BMW X5: lusso su strada e fuoristrada

Smartworld
di Francesco Neri

La nuova BMW X5 se la cava egregiamente sia su asfalto che su terra, ma soprattutto brilla per contenuti tecnologici

COMFORT Siamo ad altissimi livelli: rotolamento inesistente, fruscii quasi a zero. Le sospensioni ad aria fanno galleggiare l’auto come un tappeto volante (forse anche troppo nel settaggio Comfort); quelle adattive sono il giusto compromesso. Aiuti tecnologici da film di fantascienza
PIACERE DI GUIDA Su strada la M50d è comoda e vi coccola, ma all’occorrenza sa anche diventare agile e precisa, senza mai essere dura o estrema. Il motore 3.0 litri diesel quadri-turbo potrebbe trainare una nave.
PREZZO E COSTI Il prezzo di partenza di 72.900 euro è destinato ad alzarsi parecchio con le personalizzazioni, ma la BMW X5 non è un’auto fatta per chi sta a contare i centesimi, anzi. I motori sono parchi considerando dimensioni e potenza, almeno su carta

C’è stato in tempo in cui i SUV non esistevano, un tempo in cui le vetture alte e grosse si chiamavano fuoristrada. Poi sono arrivati questi oggetti alti, spaziosi, con le ruote larghe e dalle spalle basse, e una tenuta di strada quasi miracolosa per le loro dimensioni. Ma allo stesso tempo, i SUV, hanno anche perso le loro doti fuoristradiste.
La nuova BMW X5 in un certo senso torna alle origini, e ora ha tutte le carte in regola per brillare su entrambi i terreni. Da un lato lussuosa, opulenta volendo, e così piena di tecnologia da sembrare un’astronave; dall’altro ricca di contenuti interessanti anche per chi ama l’avventura e i terreni ostici. Questo non la rende affatto una via di mezzo, anzi: su strada è più agile che mai, tanto che quasi non ci credete.
Mentre i lussi e le dotazioni tecnologiche sono da film di fantascienza. Quindi è tutto oro ciò che luccica? Scopriamolo.

STESSA FORMA, NUOVA LOOK

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Riconoscibilissima dal profilo laterale e dalla proporzioni, la quarta generazione di BMW X5 non è rivoluzionaria, ma una naturale evoluzione. Il frontale è magnetico, enorme, con due reni ampi quanto campi da calcio; il posteriore invece è più snello, si sviluppa orizzontalmente e alleggerisce il posteriore. È elegante e sportiva al punto giusto, con tocchi osé come i dettagli blu all’interno dei gruppi ottici anteriori, ovviamente in tinta con le pinze dei freni M Sport. Con 4,9 metri di lunghezza, è un’auto davvero imponente. È cresciuta di 3,6 cm (4 di passo), così è diventata più spaziosa e capiente. Dietro lo spazio per i passeggeri non è così immenso, considerato il segmento, mentre il bagagliaio da 650 litri è “quadrato” e si amplia fino a 1870 litri.

INTERNI LUSSO, SENZA RISCHI

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Difficile attaccare gli interni, se non per il fatto che sono così personalizzabili che con alcuni accostamenti potrebbero risultare anche troppo da arabi. Pelle morbida come se piovesse, alluminio, addirittura vetro (per il selettore del cambio): tutto ha un sapore lussuoso, niente è fuori posto. Volendo essere pignolo, la tastiera alfanumerica sotto lo schermo centrale ha l’aria un po’ datata, ma BMW ci tiene alle tradizioni.
Il doppio schermo da 12,5 pollici, invece, è di serie (ci mancava): uno serve per la strumentazione digitale, l’altro funge da tablet e può essere configurabile a piacimento con tutte le schermate che volete. Ovviamente risponde ai comandi “gesture” delle ultime BMW – basta muovere le mani in modo corretto a mezz’aria per selezionare stazioni radio, spegnere la musica, o quello che volete.
Ma questo è solo il principio.

COSA NON SA FARE?

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Per elencare tutto quello che la BMW X5 è in grado di fare ci vorrebbe dodici gigabyte di articolo, quindi mi limiterò alle cose più importanti e fantascientifiche.
Qui siamo ben oltre il concetto di assistenza alla guida: la parola giusta è: stravizi elettronici. Tralasciamo il mantenimento della corsia, la frenata automatica con ripartenza (automatica, senza toccare niente di niente) nel traffico eccetera; la BMW X5 è costellata di sensori che permettono magie. Lei studia sempre lo spazio intorno a voi, i posti liberi per i parcheggi, e poi invia i dati ad un cloud, così a sua volta il vostro navigatore saprà dirvi quali sono le vie dove potreste trovare un posto libero. Pazzesco. L’auto può anche parcheggiare da sola, senza che voi premiate alcun tasto prima di cercare parcheggio, perché tanto lei monitora sempre. Sa anche uscire da sola dal parcheggio, in effetti. Ma soprattutto, udite udite, è in grado di guidare – da sola – in retromarcia gli ultimi cinquanta metri che avete percorso (a patto che gli abbiate affrontati a 35 km/h). Quindi se fate uno slalom, di notte, con la nebbia, e non sapete come uscire – o banalmente se non avete voglia di fare una retro difficile – ci pensa lei. Stregoneria.
Il sistema d’infotainment poi è un vero e proprio computer. Ha persino Microsoft Office, nel caso volgiate leggere le mail; e tutti i profili configurabili (e richiamabili per ogni guidatore) che volete.

SU STRADA

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La BMW X5 M 50d è la diesel più potente (c’ anche la 30d da 265 CV). Ha un motore 3,0 litri da 400 CV e 760 Nm di coppia, che sono tanti. Anche perché a spingere ci sono non una, non due, non tre ma quattro turbine; il risultato è una spinta avvolgente e maestosa da 2.000 giri fino ai 4.000, indipendentemente dalla marcia scelta. Anche il sound, anche se un po’ finto e sparato dalle casse, non è male: è cupo e armonioso, insomma sa di sportivo.

Ma la BMW X5 M50d non è solo motore e niente arrosto: anche strapazzata reagisce bene senza battere un ciglio. Gli ammortizzatori adattivi e le barre attive mascherano il peso e le dimensioni, rendendola agile e incredibilmente precisa. Lo sterzo è un po’ finto, un po’ videogioco, ma molto diretto, e permette di disegnare bellissime traiettorie. Anche nel settaggio più tosto non è mai rigida come una tavola da surf, ma offre tutto il controllo di cui avete bisogno. È davvero un gigante buono e che da fiducia. Come optional c’è anche il differenziale posteriore sportivo, che vi permette di fare anche dei sovrasterzi di potenza, ma dovete cercarli. Insomma è una vera BMW. Forse la Porsche Cayenne è più sportiva e “connessa”, ma questa è più completa. Anche perché…

SI SPORCA LE MANI

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La BMW X5 è SUV che vuol far la fuoristrada, e ci riesce pure bene. Ora offre la possibilità di avere due assali con ammortizzatori ad aria, in alternative alle sospensioni adattive. Oppure anche le barre antirollio attive e l’Integral Active Steering (ruote posteriori sterzanti), entrambe non abbinabili con le sospensioni pneumatiche. Insomma, ci sono otto combinazioni d’assetto, per tutti i gusti.

Quelle pneumatiche hanno il vantaggio però di variare l’altezza da terra, un dettaglio non da poco per poter attraversare guadi, affrontare terreni rocciosi e sentieri impervi. Questo rende le varie modalità di guida selezionabili (tra cui “Offroad”, “Rock” e “Sand”) molto diverse tra loro e “vere”, nel senso che modificano settaggi di altezza, differenziale, elettronica e motore.
Nel percorso sterrato che abbiamo affrontato sono rimasto colpito. Non solo dal grip (avevamo anche gli pneumatici tassellati optional ad aiutare), ma dalla capacità di digerire sassi grandi come montagne, buche, salite ripide sull’erba bagnata e discese con pendenze mica male.
Non sembra un elefante con le scarpe da trekking, ma una capra di montagna che conosce bene i suoi bricchi: è a suo agio, sempre.

PREZZO E COSTI

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Il prezzo della nuova BMW X5 parte da 72.900 euro ed è già ordinabile.