Abbiamo guidato la Jeep Compass restyling: a quattro anni dal lancio la SUV compatta statunitense ha beneficiato di modifiche che hanno portato un design esterno più personale e - soprattutto - finiture più curate. Conservando gli altri pregi e difetti della variante pre-lifting
La Jeep Compass è ufficialmente diventata una SUV premium. Grazie ai cambiamenti apportati, a quattro anni dal lancio, dal restyling che hanno riguardato il design esterno e – soprattutto – le finiture la seconda generazione della Sport Utility compatta statunitense può ora giocarsela ad armi pari con le concorrenti tedesche.
Nel nostro primo contatto abbiamo avuto modo di guidare la Jeep Compass restyling ibrida plug-in benzina 4xe (l’unica proposta della gamma a trazione integrale) nell’allestimento S, praticamente identica sotto la pelle alla variante pre-lifting svelata (e testata) la scorsa estate. Scopriamo insieme i suoi pregi e difetti.
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Jeep Compass: cosa è cambiato con il restyling
Il restyling ha regalato alla seconda generazione della Jeep Compass un design del frontale più incisivo e un abitacolo più curato e con più vani portaoggetti impreziosito da una plancia completamente ridisegnata: peccato solo per qualche pulsante poco ergonomico. Le finiture – nota dolente della prima serie e della seconda evoluzione prima del lifting – sono migliorate sensibilmente: dentro troviamo plastiche soffici e di ottima qualità assemblate in modo impeccabile. Un netto passo in avanti rispetto al passato.
Per quanto riguarda le novità tecnologiche presenti a bordo della SUV compatta “yankee” segnaliamo invece il debutto del sistema di infotainment Uconnect 5, della ricarica wireless per smartphone e del dispositivo di guida autonoma livello 2 Highway Assist (disponibile dalla seconda metà del 2021) che mantiene la vettura al centro della corsia e a distanza dal veicolo che precede. Da non sottovalutare, inoltre, gli assistenti alla guida come il Traffic Sign Recognition (che legge e interpreta i cartelli stradali), l’Intelligent Speed Assist (che mantiene automaticamente il mezzo entro i limiti di velocità segnalati), il Drowsy Driver Alert (che avverte il guidatore quando un momento di sonnolenza abbassa il suo livello di attenzione) e l’Automatic Emergency Braking con riconoscimento pedoni e ciclisti che rallenta il veicolo fino all’arresto per evitare o mitigare possibili incidenti.
Jeep Compass restyling: come va la 4xe
Esattamente come la 4xe prima del lifting visto che tecnicamente non è cambiata. Il motore 1.3 turbo ibrido plug-in benzina da 239 CV è un quattro cilindri silenzioso, potente e con una cilindrata contenuta che consente di risparmiare sull’assicurazione RC Auto.
Nonostante la cavalleria abbondante la Jeep Compass 4xe punta più sul comfort: l’unità termica è carente di coppia e per quanto riguarda lo spunto (“0-100” in 7,3 secondi) esistono rivali che se la cavano meglio. Senza dimenticare il cambio automatico a sei rapporti non molto reattivo quando si guida in modo allegro e il peso elevato che incide sull’agilità nelle curve. L’ecologica crossover statunitense si riscatta alle voci “sterzo” (sensibile al punto giusto) e “freni” ma è efficiente solo se la si attacca spesso alla presa di corrente: la batteria da 11,4 kWh (ricaricabile in un’ora e 45 minuti) offre una buona autonomia in modalità elettrica – una cinquantina di chilometri percorribili a una velocità massima di 130 km/h – ma i consumi in modalità ibrida sono piuttosto alti (poco più di 12 km/l).
Jeep Compass restyling: i motori
La gamma motori della Jeep Compass restyling è composta da cinque unità sovralimentate:
un 1.3 T4 turbo benzina da 131 CV
un 1.3 T4 turbo benzina da 150 CV
un 1.3 T4 PHEV turbo ibrido plug-in benzina da 190 CV
un 1.3 T4 PHEV turbo ibrido plug-in benzina da 239 CV
un 1.6 turbodiesel Multijet II da 131 CV
Jeep Compass restyling: prezzo e dotazione di serie
La Jeep Compass 4xe S restyling protagonista del nostro primo contatto ha un prezzo in linea con quanto offerto dalla concorrenza – 49.200 euro – e una dotazione di serie nella media che comprende:
Esterni
Cerchi in lega da 19″ Satin Grey
Fari proiettori LED con DRL integrato “a guida luce” e fendinebbia a LED
Specchietti retrovisori esterni neri lucidi
Cornice cristalli Satin Grey
Tetto nero
Barre al tetto con inserti Satin Grey
Fasce inferiori in tinta carrozzeria
Cristalli posteriori e lunotto posteriore oscurati
Interni
Sedili in pelle Black
Sedili anteriori con regolazione elettrica a 8 vie con funzione memory
Sedili posteriori reclinabili 40/20/40
Imperiale nero
Tappetini anteriori e posteriori
Sicurezza
6 Airbag (frontali, laterali, a tendina)
Intelligent Speed Assist
Lane Support System
Frenata d’emergenza con riconoscimento pedoni e ciclisti
Traffic Sign Recognition
Full Speed Forward Collision Warning
Rilevatore di stanchezza
Hill Descent Control
Sensore crepuscolare
Comfort
Portellone posteriore elettrico “hands free”
Adaptive Cruise Control
Sensori di parcheggio anteriori
Passive Entry con Keyless go
Antifurto
Abbaglianti automatici
Clima automatico bi-zona
Sensori di parcheggio posteriori
Retrocamera
Tecnologia
Uconnect Radio 10,1″ con Navigatore e Radio DAB
Quadro strumenti a colori da 10,25″ TFT configurabile
Nel nostro primo contatto abbiamo guidato la Jeep Compass restyling 4xe tra Torino e Orbassano affrontando numerose situazioni: città, statale, tangenziale e anche un percorso impegnativo in fuoristrada con salite, discese, pendenze laterali e twist. Su asfalto la SUV compatta americana ha mostrato – come scritto in precedenza – un comportamento stradale più orientato verso il comfort mentre in off-road si è rivelata una 4×4 DOC in grado di cavarsela egregiamente anche nelle condizioni peggiori.
L’allestimento S da noi testato offre quattro diverse modalità di guida (Sand/Mud, Snow, Auto e Sport) e tre funzioni per la guida AWD elettrificata: 4WD Lock, 4WD Low e Hill Descent Control. Per gli incontentabili c’è l’allestimento Trailhawk: costa come la S e può vantare gli pneumatici M+S, la ruota di scorta, paraurti dedicati che migliorano gli angoli di attacco e di uscita sui dossi, la quinta modalità Rock che consente di raggiungere il rapporto di riduzione massimo e il badge Trail Rated (montato solo dalle Jeep in grado di andare davvero dappertutto).
NON TUTTI SANNO CHE – La città metropolitana di Torino è l’unica in Italia a confinare con un Paese straniero (la Francia).
Dove vorremmo guidarla
Tra ieri e l’estate scorsa abbiamo potuto testare la Jeep Compass 4xe in tutte le condizioni possibili.
La SUV compatta americana ha confermato i pregi (comfort, autonomia in modalità elettrica, comportamento in fuoristrada e abitabilità, anche se non guasterebbe qualche centimetro in più nella zona delle gambe) e i difetti (bagagliaio non molto sfruttabile, consumi elevati in modalità ibrida e poca agilità nelle curve) della variante pre-lifting offrendo però in più un look esterno e interno più riuscito. Ora può essere davvero considerata una crossover premium.
Le concorrenti
BMW X1 xDrive25e Business Advantage
La rivale più agguerrita della Jeep Compass ibrida plug-in è più ingombrante ma anche più spaziosa.
BMW X2 xDrive25e Business Advantage
La cugina trendy della X1 è più compatta e ha un design più filante che penalizza la versatilità. Una SUV agile e scattante rivolta a chi ama il piacere di guida.
Peugeot 3008 Hybrid4 Allure
La variante ibrida plug-in dell'Auto dell'Anno 2017 è decisamente più potente della Compass: 300 CV.
Volkswagen Tiguan eHybrid R-Line
Prezzi e potenza sono simili alla Compass ma la trazione è solo anteriore.