#untaggable: è questo l’hashtag utilizzato da Audi per la campagna di lancio della nuova Q2, vettura d’ingresso della gamma Q a cui non è facile “appiccicare” un’etichetta.
Perché è una SUV un po’ coupé e coniuga design sportivo e funzionalità. Non ha difatti una concorrente diretta; l’unica, forse, potrebbe essere la Mini Countryman, ma il paragone è un po’ forzato.
Inoltre, è un’auto moderna, fashion, che strizza l’occhio principalmente a un pubblico giovanile, ma che per abitabilità e capacità di carico potrebbe rivelarsi adatta anche a una famiglia non troppo numerosa. Insomma, è una vettura dalle diverse facce.
È già in vendita con prezzi a partire da 25.000 euro ed è disponibile in abbinamento a motori diesel e benzina (con cambio manuale o automatico e con trazione anteriore o Quattro).
Noi l’abbiamo provata nella versione 2.0 TDI da 150 CV S tronic Sport, che è quella da cui ci si aspetta maggiori numeri.
Compatta ma spaziosa e stilosa
Audi Q2 è più piccola dei tradizionali SUV compatti, ma ai 4,19 metri di lunghezza contrappone un abitacolo più spazioso di quanto ci si potrebbe aspettare; anche se sul divano posteriore si sta davvero comodi solo in 2, ma questo è un aspetto comune a tutte le auto di questo segmento e non solo.
Vanta un’ottima capacità di carico, grazie al bagagliaio di 405 litri (che arrivano a 1.050 con il divano posteriore abbattuto) e un’elevata qualità costruttiva. È rifinita molto bene, è accogliente ed è caratterizzata da rivestimenti interni molto curati (si può optare per Pelle Twin, Pelle Milano, Pelle Nappa, Pelle Nappa/Alcantara®); stona solo un po’ la plastica dura utilizzata nelle portiere.
Esternamente ha un design un po’ di rottura rispetto agli altri modelli Audi, dai quali eredita solo la forma del frontale.
Gli sbalzi ridotti, la calandra ottagonale, gli specchietti posizionati sulle portiere e non sul montante, il tetto basso e i montanti posteriori a contrasto sono i suoi principali segni distintivi.
Per non parlare della possibilità di personalizzazione: sono più di 5 milioni le configurazioni possibili.
Tecnologica e sempre connessa
È stilosa ma anche tecnologica. Integra all’interno dell’abitacolo il nuovo Audi Virtual Cockpit con display da 12,3’’, capace di trasformare il tradizionale cruscotto in un grande display su cui è possibile visualizzare tante informazioni contemporaneamente.
A questo è affiancato il sistema di Infotainment MMI, con schermo dalle dimensioni variabili in funzione del livello scelto (si va dai 5,8’’ ai 8,3’’), compatibile con Android Auto ed Apple CarPlay. L’altra novità importante è rappresentata dalla connettività.
A bordo della nuova Audi Q2 c’è in dotazione una sim integrata con traffico dati illimitato (anche all’estero) che consente sia alla vettura di essere costantemente connessa con il mondo esterno – tra l’altro, in futuro tutti i veicoli dovranno necessariamente essere connessi tra loro – e sia agli occupanti dell’auto di sfruttare il collegamento WiFi.
Audi Q2, come va
Grazie alle sue dimensioni non eccessive e al servosterzo elettrico a rapporto variabile, la Audi Q2 si rivela un’auto perfetta per la città. È estremamente agile e si guida con disinvoltura anche nel traffico più intenso. La buona visibililtà agevola le manovre da fermo e i parcheggi.
Si comporta ovviamente molto bene anche fuori dalle mura urbane. Ha un volante molto reattivo e caratterizzato da una risposta decisa ma mai brusca. Il motore 2.0 TDI da 150 CV spinge molto bene, soprattutto nella modalità di guida Dynamic: nelle altre privilegia i consumi e le emissioni.
E la sua accoppiata con il cambio S tronic è davvero vincente: le cambiate sono fluide e veloci e la progressione è davvero piacevole.
L’assetto è tarato un po’ sul rigido e si rivela perfetto nel guidato e un po’ meno confortevole quando ci si trova al cospetto di strade non perfette (anche nel setting comfort del drive mode).
Al piacere di guida si affianca però anche un notevole livello di sicurezza. A bordo della nuova Q2 sono presenti tutti i più moderni sistemi di ausilio alla guida: dai sistemi di frenata e stabilià, all’Audi pre sense front, passando per il cruise control adattivo, per il lane assist e per il sistema che legge i segnali stradali, senza dimenticare il park assist e il traffic jam assist (una sorta di guida autonoma in coda).
D’altronde è ormai chiaro a tutti che siamo sempre più vicini alla guida completamente autonoma: la tecnologia è già pronta, mancano – e mancheranno ancora per decenni, almeno in Italia – le infrastrutture in grado di ospitarla.
Ma noi intanto aspettiamo e ci godiamo le auto così come sono…