SUV che vince non si cambia: per questo la Kia Sportage, l’auto della Casa coreana più amata in Italia, ha beneficiato di poche modifiche estetiche (griglia frontale rivista, cerchi ridisegnati e un nuovo cruscotto) in occasione del restyling.
Più rilevanti, invece, i cambiamenti tecnici: quello più importante è senza dubbio il debutto del motore ad iniezione diretta di GPL realizzato in collaborazione con la BRC di Cherasco (Cuneo), azienda leader nel settore degli impianti a gas. Lo abbiamo provato per voi.
Poco “gassata”
Il propulsore 1.6 GDI da 135 CV e 167 Nm di coppia della Kia Sportage restyling si sposa perfettamente con questa alimentazione alternativa: il passaggio a benzina (e viceversa) è impercettibile e uno dei suoi punti di forza è la silenziosità. Questa unità non è però il massimo della vivacità: va tenuta su di giri (oltre quota 4.000 la spinta inizia ad essere interessante) e questo penalizza lo spunto da fermo (11,5 secondi per accelerare da 0 a 100 chilometri orari).
Capitolo consumi: il valore dichiarato di 11,4 km/l è stato difficile da eguagliare durante il nostro test (su un percorso caratterizzato da continui saliscendi). In base alla scheda tecnica e al prezzo attuale dei carburanti (0,746 euro/litro il GPL e 1,675 euro/litro il diesel) la variante a gas percorre 100 km con 6,56 euro mentre per la 1.7 CRDi a gasolio (che costa uguale, è meno potente ma ha più coppia, quindi a nostro avviso è maggiormente adatta a soddisfare le esigenze del cliente medio della SUV compatta coreana) ci vogliono 9,21 euro per coprire la stessa distanza.
Pratica come sempre
Per quanto riguarda il resto la Kia Sportage restyling non è molto diversa dal modello che va a rimpiazzare: la praticità è garantita da un divano posteriore ampio quanto basta per accogliere anche tre passeggeri e da un bagagliaio (564 litri che diventano 1.353 in configurazione a due posti) perfetto per una famiglia.
Buone le finiture, così come il comfort: l’abitacolo della variante a GPL è ben insonorizzato mentre nella scelta tra morbidezza e rigidezza delle sospensioni i tecnici coreani hanno optato per la seconda soluzione, ma senza esagerare. Non è un’auto fatta per andare forte ma per viaggiare nel massimo relax: quando si esagera nelle curve tende ad allargare la traiettoria (ma ci pensa l’ESP a mettere, con un po’ di ritardo, una pezza) e lo sterzo – che non ama essere strapazzato (un po’ come il cambio) – predilige le andature tranquille, così come i freni.
Quanto costa?
I prezzi della Kia Sportage restyling a GPL partono da 22.750 euro per la versione d’accesso Active. Un allestimento un po’ povero visto che comprende solo cerchi in lega da 17”, climatizzatore manuale, fendinebbia e radio CD/Mp3.
La Cool costa 1.500 euro in più e aggiunge il Bluetooth, i cerchi in lega da 18”, i comandi al volante, il cruise control, le finiture delle portiere in pelle, la griglia frontale cromata, le luci diurne a LED, le maniglie cromate delle portiere, i retrovisori ripiegabili elettricamente con indicatori di direzione integrati e i sensori di parcheggio posteriori (utilissimi su un’auto lunga 4,44 metri contraddistinta da ridotte superfici vetrate).
La versione a gas più costosa (25.750 euro) è la Class: climatizzatore automatico bizona, Infinity Sound System (4 altoparlanti, 2 tweeters, subwoofer e amplificatore esterno), sedili rivestiti in pelle e tessuto, telecamera posteriore e touchscreen da 4,3”.