Passano gli anni (sette) ma la Citroën Berlingo resta una delle multispazio migliori in commercio: specialmente dopo il secondo restyling che ha portato un frontale leggermente rivisto e, soprattutto, una gamma di motori 1.6 Euro 6: due a benzina da 95 e 120 CV e tre turbodiesel BlueHDi da 75, 99 e 120 CV.
In occasione di questo primo contatto abbiamo avuto modo di testare una delle versioni più esclusive della gamma: la 1.6 BlueHDi 120 CV XTR, una variante che – grazie all’assetto rialzato e a piastre di protezione nella parte bassa dei paraurti – garantisce un comportamento sugli sterrati leggeri simile a quello di una SUV ulteriormente migliorabile se si acquista il sistema antipattinamento Grip Control, optional a 380 euro.
Lo spazio è il suo mestiere
Chi acquista la Citroën Berlingo lo fa per una sola ragione: lo spazio. La multispazio del Double Chevron, derivata da un veicolo commerciale, può vantare un abitacolo immenso (con 750 euro in più si può avere a sette posti) impreziosito dai tre sedili singoli della seconda fila e un bagagliaio gigantesco: 675 litri che diventano 3.000 in configurazione a due posti.
Un mezzo robusto (la plancia è realizzata con plastiche rigide ma solide e ben assemblate) e affidabile (è stato commercializzato nel 2008 insieme al gemello Peugeot Partner Tepee e sono ben poche le lamentele dei clienti) adatto alle famiglie numerose ma anche agli sportivi che caricano spesso attrezzature ingombranti.
Più auto che furgone
La Citroën Berlingo 1.6 BlueHDi 120, come abbiamo già detto in precedenza, deriva da un furgone ma è difficile rendersene conto alla guida: la posizione di seduta, infatti, è automobilistica (volante quasi verticale), il propulsore è silenzioso e l’abitacolo è insonorizzato in maniera impeccabile.
Nei lunghi viaggi è comoda come una monovolume: merito di sospensioni morbide e di un climatizzatore (manuale di serie, l’automatico bizona costa solo 350 euro in più) che impiega pochissimo tempo a raffreddare e a riscaldare tutti gli occupanti.
Compagna di viaggio
Una gradevole compagna di viaggio: basterebbe questa frase per descrivere la Citroën Berlingo 1.6 BlueHDi 120. Il motore sovralimentato a gasolio non è un fulmine di guerra ma si difende bene ed è abbinato ad un cambio manuale a sei marce ben rapportato e con una leva maneggevole.
Nelle curve bisogna fare i conti con un leggero rollio (tipico delle multispazio, vetture sviluppate in altezza) e con uno sterzo che potrebbe essere più sensibile ma complessivamente se la cava bene.
Sempre sicura (freni potenti e una dotazione che comprende airbag frontali e laterali e controlli di stabilità e trazione), non delude neanche in città: è abbastanza facile da parcheggiare (4,38 metri di lunghezza non sono molti) ma per chi ha bisogno di un aiuto consigliamo il Pack Urban (300 euro: sensori di parcheggio posteriori e retrovisori ripiegabili elettricamente).
Non ha sete
La Citroën Berlingo 1.6 BlueHDi 120 XTR non costa poco (23.550 euro) e ha una dotazione di serie che comprende, tra le altre cose, l’autoradio CD Mp3, le barre al tetto longitudinali, il climatizzatore manuale, il cruise control e i fendinebbia.
La tenuta del valore si preannuncia buona (le multispazio a gasolio trovano facilmente clienti) mentre la garanzia di due anni a chilometraggio illimitato (il minimo di legge) potrebbe essere più lunga. Uno dei punti di forza di questa vettura è, però, il consumo di carburante: 22,7 km/l dichiarati, oltre 15 guidando senza preoccuparsi troppo di risparmiare.