Nuova sigla, nuova auto
“SUV Attack”, è questa la strategia di Mercedes: suvizzare tutta la gamma semplificando i nomi dei modelli in modo da renderli più riconoscibili, partendo dalla A fino alla S. Oggi abbiamo provato la GLC, il nuovo SUV della Stella d’Argento.
Le linee della GLC sono molto diverse da quelle del modello che va a sostituire, la GLK: sono più morbide e in linea con il nuovo corso di design della Casa tedesca, in modo da incontrare i gusti di un bacino più grande di acquirenti, ma allo stesso tempo ha perso anche quella spiccata personalità che la contraddistingueva.
Più leggera ed efficiente
In compenso è cresciuta di 50 mm in larghezza e lo spazio è stato sfruttato al meglio, guadagnando ben 57 mm di spazio interno. Nonostante la crescita nelle dimensioni, sulla bilancia la GLC ha perso 80 kg, grazie soprattutto all’impiego di metalli leggeri.
Anche i consumi sono migliorati: il 220 d da 170 cv è il 19% più efficiente e ha un consumo dichiarato di 20 Km/l, reso possibile sia della diminuzione di peso, sia da un CX (coefficiente aerodinamico) di 0,31, il migliore in questo segmento.
Le prime impressioni
Gli interni sembrano avere fatto un ulteriore passo avanti in termini di qualità dei materiali: la morbida pelle si integra bene con le plastiche lucide e l’assemblaggio è di ottimo livello. Il design della plancia presenta i tratti tipici delle ultime Mercedes: volante piccolo a tre razze sportivo, navigatore touch screen simile ad un tablet e bocchette dell’aria in stile aeronautico.
La versione che abbiamo provato è la 220 d con allestimento Sport, che rappresenta circa il 60% delle vendite in Italia. Questo equipaggiamento include i cerchi in lega da 18”, navigatore satellitare, park assist e parktronic, scarichi a vista, volante in pelle, rivestimenti in tessuto nero, Audio 20 CD con impianto Garmin e luci diurne a LED.
Su strada la GLC si è dimostrata sorprendentemente agile e grazie ai 5 programmi di marcia disponibili (Individual, Sport, Sport +, Comfort ed Eco) si può personalizzare la guida a proprio piacimento.
In “Comfort” la GLC si muove agilmente e gli ammortizzatori son morbidi senza far “ondeggiare” troppo la macchina.
Il cambio G-Tronic a 9 marce in questa modalità è dolce nei cambi di marcia, e in modalità manuale risponde senza esitazioni.
Mettendo in modalità Sport e Sport + la storia cambia: gli ammortizzatori si irrigidiscono e l’auto diventa immediatamente più tesa. Il cambio è più veloce e brusco nei passaggi, mentre l’ottimo sterzo diventa più pesante per dare una maggiore sensazione di controllo.
Insomma, la GLC si guida davvero bene, e ci si scorda facilmente di essere a bordo di un SUV.
Bene anche fuoristrada
Allo splendido parco di Monza abbiamo avuto la possibilità di avere un assaggio delle sue doti di fuoristrada: grazie ai 3 differenziali e i 5 programmi off-road selezionabili, la GLC si è dimostrata in grado di arrampicarsi facilmente su terreni scarsi di grip, di percorrere salite e discese ripide e di tenere angoli di inclinazione di tutto rispetto.
Questo è stato reso possibile grazie alle sospensioni pneumatiche Body Control (l’evoluzione dell’Airmatic), all’ESP con funzione allroad e al Downhill speed regulation.
Mercedes sembra avere fatto un’ulteriore passo avanti, soprattutto in termini di piacere di guida, ed è difficile trovare qualche difetto, ma rimanderemo il giudizio definitivo alla nostra prova su strada.
Il prezzo di listino della nuova Mercedes GLC è di 47.940 euro, mentre per la versione Sport bisogna aggiungere altri 3.300 euro.