Lexus ES Hybrid 300h (e RC Hybrid 300h restyling), prime impressioni di guida

Smartworld
di Francesco Neri

La Lexus ES si rinnova profondamente: comfort e silenziosità prima di tutto

In un segmento dominato dalle tedesche, la Lexus ES 300h Hybrid vuole essere la proposta alternativa alla solita berlina premium. Porsi come rivale diretta di BMW Serie5, Audi A6 e Mercedes Classe E, infatti, non è semplice, ma la ES ha una buona mano di carte da giocare.
Il suo look non la rende certamente discreta. Le linee spigolose, il taglio da coupé, la griglia enorme e vistosa: è un’auto fuori da coro e dall’imprinting sportivo, almeno da fuori.

Lo spazio a bordo è cresciuto: la piattaforma della Lexus ES (GA-K) infatti ha permesso un abbassamento della linea del tetto (l’auto è più bassa di 5 mm), ma anche di allargare l’auto di 4,5 cm (187 cm in totale) e di allungarla di 6,5 cm (per un totale di 4,98 metri).

Il suo punto forte è il comfort: molta attenzione è stata rivolta all’insonorizzazione, alla seduta, al set-up delle sospensioni. I fruscii sono minimi anche a 130 km/h e il rumore di rotolamento è quasi inesistente. I sedili poi sono studiati per essere morbidi e avvolgenti, con un’ergonomia pensata per guidare per ore e ore.

Sotto il cofano della Lexus ES 300h c’è un motore 2,5 litri quattro cilindri aspirato da 178 CV, che abbinato al motore elettrico produce 218 CV totali. La trasmissione è affidata al cambio CVT, il classico variatore continuo utilizzato dalle ibride Lexus-Toyota.

LUSSO GIAPPONESE

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La qualità dell’abitacolo della Lexus ES 300h Hybrid non si discute, ma vi deve piacere lo stile giapponese. Finiture e assemblaggi sono impeccabili, tutto ha un’aria solida, curata. Anche i materiali sono pregiati (pelle, plastiche morbide, parti dure belle al tatto), ma alcuni dettagli risultano un po’ datati, come la lunga serie di tasti sulla plancia, oppure i comandi del clima. Anche la grafica del sistema d’infotainment lascia il tempo che trova; ed è un peccato, perché l’enorme schermo da 12,3 pollici fa la sua bella figura, ed è moderno senza essere modaiolo (ricorda un po’ quello che si trova sulle BMW più recenti). Ripeto, la qualità c’è e nulla è fuori posto, manca solo qualche effetto speciale. Non voglio essere pignolo o ricercare il pelo nell’uovo a tutti i costi, ma quando si tratta di auto di questo livello – e vedendo quali sono le rivali – è giusto essere puntigliosi.

AGILE, MA PREFERISCE IL COMFORT

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Tra le curve la Lexus ES 300h è più agile e bilanciata di quanto i suoi cinque metri e le sue due tonnellate farebbero pensare. In questo le sospensioni adattive aiutano molto (soprattutto in modalità Sport +), ma anche il telaio rigido fa il suo lavoro. Di certo il motore non ama la guida sportiva: il 2,5 litri, abbinato al motore elettrico, ha una bella coppia ed è robusto, ma la potenza viene dissipata dal cambio CVT (che funziona un po’ come un scooter), così i 218 CV sembrano un po’ meno. Anche la velocità massima ne risente, così come la voglia di attaccare le curve. Ci sono anche i paddle al volante e una modalità di cambiata manuale, ma l’unico effetto che si ottiene è un aumento o una diminuzione del freno motore.

La Lexus ES trova “il suo” nella guida rilassata: il cambio lavora a dovere quando usate con delicatezza l’acceleratore, lo sterzo è vivo, leggero ma non troppo, e il volante ha un impugnatura bella cicciotta. Insomma, tutti i comandi restituiscono un feeling molto premium, volendo usare una parola abusata.
Detto ciò, la Lexus ES 300h rimane una valida alternativa alla solita tedesca: ottima viaggiatrice e comoda nella guida di tutti i giorni, sfodera un buon comportamento dinamico ma preferisce comunque la guida rilassata. I consumi dichiarati poi sono davvero bassi (4,6 l/100 km nel ciclo combinato NEDC), e gode di tutti i vantaggi dell’ibrido.

PREZZI E COSTI

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Il prezzo della Lexus ES 300h Hybrid parte da 50.800 euro per la versione Business, che include cerchi da 17”, luci a LED, Lexus Safety System +, Lexus Media Display da 8” con navigatore, clima bizona, Smart Entry e supporto lombare. L’allestimento più cool (e preferito dai privati) è invece la F-Sport, che prevede esterni e interni sportivi, cerchi da 19”, fari Full LED, portellone elettrico con funzione kick, interni in Tahara, caricatore wireless e sospensioni AVS adattive. Il prezzo parte da 58.200 euro.

ALLA GUIDA DELLA RC RESTYLING

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Abbiamo guidato anche la versione 2019 della Lexus RC, la coupé a trazione posteriore. La linea è cambiata leggermente, con piccoli ritocchi sul frontale e sul posteriore che la rendono più sexy e armoniosa. Tanti spunti sono presi dalla sportiva LC, ma la versione 300h con il motore ibrido da 223 CV ha un’anima più green che corsaiola, anche se in curva qualche soddisfazione la regala. Con i controlli disattivati si possono chiudere le curve con un leggero sovrasterzo, facilmente correggibile grazie allo sterzo pronto e al cambio CVT che smorza subito il pattinamento delle ruote. Ma per questi numeri è meglio optare per la versione V8 con un più tradizionale cambio con covertitore di coppia.

La Hybrid è una silenziosa GT macina chilometri in abito sportivo, un binomio che funziona bene. I dati parlano di uno 0-100 km/h in 8,6 secondi e di un consumo combinato di 5,0 l/100 km nel ciclo NEDC.