Lancia Voyager: un bel salotto a sette posti

Smartworld
di Stefano Cossetti

Comfort Un salotto impreziosito dallo stile italiano. A bordo si sta comodi e larghi.
Costi Vista la ricca dotazione di serie, il prezzo è molto interessante.
Piacere di guida Peso e ingombri non fanno nulla per favorire una guida dinamica. Le sensazioni sono comunque apprezzabili.
Ambiente Il motore 2.8 a gasolio non è uno “stinco di santo”. Inoltre, non c’è lo stop&start.

Ci sono Case automobilistiche che affidano a fantasiosi comunicatori il compito di trovare un nome ai loro modelli e, a volte, il risultato rasenta il ridicolo.

Non è il caso di Chrysler che, 27 anni fa, nel chiamare Voyager la sua monovolume, azzeccò al primo colpo già nella denominazione la missione che quell’auto era chiamata ad assolvere.

E Lancia, ora che Chrysler fa parte della grande famiglia Fiat, ha pensato bene di non cambiare nome “appropriandosi” di questo modello con l’aggiunta di un nuovo frontale e qualche dettaglio.

Ora la Casa torinese porta sulle nostre strade la monovolume prodotta nell’Ontario (Canada), dando vita al processo di sostituzione della Phedra.

Un concentrato di tecnologia

La proposta è decisamente allettante perché la Voyager “italiana” che abbiamo guidato rappresenta un gradevole concentrato di tecnologia e doti dinamiche.

Cosa non sempre facilmente riscontrabile al primo contatto con un veicolo che fa del trasporto di persone e cose la sua ragione di esistere.

A dispetto delle dimensioni importanti, l’uscita da piazza San Carlo, nel cuore di Torino, è avvenuto con relativa facilità e anche nel traffico intenso della città piemontese la nostra compagna di viaggio se l’è saputa cavare egregiamente.

Merito di un motore elastico che a 1.500 giri riprende in modo brillante.

Assetto rivisto per un miglior comfort di marcia

A ciò aggiungete pure un assetto che è stato rivisto per le strade d’Europa: davanti un sistema MacPherson e dietro un ponte torcente con barra antirollio; quello che ci vuole per fare in modo che il resto del corpo vettura “segua” le traiettorie impostate dall’asse anteriore.

Il risultato si traduce in risposte immediate, anche grazie al sistema di controllo dello smorzamento, molto efficace quando la curva finisce e c’è bisogno di recuperare il normale assetto di marcia.

Su richiesta sono disponibili sospensioni con livellamento del carico e controllo dell’altezza. Non le abbiamo provate, ma siamo certi che siano indicate per chi viaggia a pieno carico.

Sicuramente, il sistema annulla una parte del rollio che inevitabilmente abbiamo innescato (di proposito) esasperando un po’ la guida, pur consapevoli che non è in questi termini che la Voyager va adoperata.

Dotazione di serie ricca

Prima di restituire alla Lancia la nostra compagna di viaggio, ci siamo soffermati su alcune dotazioni di serie come la pedaliera regolabile elettricamente, il cruise control, i sensori di parcheggio posteriori e il portellone elettrico. Non prevedono alcun esborso neppure le già citate sospensioni autolivellanti.

Anche il sistema a scomparsa dei sedili nel pavimento è di serie, facendo giungere ben presto alla conclusione che un prezzo base di 39.900 euro è assolutamente congruo all’offerta.

Per chi non gradisce la motorizzazione a gasolio c’è la soluzione a benzina con un V6 da 3.604 cc e ben 287 CV di potenza.

I consumi? La Casa dichiara poco meno di 10 chilometri con un litro di carburante, ma è un dato ottimistico.

Scheda Tecnica

N. cilindri/cilindrata 4/2.768 cc
Potenza 120 kW/163 CV a 3.800 giri
Coppia 360 Nm a 1.800 giri
Cambio automatico a 6 rapporti
Trazione anteriore
Velocità max 193 km/h
Acc. 0-100 km/h 11,9 secondi
Consumo misto 12,6 km/l
Emissioni CO2 207 g/km
Dimensioni 5,21/1,99/1,75 m
Bagagliaio 934/3.912 dm3
Bollo 335,40 euro

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