Ford Focus ST: una sportiva da intenditori

Smartworld
di Adriano Tosi

Comfort Insonorizzazione e abitabilità sono ai livelli delle Focus normali. Assetto un po’ più rigido.
Costi Tra le concorrenti è la meno cara. Ma i costi di gestione sono impegnativi.
Piacere di guida Una delle migliori trazioni anteriori, diverte più di alcune trazioni posteriori.
Ambiente L’efficienza del nuovo 4 cilindri consente di contenere le emissioni di CO2 in 169 g/km.

Trazione anteriore e potenza elevata, di solito, non vanno d’accordo.

Di solito.

Perché poi ci sono splendide eccezioni come la Ford Focus ST, uno degli esempi più significativi di come l’adrenalina possa scorrere a fiumi anche attraverso le ruote anteriori.

E non si parla solo di prestazioni: sulle strade ricche di curve, la compatta dell’Ovale Blu sa regalare un divertimento fuori dal comune.

Guidata sulle strade del Col de Vence, vicino a Nizza, la Focus ci ha stupiti per come riesce a seguire le traiettorie impostate con il volante, sia in inserimento di curva, sia in uscita, quando i malcapitati pneumatici anteriori devono fare i conti con 250 CV e ben 360 Nm di coppia.

Ebbene, il punto di corda si avvicina in men che non si dica e, quando si accelera, l’avantreno traduce in velocità quanto prodotto dal motore.

Impressionante, soprattutto se si pensa che tanta motricità è stata ottenuta senza ricorrere al differenziale autobloccante.

La ST dispone del Torque Vectoring Control che, applicando una leggera forza frenante alla ruota interna nelle curve più strette, riduce i pattinamenti.

Un sistema messo a punto egregiamente; su alcune concorrenti, infatti, l’effetto è quello di un controllo di trazione “mascherato”.

Nel caso della Focus ST, l’intervento è appena accennato e lascia del margine al guidatore per modulare la potenza col piede destro.

A proposito di piede destro, la sensibilità del retrotreno al rilascio del gas permette di disegnare le traiettorie col pedale dell’acceleratore.

Sia chiaro, la sicurezza non è mai in discussione, ma le lievi perdite di aderenza della coda permettono ai più smaliziati di togliersi parecchie soddisfazioni.

Se poi si hanno voglia e capacità, l’ESP si può parzialmente disinserire e, premendo a lungo l’apposito tasto, staccare completamente.

A quel punto, tutto è affidato al guidatore, nelle cui mani c’è uno sterzo molto diretto e comunicativo, il cui unico difetto sta nelle forze che trasmette alle mani – a pieno gas – sotto l’effetto dell’esplosività del motore.

In tema di propulsore, Ford abbandona il 5 cilindri 2.5 di origine Volvo della vecchia ST per un più moderno 4 cilindri di 2 litri con iniezione diretta e doppio variatore di fase.

Risultato: la potenza è cresciuta di 25 CV, mentre i consumi sono calati del 20%, senza smarrire nulla in termini di spinta ai bassi così come agli alti regimi.

L’unica perdita risulta dunque essere il rumore, non più così graffiante, ma comunque coinvolgente grazie al Sound Symposer, che enfatizza le sonorità di aspirazione e le convoglia verso l’abitacolo.

Per quanto riguarda il cambio, fatta l’abitudine alla corsa un po’ lunga, la leva si segnala per la precisione e la resistenza ai maltrattamenti.

Ma la Focus ST, soprattutto se scelta con carrozzeria Wagon (disponibile per la prima volta, a 750 euro in più), è un’auto pensata anche per l’utilizzo quotidiano.

Rispettando le regole del Codice della Strada, la ST riesce a essere quasi docile, grazie alla buona insonorizzazione e all’assetto rigido, ma non marmoreo.

Scheda Tecnica

N. cilindri/cilindrata 4/2.000 cc
Potenza 184 kW/250 CV a 5.500 giri
Coppia 360 Nm a 1.750 giri
Cambio manuale a 6 marce
Trazione anteriore
Velocità max 248 km/h
Acc. 0-100 km/h 6,5 secondi
Consumo misto 13,9 km/l
Emissioni CO2 169 g/km
Dimensioni 4,36/1,82/1,48 m
Bagagliaio 363/1.148 dm3
Bollo 583,08 euro