Ford B-Max: benvenuti a bordo della tedeschina con le porte scorrevoli

Smartworld
di Alessandro Ferrari

Comfort Sedili ben fatti, sospensioni ben tarate. Qualche fruscio aerodinamico già a 100 all’ora.
Costi Costa ovviamente di più di una Fiesta e molti accessori sono a richiesta. Ma è comunque abbastanza allineata con la concorrenza.
Piacere di guida Il motore da 120 CV è una garanzia anche se rimane pur sempre una monovolume.
Ambiente Valori bassi, anche grazie al dispositivo stop e start.

Le portiere che si aprono come il sipario di un teatro sono il biglietto da visita della BMax, la nuova monovolume compatta della Ford.

È l’auto che sostituisce in modo originale la Fusion, che va in pensione dopo una carriera decisamente lunga e onorevole.

Tecnicamente, a parte la scocca pesantemente modificata per togliere il montante centrale e realizzare le portiere posteriori scorrevoli, la B-Max deriva dalla Fiesta, e già questo è un ottimo punto di partenza.

Il design è quello delle Ford ultimissima generazione, con la grande calandra trapezoidale che ritroveremo presto nella nuova Mondeo e nella Fiesta restyling.

Il risultato è un’automobile gradevole e ben proporzionata, nella quale solo la feritoia nella zona posteriore della fiancata rivela la presenza della porta che scorre.

Il muso è aggressivo, la silhouette non eccessivamente squadrata, al contrario di tante altre auto di questa categoria. Una volta saliti a bordo, l’ambiente è quello, tipico delle Ford, dominato da una plancia avvolgente con al centro una console disseminata di comandi (forse persino un po’ troppi) per azionare di tutto.

Lo spazio è buono in rapporto alle dimensioni esterne, che sono decisamente compatte, ma non raggiunge l’esuberanza di altre monovolume recenti.

Anteriormente troviamo un po’ limitata la zona per le gambe, a causa del generoso rigonfiamento davanti alla leva del cambio; dietro non ci sarebbe dispiaciuto avere qualche centimetro in più in lunghezza per le gambe e soprattutto il divano regolabile longitudinalmente.

Buona la visibilità e decisamente di effetto la finitura.

La plancia è tutta rivestita in materiale morbido e l’alternarsi di superfici opache, nere lucide e profili in alluminio dà un senso di ricchezza.

Anche l’assemblaggio è curato, infatti non abbiamo rilevato cigolii o rumori di troppo nemmeno sullo sconnesso.

Segno che l’originale montante centrale annegato metà nella porta anteriore e metà in quella posteriore si aggancia in modo perfetto e solido al resto della scocca, garantendo anche un’ottima protezione agli urti laterali (non a caso la B-Max ha ottenuto cinque stelle e un ottimo punteggio nelle prove Euro NCAP).

Il bagagliaio ha una capacità base sufficiente.

In più c’è un ampio vano sotto il pavimento.

Il divano scorrevole avrebbe dato maggiore versatilità, ma comprendiamo che sarebbe stato costoso e complicato da realizzare in un’auto così compatta.

Oltre alle porte, il fiore all’occhiello della B-Max è il motore mille a tre cilindri, che abbiamo provato nella versione più potente, quella da 120 CV, che sarà in consegna entro fine inverno.

Ebbene, questo motore ci ha lasciati letteralmente a bocca aperta.

La potenza c’è, le prestazioni anche, ma soprattutto abbiamo apprezzato l’arco di sfruttamento davvero molto ampio.

Infatti, già attorno a quota 1.500 giri la coppia è robusta e spinge con vigore, assicurando una ripresa rapida e assolutamente senza incertezze fino a 6.000 giri, dove inizia la zona rossa del contagiri.

Volendo, ci si può avventurare anche verso i 7.000 giri, ma in questo caso il vigore tende giustamente a spegnersi.

Buono, come del resto nella Fiesta, è anche il comportamento dello sterzo e del cambio, che ha un’ottima sincronizzazione e una manovrabilità veloce.

Le marce sono solo cinque, anche ben distribuite e con i rapporti calibrati per ottimizzare i consumi, che in effetti sono contenuti anche nell’uso intensivo dell’auto.

Qualche volta, però, nella guida veloce abbiamo pensato che una sesta non ci sarebbe stata male, per rendere l’auto ancora più grintosa.

La B-Max, in realtà, è una monovolume, quindi un modello soprattutto per le famiglie e le persone che cercano un bel design, finiture curate e tanta funzionalità.

Le prestazioni della mille da 120 CV sono un piacevole surplus che non guasta per niente e che permette di divertirsi, specialmente sul misto, e anche di fare qualche bella partenza bruciante.

Il telaio non si tira certamente indietro e assicura una tenuta di strada notevole e tanta stabilità in tutte le situazioni, pur senza essere mai troppo rigido.

Scheda Tecnica

N. cilindri/cilindrata 999 cc
Potenza 88 kW (120 CV) a 6.000 giri
Coppia 200 Nm da 1.400 giri
Cambio manuale a 5 marce
Trazione anteriore
Velocità max 189 km/h
Acc. 0-100 km/h 11,2 secondi
Consumo misto 20,4 km/l
Emissioni CO2 114 g/km
Dimensioni 4,08/1,85/1,60 m
Bagagliaio 304/1.386 dm3
Bollo 227,04 euro