Kia Proceed: benvenuta shooting brake

Smartworld
di Francesco Neri

Look sportivo e modaiolo senza rinunciare allo spazio, la migliore alternativa al SUV?

COMFORT Lo spazio dietro è buono, nonostante la coda a spiovente. L’insonorizzazione è curata e la sedura è comoda, ma l’assetto non è dei più teneri.
PIACERE DI GUIDA Tra le curve risulta tra le migliori del segmento, merito di uno sterzo sportivo e di un telaio rigido e che sa divertire.
PREZZO E COSTI Si parte da 29.000 euro per la versione 1.4 benzina da 140 CV.

Il concetto di shooting brake mi è sempre piaciuto: una station wagon che sacrifica un po’ del suo spazio (ma neanche troppo) in favore di un look più sexy e meno “da papà responsabile”. La Kia Proceed segue proprio questa filosofia, ed è la prima tra le compatte medie generaliste a sondare questo territorio. E a ben vedere è un territorio interessante: non tutti amano la guida rialzata dei SUV, qualcuno apprezza ancora la seduta bassa e gli assetti ribassati.
La Kia Proceed non ha rivali nel segmento: solo Mercedes propone una variante shooting brake della Classe A, ma si tratta di un’altra fascia di prezzo.

DENTRO E FUORI

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Detto questo, la Proceed, nella nuova veste, ha un’aria più sportiva, non molto distante dell’aspetto premium. Anche perché è venduta solo nelle versioni top di gamma GT e GT Line, con tanto di grandi cerchi bicolore da 17 o 18 pollici, cromature varie e muscoli in bella vista.

Il posteriore con i fari a LED catalizza l’attenzione ed è la parte più riuscita, anche se si potrebbe intravvedere un che di Porsche.
L’abitacolo è di qualità, la funzionalità dei tasti e dei comandi è ben pensata; mi piace la posizione di guida bassa così come il diametro e la consistenza del volante dal design sportivo. Alcune plastiche, tuttavia, sono migliorabili e forse avrei preferito un design con più personalità.

Un bel plus invece è costituito dai sedili riscaldabili, anche posteriori, cosa per niente scontata in questa fascia.
Per quanto riguarda le dimensioni, la Proceed è lunga 4,6 metri e larga 1,8 e, rispetto alla versione station, è più bassa di 5 centimetri. Questo toglie qualche litro al bagagliaio, che, con 594 litri, rimane comunque molto generoso (31 in meno rispetto alla SW), ma toglie anche qualche centimetro di spazio per la testa dei passeggeri posteriori.

SULLE STRADE CATALANE

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Sulle strade che si inerpicano sopra Barcellona la prima cosa che apprezzo è lo sterzo: diretto, preciso, e capace di restituire informazioni. A questo si aggiunge un assetto fermo, anzi, rigido, che mette in luce le qualità dell’ottimo telaio. Sto guidando la versione 1.4 turbo benzina da 140 CV con cambio manuale, ma, volendo, c’è anche il cambio automatico doppia frizione a sette marce.
È un motore elastico, morbido, capace di un discreto allungo. Rispetto al 1.6 diesel da 136 CV è anche più “liscio” e silenzioso, mentre le prestazioni sono equiparabili.
Il manuale a 6 rapporti è un buon cambio: leva corta, innesti precisi, frizione leggera. Se volete il cambio automatico, allora il 7 rapporti doppia frizione Kia (a 1.500 euro in più) soddisferà le vostre aspettative. Non sarà il più rapido in commercio, ma è comunque difficile da attaccare.
Insomma la Kia Proceed è come il suo look suggerisce: un’auto che delle ottime doti dinamiche che offre anche spazio e comfort.

PROCEED GT

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Per l’occasione abbiamo guidato anche la Kia Proceed 1.6 GT da 204 CV, sia sulle strade catalane, sia sul magnifico circuito di Castellolì, vicino a Barcellona.
L’assetto della GT è ancora più rigido, e grazie ad un “simil differenziale” a slittamento limitato (un sistema che frena la ruota con meno aderenza), si riesce ad evitare il sottosterzo. Certo, un autobloccante meccanico fa un altro mestiere, ma trovo tuttavia che il sistema della Proceed sia molto valido. I 204 CV non sono sufficienti a mandare in crisi l’avantreno, così, almeno su strada, la trazione non è un problema. In ingresso di curva si può anche giocare con il trasferimento di carico e far ruotare leggermente la coda per chiudere la traiettoria, un comportamento che appaga sempre. È un’auto più precisa e divertente di quanto pensassi.

In pista il discorso cambia. Il circuito di Castellolì è tortuoso: sembra costruito in una cava abbandonata (forse lo è), sale, scende, ha un paio di curve cieche, un paio tecniche; raramente vi fa rilassare. Questo è un bene, perché i 204 CV in pista sembrano un po’ pochini, e l’impianto frenante comincia a stancarsi in fretta. D’altronde non è una versione super sportiva, ma qualcosa più vicino ad una Golf GTI. Sterzo e telaio però lavorano benissimo, e riesco a mettere le ruote dove voglio con estrema precisione, anche quando la gomma satura e l’auto comincia a galleggiare.

PREZZI

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Il listino della Kia Proceed parte da 29.000 euro per la versione 1.4 a turbo benzina da 140 CV, la diesel 1.6 RDi costa 31.250 euro, mentre la GT da 204 CV costa 33.000 euro. Di serei c’è praticamente tutto, fatta accezione per il tetto panoramico e per il pacchetto Advanced Driving Assistance Pack Plus. Il cambio automatico è disponibile per tutte le versioni al prezzo di 1.500 euro.