“Ancora oggi resta il modello più bello che ho disegnato: la A5 è il punto d’incontro tra la tecnologia tedesca e il pensiero italiano”. Questa è la dichiarazione che fece Walter de Silva riguardo la prima Audi A5, la coupé dei Quattro Anelli presentata al Salone di Ginevra nove anni fa.
Oggi l’Audi A5 Coupé si rinnova da cima a fondo, ma non perde nemmeno un grammo del suo fascino. Il design aggiornato e grintoso mantiene l’idea originale della linea di spalla a forma di onda, ora tridimensionale, e il cofano lungo. Cresce il passo, diminuiscono gli sbalzi, si assottigliano i fanali, e la griglia anteriore, posizionata poco più in basso, si fa più imponente.
Gli interni
Entrare sulla nuova Audi A5 Coupé è come entrare sulla nuova Audi A4: gli interni sono gli stessi, moderni e rifiniti a un livello che rasenta l’eccellenza nella voce qualità percepita. La strumentazione digitale con schermo da 12,3 pollici (si chiama Audi virtual cockpit, ha debuttato sulla nuova Q7 ed è offerto in sovrapprezzo) è di grande impatto visivo, e consente di scegliere tra due visualizzazioni, una che mette in primo piano la mappa del navigatore, l’altra le informazioni sulla vettura.
In termini i abitabilità, la nuova A5 Coupé non teme confronti con una berlina se ci fermiamo ai posti anteriori. Certo, le porte sono – ovviamente – più lunghe che sulla A4 e per entrare comodamente serve parecchio spazio lateralmente, ma è un piccolo prezzo da pagare per godere del fascino di questa elegante coupé. Gradita novità, l’introduzione del porgi-cintura, un bell’aiuto ogni volta che si sale in auto. E attingendo alla lista degli optional ci sono i sedili con funzione di massaggio.
Un po’ fortunati i passeggeri posteriori, almeno se sono alti più di un metro e settanta: il rischio è quello di toccare la testa.
Lo spazio per le gambe è più che sufficiente, e poi c’è il climatizzatore tri-zona con una bocchetta per passeggero. Insomma, finché i pargoli non crescono troppo ci si muove comodamente con tutta la famiglia, e il bagagliaio da 465 litri – appena 15 in meno della A4 – ne soddisfa le esigenze di carico.
Tra comfort e piacere di guida
L’Audi A5 è una coupé elegante e molto confortevole. Il suo cliente tipo, non ho dubbi, si aspetta un comfort da berlina, anche quello che sceglie la più sportiva S5 da 354 CV. Se ne sarebbe soddisfatto? Senza ombra di dubbio. L’insonorizzazione è tale che del diesel da 3.0 litri trapela solo un discreto ringhio sornione, mentre del 3.0 TFSI della S5 si odono le note del V6 sovralimentato, piacevoli e mai eccessive.
Grazie all’Audi Drive Select è possibile impostare la modalità di guida più adatta all’occasione (Comfort, Auto, Dynamic ed Efficiency) per regolare la risposta di sterzo, acceleratore, cambio e ammortizzatori. Anche selezionando la modalità Dynamic, quella più sportiva, l’assetto non diventa mai troppo rigido, e assicura un buon assorbimento delle irregolarità presenti sulla strada.
In compenso la A5 Coupé si fa strapazzare tra le curve senza battere ciglio, dove dimostra una compostezza esemplare. È davvero difficile mettere in difficoltà il telaio, e la trazione integrale Quattro garantisce una trazione incredibile anche quando si chiede di scaricare i 620 Nm di coppia della A5 3.0 TDI in uscita da un tornante a gas spalancato. Insomma, si va forte con grande facilità.
Le versioni in gamma
La bestseller annunciata è la A5 Coupé 2.0 TDI da 190 CV: Audi sostiene che sarà scelta dal 90% dei clienti, dei quali l’80% la vogliono automatica e il 70% con la trazione integrale Quattro.
Noi però ci siamo concentrati sulle versioni di alta gamma: la A5 Coupé 3.0 TDI Quattro Tiptronic da 286 CV e 620 Nm (c’è anche da 218 CV, quindi sotto la soglia del famigerato superbollo) e la S5 Coupé 3.0 TFSI Quattro Tiptronic da 354 CV e 500 Nm.
Per gli aficionados del benzina, oltre alla S5 non manca la versione 2.0 TFSI in due varianti di potenza, 190 e 252 CV.
Su strada con la A5 3.0 TDI Quattro Tiptronic
La A5 3.0 TDI 286 CV Quattro Tiptronic, non fosse per le controproducenti pressioni fiscali ancora in essere nel nostro Paese, è la versione che consiglierei a tutti coloro che desiderano alte prestazioni, grande comfort e consumi soddisfacenti.
Semplicemente spinge come un treno, e lo fa in modo elegante, con il V6 che quasi non si sente, con la dolcezza di un cambio automatico con convertitore di coppia che no, non è rapido quanto un doppia frizione ma fa molto bene il suo lavoro, anche nella modalità sequenziale.
… e con la S5 3.0 TFSI Quattro Tiptronic
La S5 invece è un po’ più affilata, ha un allungo entusiasmante e un sound che accende gli animi, pur mantenendo un comfort e un facilità di guida tipico delle vetture dei Quattro Anelli. Sotto il cofano ci sono 354 CV e 500 Nm (costanti tra i 1.370 e i 4.000 giri), e il cambio è il Tiptronic a 8 marce.
Lo 0-100, giusto per rendere l’idea della sua accelerazione, è una formalità da 4,7 secondi.
Le sue prestazioni sono a portata di mano, ma la guida si fa più coinvolgente grazie alla presenza del Torque Vectoring sull’assale posteriore che ripartisce più coppia alla ruota esterna: in soldoni aiuto l’inserimento in curva, ma non arriva a provocare sbandate di potenza, prontamente smorzate sul nascere dalla trazione integrale.
I prezzi: in Germania si parte da 38.000 euro
I prezzi della nuova Audi A5 per il mercato italiano non sono ancora stati comunicati. Al momento sappiamo solo che in Germania si parte da 38.000 euro, e sul mercato italiano sarà ordinabile a partire da luglio, ad eccezione della versione 3.0 TDI da 286 CV che arriverà in seguito.
La dotazione di serie rispetto al modello precedente si è arricchita e offre le modanature in allumino, i cerchi in lega da 17”, i fari anteriori allo Xeno, i fari posteriori a LED, il volante in pelle a tre razze, l’Audi Drive Select, il climatizzatore automatico, la chiave elettronica e il sistema pre-sense city.