Nuova Audi A6 Sedan: il lusso sposa la guida sportiva

Smartworld
di Francesco Neri

La nuova Audi A6 è più lussuosa, tecnologica ed efficiente, ma soprattutto è pensata anche per il piacere di guida. Abbiamo provato il 3.0 TFSI benzina da 340 CV e il 2.0 TDI da 204 CV

COMFORT Di altissimo livello: rotolamento delle ruote e fruscii sono quasi impercettibili, con gli ammortizzatori ad aria sembra di essere su un tappeto volante.
PIACERE DI GUIDA La nuova Audi A6 è migliorata tantissimo su questo fronte. Lo sterzo è preciso e diretto, mentre il telaio è disposto a giocare e a farvi divertire. Con il differenziale sportivo e le quattro ruote sterzanti l’agilità è sorprendente.
PREZZO E COSTI Lusso e tecnologia ovviamente costano cari. I prezzi partono da 62.100 euro.

Lo dico subito: la nuova Audi A6 è una macchina difficile da criticare. Se il design pare il “solito” upgrade, sotto pelle l’ottava generazione della berlina di Ingolstadt offre molto di più. Ma facciamo un passo indietro; dal vivo sembra davvero una macchinona, quasi un’Audi A8, per quanto è imponente. Le ruote sono enormi, tanto che che i cerchi da 21” non sembrano esagerati, e quelli da 19” paiono fin striminziti. Il muso più duro e affilato convince, e conferisce alla nuova Audi A6 un’aria più sportiva; idem per quanto riguarda il profilo laterale bello teso. Il posteriore tagliato da una linea argentata orizzontale, invece, sembra la parte meno riuscita, ma si tratta di gusti. L’impressione generale, ad ogni modo, è quella di un’auto più matura, sportiva e lussuosa.
L’effetto “wow” dentro è più evidente: c’è una tale quantità di schermi da far invidia ad una regia televisiva. L’Audi Virtual Cockpit (la strumentazione digitale personalizzabile) lo conosciamo già, la vera novità è rappresentata dai due schermi touch (uno da 10,1” e uno da 8,6”) del nuovo sistema d’infotainment MIB 2, un vero centro di controllo a tutto tondo. Giusto per darvi un’idea: il sistema è personalizzabile con 7 profili diversi e vi permette di cambiare più di 400 parametri, roba molto tedesca. In Italia per il lancio sono previste le motorizzazioni diesel V6 3.0 TDI da 231 CV e 286 CV di potenza, mentre in autunno debutteranno anche il 2.0 quattro cilindri TDI da 204 CV e il benzina 3.0 TFSI da 340 CV. Tutti i motori sono mild-hybrid, ovvero fanno ricorso ad una batteria supplementare (i V6 da 40 Volt, i 4 cilindri da 12 Volt) che aiuta a diminuire i consumi (fino a 0,7 l/100 km) e a fornire maggior coppia ai bassi regimi.

Due le trasmissioni: S Tronic a 7 rapporti doppia frizione per il 3.0 TFSI e per i quattro cilindri, Tiptronic a 8 marce per il 3.0 diesel, che include anche la trazione integrale con differenziale autobloccante centrale. L’S Tronic, invece, è abbinato alla trazione integrale Ultra che richiama il posteriore “on demand” solo quando le ruote anteriori perdono grip: una soluzione più efficiente ma un po’ meno efficace sui fondi scivolosi.

SPAZIOSA, LUSSUOSA, CONNESSA

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La nuova Audi A6 ha davvero tanto di nuovo, a partire dal telaio, che vanta una rigidità torsionale maggiore del 10% e laterale del 30%. Questo si traduce in più agilità, una migliore tenuta di strada e più sicurezza.
Lo spazio è davvero generoso, al top della categoria: si sta seduti come pascià, soprattutto dietro, dove ci sono due dita di spazio in più per le gambe – nel complesso l’abitacolo è più lungo di 21 mm. L’auto, però, è cresciuta di soli 7 mm, raggiungendo una lunghezza totale di 4,40 metri.
Il bagagliaio invece è cresciuto fino a 530 litri, e l’accesso è “liscio” e facile. Il comfort acustico è uno dei suoi punti forti, grazie anche un coefficiente aerodinamico bassissimo (0,24 Cx) e ad un lavoro di fino sull’insonorizzazione. In questo modo si può apprezzare al meglio il mostruoso impianto audio Bang&Olufsen con 19 speakers (con subwoofer integrato), 400 Watt di potenza e 3D sound.
Arriviamo al discorso connessione, sempre più importante, soprattutto a questi livelli. Anche qui è difficile chiedere di meglio: la nuova Audi A6, oltre ai tre schermi già citati, offre anche l’head-up display a colori e i servizi on-line di connessione Car-to-x, che forniscono informazioni sulla segnaletica stradale e sui pericoli lungo il percorso. I possessori di uno smartphone Android potranno anche aprire e chiudere l’auto, o addirittura avviare il motore tramite il proprio dispositivo.
Arriviamo infine al capitolo sicurezza. Molti, moltissimi dispositivi di assistenza alla guida: 39, per l’esattezza. Si parte dal cruise control adattivo con sistema di mantenimento della corsia – che controlla l’auto anche in caso di restringimento della corsia e in prossimità di cantieri stradali -, arrivando poi al Traffic Jam Assist e al lane assist, che consentono una guida (praticamente) autonoma quando si viaggia incolonnati nel traffico. C’è anche il sistema di parcheggio automatico, naturalmente.

SPORTIVA CHE COCCOLA

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Ma com’è su strada la nuova Audi A6? Durante i primi metri si ha la sensazione di guidare una A8, tanto è vellutata e confortevole la marcia. Lo sterzo è leggero ma indirizza le ruote con estrema precisione, mentre il motore V6 3.0 TFSI da 340 CV ha un’erogazione così liscia che definirei setosa.
L’auto appare grande e compatta allo stesso tempo: lo spazio interno è genersoso, ma bastano poche curve per riscontare una sensazione di agilità inaspettata. La nostra vettura poi è equipaggiata con tutte le diavolerie magiche disponibili: ammortizzatori ad aria, differenziale posteriore sportivo, torque vectoring e sterzo integrale dinamico. Tra le curve è incredibilmente precisa e agile, e si sente che la scocca è più rigida e non flette come un budino. Quello che più mi sorprende è la sua propensione a “giocare”, caratteristica sconosciuta alle Audi A6 precedenti, vetture sicuramente stabili e sicure, ma non molto emozionanti. Questa invece è molto più incisiva, precisa e, grazie al differenziale sportivo, ci si può – addirittura – permettere qualche sovrasterzo in uscita di curva. Insomma, sembra che Audi abbia davvero puntato anche sul piacere di guida, a tutto tondo. Gli ammortizzatori adattivi annullano quasi del tutto rollio e beccheggio nella guida sportiva, ma ignorano buche e dossi come se fossero fatti di panna. Le quattro ruote sterzanti, poi, danno una bella mano in città, consentendo uno spazio di manovra davvero ridotto, un vantaggio da non sottovalutare. L’accoppiata motore cambio, infine, è superba. Il V6 tira come un toro – e lo fa a bassa voce – mentre l’S Tronic non sbaglia un colpo. Ma non ci si può aspettare niente di meno dalla top di gamma (del lancio, s’intende).

BENE ANCHE IL QUATTRO CILINDRI

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Abbiamo guidato anche la versione più “umana” equipaggiata con il quattro cilindri diesel da 204 CV, che non monta le quattro ruote sterzanti e il differenziale sportivo. I cerchi da 19” pollici, dentro quei passaruota enormi, sembrano dei 16” (le altre versioni montano addirittura i 21”).
Nelle prime tre marce il tiro del motore quasi mi sorprende: è più rumoroso e ruvido del 6 cilindri, ma ha comunque una bella spinta e una notevole progressione. La differenza si sente più che altro nelle marce alte, dove la coppia è sufficiente a viaggiare con un filo di gas, ma non lo è nel riprendere velocità. L’assenza delle quattro ruote sterzanti si percepisce in manovra, ma tra le curve l‘Audi A6 si comporta comunque bene, anzi: il motore più leggero permette all’anteriore di entrare più velocemente in curva, sempre che ne sentiate la necessità…

PREZZO E ALLESTIMENTO

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I prezzi della nuova Audi A6 partono da 62.100 euro e nell’equipaggiamento di serie sono inclusi acnhe i cerchi da 17”, i fari full LED, sedili in tessuto, sensori di parcheggio e lane departure warning, clima bi-zona, Radio MMI plus con MMI touch response (gli schermi sono da 8,8” e 8,6”) e cruise control. Le versione Sport, Design e Business arricchiscono – di molto – l’equipaggiamento, e mettendo mano al portafogli si può davvero cucirsi addosso l’auto come un abito, ma a caro prezzo.

IDENTIKIT

DIMESNIONI

Lunghezza4,39 m
Larghezza1,89 m
Altezza1,46 m
Bagagliaio530 litri
Peso1825 kg
Prezzo a partire da 62.100 euro