Ford Ecosport: una fiesta che si dà arie da sport utility

Smartworld
di Andrea Rapelli

Una fiesta che si dà arie da sport utility

Comfort Fruscii e rumore del motore disturbano un po’, specialmente alle velocità autostradali. Più riuscito l’assetto.
Costi Non costa poco ma offre molto. Senza consumare troppo gasolio.
Piacere di guida Rollio contenuto, sterzo dal discreto feeling, ottima agilità: solo il motore appare pigro nelle risposte.
Ambiente Le emissioni non sono da considerare alte in assoluto. Purtroppo manca il sistema stop&start.

Un segmento di mercato come quello delle piccole SUV, che in Italia vale 200.000 unità l’anno, è una piccola miniera d’oro. Specie in periodi difficili come questo. Alla Ford, quindi, devono aver pensato che bisognava fare in fretta: Nissan Juke, Fiat 500L Trekking, Opel Mokka e Peugeot 2008 non stanno lì ad aspettare le ritardatarie.

Ed ecco la soluzione: la Eco- Sport, una SUV di piccola taglia dalle forme tornite già venduta in Brasile e prodotta negli stabilimenti della Ford a Chennai, in India. Il problema, però, era adeguare finiture e soluzioni ai palati fini dei clienti europei. Cosa tutt’altro che facile. A partire dalle dotazioni prettamente fuoristradistiche, come la ruota di scorta esterna – che porta la lunghezza oltre i 4 metri e 20 – e l’apertura laterale del portellone, una scomodità negli stretti parcheggi delle città del Vecchio Continente.

I tecnici Ford, però, non si sono scoraggiati e hanno messo mano dove potevano: alcune finiture interne, per esempio, ora sono più in linea con la concorrenza grazie a gradevoli inserti lucidi.

Poi, la tecnologia. Sulla Eco- Sport è sufficiente usare la voce per telefonare via Bluetooth e gestire le applicazioni del proprio smartphone come TomTom per la navigazione o Spotify per la musica (l’elenco delle App disponibili è in continuo aggiornamento). Fortunatamente, il progetto di questa piccola SUV, costruita sul pianale della Fiesta, offre misure interne a prova di Europa: dietro la disponibilità di spazio è ottima, sia per le ginocchia sia per la testa.

Poi, non bisogna dimenticare l’altezza da terra perfetta per la giungla metropolitana (20 cm) e la profondità di guado di 55 cm, più da fuoristrada che da SUV. Senza contare gli angoli di attacco e uscita perfetti per l’off-road duro&puro: 22,1 gradi davanti, 35 dietro.

Gli entusiasmi si raffreddano un po’ considerando che, al momento, la trazione integrale non è prevista.

Arriverà fra due anni, assieme a un sostanzioso restyling. In un certo senso tutto ciò è un peccato perché un bel sistema 4×4 sarebbe stato la ciliegina su una torta già piuttosto azzeccata. Se la città non le fa paura, grazie al diametro di sterzata ridotto e alla buona visibilità, sui percorsi extraurbani più guidati la EcoSport si trova sempre a suo agio. Certo, i 90 CV del 1.500 TDCI, un po’ rumoroso e ruvido, non incollano mai al sedile, ma il rollio è ben frenato e lo sterzo piuttosto preciso. Con limiti di tenuta decisamente alti per un veicolo di questo tipo.

La EcoSport, tuttavia, non gradisce altrettanto bene l’autostrada. Infatti, in velocità si avverte qualche fastidioso fruscio mentre il motore, a 130 km/h, rumoreggia a quota 3.000 giri. Le cose vanno meglio alla voce prezzo, perché la piccola SUV Ford si posiziona al livello delle concorrenti, ma con un unico allestimento full optional: per 21.000 euro la 1.5 TDCI offre 7 airbag, ESP, clima automatico, Ford SYNC, sensori luci e pioggia, radarposteriore, Keyless Go. Per chi fa poca strada, poi, c’è la 1.0 a benzina da 125 CV, con una bella verve e un motore niente male, a 20.250 euro.

Scheda Tecnica

N. cilindri/cilindrata 4/1.498
Potenza 66 kW/90 CV a 3.750 giri
Coppia 205 Nm a 1.750 giri
Cambio manuale a 5 marce
Trazione anteriore
Velocità max 160 km/h
Acc. 0-100 km/h 14 secondi
Consumo misto 21,7 km/l
Emissioni CO2 120 g/km
Dimensioni 4,24/1,77/1,65 m
Bagagliaio 333/1.238 dm3
Bollo 170,28 euro