AMG Driving Academy: quello “Base” (1.342 euro, 1 giorno) serve ad avvicinarsi al mondo AMG, il “Neve” (2.400 euro, 2 giorni, con escursioni in motoslitta, passeggiate a cavallo e beauty farm) ad aumentare la padronanza della vettura sulle superfici a scarsa aderenza, l’”Avanzato” (2.684 euro, 1 giorno) ad acquisire maggiore confidenza nelle situazioni più impegnative e il “Pro” (4.514 euro, 2 giorni) a migliorare le proprie prestazuoni con l’aiuto di piloti professionisti e della telemetria.

Chi acquista una Mercedes A 45 AMG può, infine, migliorare ulteriormente le prestazioni della propria vettura: il pacchetto AMG Driver’s Package (2.318 euro), ad esempio, innalza la velocità massima a 270 km/h mentre l’impianto di scarico Performance AMG (610 euro) valorizza il sound.

Mercedes Classe A: la baby “Benz” mostra i muscoli

Ginevra 2012 - Mercedes classe A 3
Smartworld
di Andrea Rapelli

Pagella
Città 7/10
Fuori città 8/10
Autostrada 8/10
Vita a bordo 8/10
Prezzo e costi 8/10
Sicurezza 8/10
verdetto
7.8/10

La mutazione genetica ha dato i suoi frutti soprattutto dal punto di vista estetico, con linee smussate e aggressive.

Quanto al piacere di guida, la classe A se la gioca con le migliori: più nell’handling che in termini di prestazioni pure.

Che cosa ha perso? Un po’ di flessibilità interna e qualche centimetro per chi siede dietro.

Intro

«Per me è la nuova A coupé». «Sì, come no… al massimo sarà la versione station. Così bassa e lunga!».

Sono soltanto alcune delle frasi che chi scrive ha ascoltato in giro, nelle situazioni più disparate: davanti al parcheggio del supermercato, in fila per il pieno, in coda all’autolavaggio.

La sfida raccolta da Mercedes con la classe A, come si può ragionevolmente intuire, è grande.

Da una parte le vecchie clienti, alla ricerca di spazio e dimensioni esterne contenute in un involucro elegante: una signora ci confessa di aver appena ordinato una A della serie precedente, proprio perché «è più piccola e pratica e, adesso, mi è anche costata meno!».

Dall’altra, un nuovo popolo di automobilisti, soprattutto maschi, che la Stella vuole andare a conquistarsi.

Gente che, fino ad ora, per dire, ha comprato Audi o BMW. Ed è più che altro a questi ultimi che la classe A strizza l’occhio.

Gli argomenti messi sul piatto sono forti: pianale completamente nuovo, in comune con la classe B, look aggressivo, misure da compatta (4,29 m, + 40 cm rispetto alla progenitrice) e setup votato al piacere di guida.

Con motori da 109 a 211 CV, tanta tecnologia e prezzi da… Mercedes vera, che possono lievitare in un batter di ciglia.

Ecco il resoconto di una settimana trascorsa insieme, per vedere l’effetto che fa un cambiamento di rotta così radicale.

Città

L’approccio con le insidie della guida cittadina sarà un po’ freddo, specie se siete abituati alla vecchia classe A.

I motivi? Tanto per cominciare, dovrete dire addio alla posizione di guida rialzata, tanto cara nelle manovre o quando si deve svicolare fra le vie più strette del centro storico.

Con una percezione degli ingombri diversa, soprattutto dietro, dove il lunotto piccolo fa vedere poco. Rispetto al passato, anche parcheggiare richiede più attenzioni: se, da una parte, dovrete appellarvi in misura maggiore alla buona sorte – visto il girovita allargato – dall’altra, la già citata scarsa visibilità posteriore non vi sarà di grande aiuto.

Mettendo mano al listino degli optional, tuttavia, potrete semplificarvi la vita con sensori di parcheggio (anteriori e posteriori, 828 euro) e telecamera (354 euro).

Fortunatamente, l’accoppiata motorecambio fa tornare il sorriso: dolce e piuttosto pronto il primo, veloce e puntuale il secondo, anche nel rapporto con il sistema Stop&Start.

Bene lo sterzo, diretto, dura la taratura delle sospensioni, che si irrigidiscono su tombini e buche secche.

Fuori città

La misura del cambiamento sta tutta qui, non appena si abbandona il noioso traffico cittadino per inerpicarsi su un passo montano, per esempio.

Tra il tortuoso nastro d’asfalto, l’assetto che sui tombini disturbava le vertebre con la sua teutonica rigidità ora fa curvare svelta la classe A, ben supportato da uno sterzo che sa il fatto suo, specialmente se si tratta del servo parametrico con cremagliera a passo variabile, preciso e soprattutto pronto.

Ai polpastrelli arriva sempre un’ottima quantità d’informazioni riguardo l’avantreno che, complice una certa pigrizia del posteriore nel reagire agli input del conducente, può sfociare – se si insiste sul gas – in un placido sottosterzo.

Ma si tratta già di velocità importanti: procedendo “andanti con brio”, infatti, si ha la sensazione di un’automobile soprattutto precisa e, poi, anche composta. Un gran bel salto in avanti, insomma.

I 109 CV dell’1.8 a gasolio fanno quello che possono e non regalano certo prestazioni al fulmicotone.

A metterci una pezza c’è però il cambio automatico a doppia frizione, rapido nell’agire anche quando lo si strapazza in modalità manuale, con i paddle dietro il volante.

Il carattere è più mansueto che feroce: fino a quota 3.500 giri la progressione convince, ma dopo tale soglia il 4 cilindri by Mercedes si affievolisce, costringendo chi guida a passare alla svelta al rapporto superiore.

Autostrada

Se non fosse per lo stemma sul volante e le bocchette dell’aria riprese pari pari dalla micidiale SLS, si sarebbe portati a pensare, sulle prime, di non essere al volante di una Mercedes.

Perché, oltrepassato il casello e impostato il cruise control a 130 km/h spaccati, basta qualche traversina (o avvallamento) per accorgersi della risposta piuttosto secca di molle e ammortizzatori, che tanto avevano convinto nei tratti guidati sull’asfalto liscio come un tavolo da biliardo.

Dal punto di vista acustico pochi problemi: non è silenziosissima, la classe A – il nostro fonometro ha fatto segnare ben 68 dB – ma si tratta principalmente di frequenze che non disturbano troppo i timpani.

Risultato: si può chiacchierare amabilmente con gli altri passeggeri senza alzare esageratamente il tono di voce.

Da riferimento la modulabilità del pedale centrale, che offre feeling nei panic-stop come nelle decelerazioni dolci e l’autonomia: grazie ai bassi consumi più che alla capacità del serbatoio, questa Mercedes può percorrere distanze importanti prima di fermarsi a rifornire.

Vita a bordo

Se vi aspettate di trovare lo stesso arioso abitacolo della vecchia classe A, rimarrete delusi.

Perché – come detto – questa Mercedes strizza l’occhio ad una clientela del tutto diversa, anche in termini di esigenze… “spaziali”.

Quindi, il padiglione dall’andamento più basso e rastremato (per chi occupa i posti dietro) non deve far storcere il naso: in fin dei conti, la disponibilità di centimetri è paragonabile a quella di una BMW serie 1.

Gli schienali anteriori scavati sono una manna per le rotule, mentre in larghezza si sta stretti solo in cinque.

Capitolo bagagliaio: pur con forme regolari e ben sfruttabili, il vano paga qualche litro rispetto alle migliori concorrenti.

Oltretutto, gli amanti degli sport invernali sappiano che il dispositivo per il carico passante è optional e costa 198 euro.

Altri 208 serviranno per aumentare la flessibilità con vani sotto i sedili, reti portaoggetti, presa 12 V… Grandi conferme sulla qualità interna: che si parli di design, materiali o accoppiamenti, questa Mercedes molto difficilmente si fa trovare impreparata.

Chi è al volante, inoltre, può contare anche su una disposizione dei comandi cristallina, con tasti non troppo numerosi (fatta eccezione per i pulsanti sulla console centrale) e il manopolone del Comand, sul tunnel, per gestire senza troppe difficoltà l’impianto multimediale.

Prezzo e costi

L’argomento – trattandosi di Stella a tre punte – appare quantomeno delicato.

Cominciamo con il listino: 27.410 euro, considerando che una BMW 116d Sport 5 porte costa 30.180 euro e una VW Golf 1.6 TDI DSG Highline 26.800, sono una cifra tutto sommato adeguata alla caratura dell’auto.

Con una dotazione che comprende Attention Assist, cambio e clima automatici, Collision Prevention Assist, cruise control, ESP, impianto audio con prese usb/aux… Bisognosa, tuttavia, di importanti integrazioni: fari bi-xeno (1.029 euro), navigatore (da 877 a 3.348) e altro ancora.

Molto buoni i consumi, con più di 18 km/l registrati durante il nostro test.

La tenuta del valore nel tempo dovrebbe essere ottima.

Peccato invece che, in fatto di garanzia, a Stoccarda si ostininino a offrire solo due anni a km illimitati.

Sicurezza

La nuova classe A porta al debutto – di serie – un dispositivo che può fare la differenza nella guida quotidiana: oltre al già noto Attention Assist, che capisce quando siete stanchi e vi consiglia una pausa, ora arriva il Collision Prevention Assist.

Sostanzialmente, si tratta di un rilevatore del pericolo di collisione basato su un radar, capace di tenere d’occhio la distanza con il veicolo che precede e la differenza di velocità.

Se il sistema rileva un eventuale pericolo di incidente, i chip avvisano con una spia e un allarme sonoro il guidatore.

Allertando, nel contempo, il Brake Assist: in questo modo, quando ci si accorge del possibile tamponamento e si agisce sul freno, l’impianto si adopera per offrire la massima potenza possibile.

Difficile invece da spiegare, considerata l’attenzione della Stella per la sicurezza, la presenza dei windowbag posteriori tra gli optional (444 euro).

Nulla da obiettare sul comportamento dinamico: la fermezza del retrotreno, anche a seguito di brusche manovre con sterzo e gas, rende la classe A facilissima da condurre, anche per i meno esperti.

E poi c’è sempre il controllo di stabilità, più che solerte.

Infine, se la visibilità posteriore è un po’ compromessa dal lunotto piccolo e dai montanti larghi, le prestazioni dell’impianto frenante strappano applausi, soprattutto nel test 130-0 km/h, il più gravoso: 59,9 metri sono un risultato da (quasi) sportiva.

I nostri rilevamenti

Accelerazione

0-50 km/h 4,0
0-80 km/h 7,7
0-90 km/h 9,4
0-100 km/h 11,2
0-120 km/h 16,5
0-130 km/h 18,6

Ripresa

50-90 km/h in d 4,8
60-100 km/h in d 5,2
80-120 km/h in d 6,7
90-130 km/h in d 9,0

Frenata

50-0 km/h 9,5
100-0 km/h 37,6
130-0 km/h 59,9

Rumorosità

50 km/h 56
90 km/h 59
130 km/h 68
max clima 71

Carburante

consumato 51,6

Distanza

percorsa 950

Percorrenza

media 18,4
a 50 km/h 48
a 90 km/h 88
a 130 km/h 126

Giri

al volante 2,1

Motore

a 130 km/h in d 2.100

Mercedes Classe A

Smartworld

Attesa, attesissima, la nuova Mercedes Classe A è stata svelata al Salone di Ginevra 2012, suscitando interesse e consensi tra il pubblico presente. La nuova Classe A si posiziona nel segmento delle compatte premium e andrà a dare battaglia alla nuova Audi A3, anch’essa svelata a Ginevra, e alla Bmw Serie 1.

Dimensioni e look

Lunga 4,2 metri ed alta 1,45 metri, la Classe A è caratterizzata da linee sportive che nulla hanno in comune con il design del modello da cui eredita il nome.

Slanciata, muscolosa, ma pur sempre elegante e confortevole, in linea dunque con le altre vetture del marchio tedesco.

Motori

La nuova Mercedes Classe A sarà equipaggiata con i 4 cilindri turbo benzina da 1.6 e da 2.0 litri, ed un turbodiesel da 2.2 litri.

Successivamente arriverà anche una potentissima versione AMG a trazione integrale da 350 cavalli, perfetta concorrente di Audi S3 ed M1, abbinata ad una trasmissione automatica a doppia frizione con sette rapporti.

Prezzi

La nuova Mercedes Classe A arriverà sul mercato negli ultimi mesi del 2012. Non sono circolate informazioni precise riguardo ai prezzi ma dovrebbero aggirarsi, come per le dirette concorrenti, tra i 25 e i 40.000 euro.