Rispetto alla berlina è più lunga di 27 cm (462cm), ha un bagagliaio di 146 litri più capiente (580 litri) e costa 1.000 euro in più.
Sono questi i principali punti di forza della nuova Renault Megane Sporter, versione station wagon della 4a generazione della compatta francese. Si presenta al pubblico con un design molto equilibrato e un abitacolo spazioso.
Eredita tutta la tecnologia, i sistemi di sicurezza e le motorizzazioni dagli ultimi modelli della gamma Renault e arriva sul mercato – porte aperte 15-16 e 22-23 ottobre – in quattro allestimenti con prezzi a partire da 19.900 euro.
Io l’ho provata nella versione Intens abbinata al dci110 EDC (27.100 euro) e al dci130 con cambio manuale (26.750 euro).
Comoda e spaziosa
Renault Megane Sporter 2016 è un’auto comoda e confortevole, destinata principalmente ai professionisti (che la useranno per lavoro e famiglia).
Grazie alla nuova piattaforma modulare CMF C/D – che le consente di godere di una base tecnica di un segmento superiore – il suo passo è cresciuto di 4cm rispetto a quello della versione precedente.
Il risultato? Anche uno alto 180cm (come me) riesce a viaggiare molto comodamente sul divano posteriore, senza “toccare” con le gambe e con la testa; forse si può stare un po’ stretti in tre, ma questo accade su tutte le auto del segmento C (e non solo).
Grazie al sistema Easy Break (visto anche sulla nuova Scenic), che permette al sedile anteriore del passeggero di ripiegarsi su se stesso, è possibile trasportare oggetti lunghi fino a 270 cm. Il comfort percepito è elevato.
Si apprezza una buona insonorizzazione dell’abitacolo e un’ottima distribuzione degli spazi; aspetti che fanno chiudere un occhio di fronte a qualche plastica dura che convince poco.
Si guida come la berlina
La migliore abitabilità è anche una conseguenza della crescita della carreggiata (mentre l’altezza è leggermente diminuita), che consente alla nuova Megane Sporter di godere anche di una maggiore stabilità e di una migliore aerodinamicità.
Non è infatti un caso che la familiare francese si guidi molto bene. Il suo comportamento dinamico su strada è pressoché identico a quello della versione berlina: dunque il maggiore peso e l’ingombro posteriore sono quasi impercettibili.
I più esigenti potranno scegliere la versione GT, equipaggiata con il già noto sistema di 4 ruote sterzanti 4Control che aumenta l’agilità alle basse velocità e la tenuta alle andature più sostenute.
Il dci110 è una (scontata) conferma
Il motore dci110 è ormai conosciutissimo, collaudatissimo e utilizzato da mezzo mondo: da Nissan a Mercedes. Rappresenta probabilmente la scelta migliore per questo tipo di vettura, in quanto garantisce un rapporto prestazioni/consumi davvero ottimale.
L’abbinamento al cambio EDC mi convince: le cambiate sono sempre morbide e fluide, privilegiano il comfort; solo nella modalità di guida Sport i passaggi da un rapporto all’altro diventano un po’ più rapidi e secchi, come è giusto che sia (ma sono sicuro che tutti i futuri possessori della Megane utilizzeranno il setting Sport una volta su venti).
Devo ammettere però che anche il dci130 abbinato al cambio manuale svolge davvero un ottimo lavoro: è molto elastico (anche ai bassi regimi) e offre quel pizzico di spinta in più che tutto sommato non guasta.
Dotazione completa
Ampia e completa, infine, la dotazione che comprende i più innovativi sistemi di sicurezza e ausilio alla guida: dal Cruise Control Adattivo con frenata di emergenza, agli allarmi per superamento carreggiata (manca però la correzione automatica della traiettoria), limite velocità e distanza di sicurezza, passando per l’assistenza al parcheggio e per il Multi-Sense, che consente di personalizzare l’esperienza di guida in cinque modalità (Sport, Comfort, Neutro, Perso ed Eco): a ciascun setup corrisponderà una specifica taratura di cambio, sterzo, sospensioni, motore, manubrio, clima e perfino illuminazione di abitacolo e strumentazione.