Citroën C4 Grand Picasso: più tecnologia con il restyling

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La monovolume compatta francese - punto di riferimento della categoria - si evolve e diventa ancora più sicura

Comfort C'è spazio per tutto e tutti ma non solo: nei lunghi viaggi è comoda e silenziosa.
Costi Consuma pochissimo ma costa parecchio: 34.050 euro per la BlueHDi 120 EAT6 Shine.
Piacere di guida Non nasce per divertire ma per percorrere migliaia di chilometri senza affaticare il guidatore.
Ambiente Emette pochissima anidride carbonica: solo 103 g/km di CO2.

Il fatto che la seconda generazione della Citroën C4 Grand Picasso – nata tre anni fa e ancora oggi punto di riferimento nel segmento delle monovolume compatte a sette posti – abbia avuto solo bisogno di un leggerissimo restyling per restare al passo con i tempi dimostra le ottime qualità del progetto.

Se si esclude il design – modificato soprattutto nella zona del paraurti anteriore – le modifiche più consistenti hanno riguardato la voce “tecnologia”: ora i clienti della MPV transalpina possono avere tutti gli ultimi ritrovati come il sistema keyless, l’assistente per le partenze in salita, i fari bi-xeno, la telecamera posteriore, il riconoscimento dei cartelli stradali, il cruise control adattivo, l’avviso di superamento della linea della carreggiata e il monitoraggio dell’angolo cieco.

Cara ma ricca

La Citroën C4 Grand Picasso BlueHDi 120 EAT6 Shine protagonista del nostro primo contatto è un’auto costosa (34.050 euro: ottima, però, la tenuta del valore sul mercato dell’usato) e può vantare una dotazione di serie abbastanza completa: apertura porte (compreso portellone) e avviamento del motore senza chiave, cerchi in lega da 17”, Easy Parking System con Park Assist, sensori di parcheggio anteriori e posteriori con retrocamera e portellone posteriore automatico.

Senza dimenticare il Pack Lounge – sedili anteriori con funzione massaggio (guidatore con regolazione lombare e passeggero con estensione comfort per le gambe) – il navigatore, i retrovisori ripiegabili elettricamente, il climatizzatore automatico bizona e il cruise control.

Per quanto riguarda la sicurezza la Citroën C4 Grand Picasso è più dotata di prima: airbag frontali, laterali e a tendina, aiuto alla frenata d’emergenza, retrovisore interno fotocromatico, sorveglianza dell’angolo morto, rilevatore di stanchezza, controlli di stabilità e trazione e hill holder.

Non è cambiata (per fortuna)

Per quanto riguarda il resto la C4 Grand Picasso non è cambiata con il restyling – per fortuna, ci sentiamo di aggiungere – e resta una delle monovolume compatte a sette posti più convincenti in commercio (se non, addirittura, la più riuscita in assoluto).

La Citroën C4 Grand Picasso offre tanto spazio alle gambe dei passeggeri posteriori (quelli della seconda fila possono beneficiare di pratici sedili scorrevoli in senso longitudinale, quelli della terza sono adatti solo a dei bambini) e un bagagliaio davvero convincente quando si viaggia in sette (130 litri) o in cinque (645 litri con i tre sedili centrali in posizione intermedia). Con tutti i sedili posteriori abbattuti si arriva invece a 1.835 litri: un valore in linea con quanto offerto dalle concorrenti.

Una stradista pura

La monovolume del Double Chevron è una perfetta macinatrice di chilometri: morbida di sospensioni e con un assetto più orientato a garantire il massimo comfort che il massimo divertimento nelle curve, è silenziosa e ha un abitacolo ben insonorizzato.

Il parabrezza panoramico (unito alle altre ampie superfici vetrate) della Citroën C4 Grand Picasso regala un’ottima visibilità e il posto guida – contraddistinto da un sedile comodissimo – è penalizzato esclusivamente dai comandi del climatizzatore (un ottimo automatico con bocchette posteriori) gestibili solo attraverso il touchscreen. Eccellenti le finiture: esistono concorrenti “premium” più blasonate molto meno curate.

Più comoda che divertente

A tutto questo si aggiungono freni potenti, uno sterzo turistico (un po’ di sensibilità in più non avrebbe fatto male) e un motore 1.6 turbodiesel Euro 6 BlueHDi da 120 CV e 300 Nm di coppia pronto ai bassi regimi e caratterizzato da consumi bassissimi. La Casa dichiara percorrenze pari a 25,6 km/l e viaggiando (molto) tranquilli si può provare a stare sopra quota 20.

Non altrettanto convincente la garanzia di soli due anni a chilometraggio illimitato (il minimo di legge).

Il cambio automatico EAT6 a convertitore di coppia offre passaggi marcia fluidi nella guida tranquilla e solo quando si cerca la sportività ci si rende conto di non avere a che fare con un doppia frizione. Le prestazioni – tranquille – sono in linea con quanto offerto dalla concorrenza: 188 km/h di velocità massima e 11,5 secondi per accelerare da 0 a 100 chilometri orari.

Scheda Tecnica

N. cilindri/cilindrata4/1.560 cc
Potenza88 kW (120 CV) a 3.500 giri
Coppia300 Nm a 1.750 giri
Trazioneanteriore
Velocità massima188 km/h
Acc. 0-100 km/h11,5 secondi
Consumo urb./extra/medio22,2/27,8/25,6 km/l
Dimensioni4,60/1,83/1,64 metri
Passo2,84 metri
Bollo227,04 euro