Se la si guarda con gli occhi della crisi e la si valuta in base al prezzo del carburante in costante ascesa, la variante R della Kia Sportage sembra essere arrivata fuori tempo massimo.
In realtà, questa versione da 184 cavalli è perfettamente sincronizzata con le ambizioni e i risultati commerciali del marchio coreano, in “trend positivo” proprio come il costo del gasolio: nei primi mesi del 2012, le vendite globali sono salite di circa il 20% e quelle italiane del 40%, grazie al rinnovamento di alcuni modelli chiave come la Rio.
Ampliare la gamma verso l’alto risponde dunque a un’esigenza di immagine, più che a un attento studio della congiuntura economica.
Il design e gli allestimenti
A proposito di immagine, gli stilisti della Kia non si sono dati però un gran da fare per distinguere la R dalle “altre”: solo una lettera rossa nella calandra, un’altra sulla plancia e una targhetta sul tunnel centrale che riporta il numero di produzione di questa serie limitata.
Non mancano inoltre i cerchi da 18 pollici, i sedili in pelle e il tetto panoramico e apribile ad azionamento elettrico: tutto di serie, ma non dedicato.
Motori e tecnica
Tornando al motore, ai più attenti non sarà sfuggito che 184 sono i cavalli erogati anche dal 2.0 della BMW X3. Rispetto alla tedesca il comportamento risulta però meno dinamico.
“Imputato” numero uno è il cambio automatico, piuttosto lento sia nello scatto da fermo sia nei passaggi di rapporto, una volta in movimento.
Non solo: i tempi di risposta in modalità manuale sono molto lenti, con il risultato che la potenza “percepita” è inferiore a quella dichiarata.
Molto più appagante il telaio: lo sterzo inserisce rapidamente il muso in curva (anche se è un po’ troppo leggero e non offre un gran feeling con l’avantreno), mentre l’assetto piatto regala elevati limiti di tenuta e una discreta agilità nei cambi di direzione.
Comfort a bordo
Peccato solo che questa messa a punto del telaio infici leggermente la capacità di assorbire le asperità stradali, soprattutto quelle più secche come tombini e binari del tram.
Invece di smorzare lo scuotimento, la Kia tende a “rimbalzare” con una certa violenza.
Per il resto, l’insonorizzazione è di buon livello e solo a velocità superiori ai 120 km/h la carrozzeria alta genera, come su tutte le SUV, qualche fruscio aerodinamico.
Molto generoso, infine, l’abitacolo: tra le due file di sedili c’è spazio in abbondanza, mentre i 147 cm tra i pannelli porta (sia davanti sia dietro) consentono anche a tre adulti di trovare spazio senza problemi.
Buona la qualità dei materiali, così come l’accuratezza dell’assemblaggio, che non genera scricchiolii.