Nuova Citroën C4 Cactus, più comoda e matura
La nuova Citroën C4 Cactus è più sobria nel look e offre un comfort ancora maggiore
COMFORT | le nuove sospensioni assorbono gli urti in modo impressionante. Buona anche l’insonorizzazione, ma il tre cilindri fa sentire la sua voce |
PIACERE DI GUIDA | Il motore 1.2 PureTech da 110 CV è brillante e riprende bene anche nelle marce alte. L’assetto è morbido e l’auto richiede una guida rilassata, ma tutto sommato è agile anche tra le curve. Ottimo il cambio automatico EAT6 |
COSTI | Il prezzo di listino è di 17.900 euro mentre il consumo dichiarato è di 4,5 l/100 km |
Citroën C4 Cactus si toglie la tuta e si mette la camicia: la berlina francese perde un po’ di quell’aria giocosa, ma rimane un’auto originale e fuori dal coro. Le novità più importanti riguardano il comfort: nuove sospensioni idrauliche (Progressive Hydraulic Cushions – PHC), sedili Advanced Comfort – che grazie ad un imbottitura “studiata” garantiscono una seduta più comoda – e nuovi vetri e pannelli fonoassorbenti per migliorarne la silenziosità.
La personalizzazione rimane un cavallo di battaglia della Cactus, troviamo 5 diversi ambienti interni, 25 colori e nuovi design per i cerchi.
COSA C’È DI NUOVO
La Citroën C4 Cactus “dona le spine” alle sorelle C3 e C3 Aircross e veste un abito più serioso. Scompaiono gli Airbump laterali, o, meglio, compaiono in forma nuova, più discreta e pulita. Perde anche le barre sul tetto, e con esse la sua aura da vettura un po’ offroad e un po’ adventure.
La sagoma invece è sempre quella, immediatamente riconoscibile, delle prima Cactus. Citroën dichiara che il 90% delle parti esterne sono nuove, e in effetti quando la si osserva da vicino si notano i gruppi ottici lunghi sul posteriore con effetto 3D e un muso che si rifà a quello della C3.
Dentro cambia poco: il cruscotto piatto, la strumentazione digitale – a dir poco essenziale – e le maniglie delle portiere stile “valigia” rimangono, così come i sedili piatti e lo schermo del sistema d’infotainment da 7 pollici, dotato di Apple CarPlay e Android Auto.
La vera novità riguarda le sospensioni idrauliche Progressive Hydraulic Cushions: una
tecnologia derivata dalla corse utilizzata, in questo caso, per rendere l’auto ancora più confortevole. Per gli amanti della tecnica: al gruppo molla-ammortizzatore si affianca una coppia di fermi idraulici che lavorano separatamente nelle fasi di compressione e rilascio, in questo modo le ospensioni riescono a incassare in maniera soft anche i colpi più secchi.
COMFORT SPINTO
E funzionano davvero? Anche fin troppo bene: l’auto digerisce così bene buche e sconnessioni che si ha quasi la sensazione di navigare sull’acqua, nel bene e nel male. Sulle buche più secche le sospensioni sembrano fatte di panna, e questo è un bene, a sugli avvallamenti l’auto ondeggia parecchio, e in fase di accelerazione e frenata rollio e beccheggio sono molto pronunciati. Insomma, la Citroën C4 Cactus è indubbiamoente la più morbida e comoda del segmento delle berline compatte.
L’auto tuttavia risulta agile tra le curve: lo sterzo è leggero e lineare e il comportamento dell’auto è sincero.
UN 1.2 CHE SORPRENDE
Il motore 1.2 PureTech da 110 CV non è una novità, ma bisogna sottolineare che va veramente bene, soprattutto se abbinato al cambio automatico EAT6, che lo rende più delicato e ne smorza la spigolosità tipica del 3 cilindri. È un propulsore vivace, riprende bene fin dai bassi regimi e vanta un discreto allungo. Di contro non è proprio silenzioso e ha qualche vibrazione, ma nella media dei motori a tre cilindri.
PREZZO E MOTORIZZAZIONI
La nuova Citroën C4 Cactus è disponibile in tre allestimenti (Live, Feel, Shine) e con quattro motorizzazioni: PureTech 110 S&S, PureTech 110 S&S con cambio automatico EAT6, PureTech 130 S&S, e il diesel BlueHDi 100 S&S; in autunno arriverà anche la versione diesel BlueHDi da 120 CV. Il prezzo parte da 17.900 euro nella versione Live 1.2 Puretech da 110 CV, e ariva a 22.600 euro nella versione top di gamma Shine diesel BlueHDi da 100 CV.