Dopo la quarta generazione della Toyota Prius arrivata lo scorso anno, la Casa giapponese rilancia la sua variante ancora più evoluta proponendo la nuova versione della Prius Plug-in (la seconda, dopo la prima del 2012). Condivide quasi tutto con la sorella full hybrid, compresa la nuova piattaforma TNGA, ma al powertrain a doppia alimentazione aggiunge un inedito sistema duale motore/generatore e numerose altre novità interessanti, tutte rivolte a migliorare l’efficienza. Il risultato è un’autonomia più estesa, prestazioni migliorate in modalità EV e una versatilità di marcia che lascia scegliere al guidatore la modalità più conveniente. La batteria più grande sacrifica, però, un po’ di spazio a bordo. Insomma, la nuova Toyota Prius Plug-in 2017 ha tante novità che la differenziano dalla Prius “normale”, scopriamole insieme.
Design elaborato e aerodinamica curata al dettaglio
Innanzitutto come differenziare la Prius full hybrid da questa versione Plug-in?
Le due si distinguono soprattutto per il frontale che, nel caso della versione “alla spina”, è più sofisticato e chiaramente inspirato alla cugina a idrogeno Mirai. Spiccano la griglia tridimensionale in resina acrilica e la forma compatta dei nuovi gruppi ottici a quattro LED, dotati di tecnologia adattiva e a matrice che permette di controllare individualmente ogni singolo LED.
Il profilo laterale non cambia molto ma si fa riconoscere per i cerchi specifici in lega bi-colore da 15 pollici disegnati apposta per ottimizzare il raffreddamento del sistema frenante.
Al posteriore la nuova Toyota Prius plug-in mostra la sua personalità con la linea intermedia del doppio vetro ondulata e con gruppi ottici orizzontali al LED dal design elaborato.
Dal punto di vista aerodinamico nessun dettaglio estetico è lasciato al caso, come ad esempio l’abbassamento del tetto (i più alti dietro toccano con la testa) e dello spoiler, i rivestimenti del sottoscocca più ampi, i paraurti più ficcanti o le alette stabilizzatrici sui gruppi ottici. E così può vantare un coefficiente aerodinamico pari a 0,25 Cx.
Tra l’altro la Prius plug-in è dotata anche di elementi aerodinamici attivi, nello specifico la presa d’aria frontale si richiude per ridurre la resistenza all’aria e a motore freddo velocizza i tempi di riscaldamento.
Le dimensioni: sacrificato un po’ di spazio interno
Grazie ai suoi 4.645 mm di lunghezza, 1.760 di larghezza e 1.470 mm di altezza, la nuova Prius Plug-in 2017 è anche più lunga di 165 mm, più larga di 15 mm e più bassa di 20 mm rispetto al modello precedente, con sbalzi anteriori e posteriori allungati rispettivamente di 25 e 80 mm.
C’è poi un dettaglio che non si nota a prima vista ma si scopre aprendo il bagagliaio: il portellone posteriore ha una struttura in carbonio che serve a riequilibrare i pesi dopo l’introduzione della batteria più grande, da 6,6 kWh, che si trova esattamente sotto al piano di carico. A proposito di spazi, il portabagagli perde buona parte del suo volume rispetto alla Prius full hybrid, con una soglia notevolmente più alta e una capacità di 360 litri (501 sulla Prius non ricaricabile).
Per il resto su entrambe le versioni l’abitacolo è praticamente uguale, ma questa Plug-in sacrifica anche un posto sul divano posteriore, composto ora da due sedili indipendenti separati da un tunnel centrale che fa spazio ancora una volta alla batteria ma che è ben camuffato con dei comodi vani portaoggetti.
Una pompa di calore a iniezione di gas per il climatizzatore
Davanti la plancia non cambia se non per minimi dettagli. C’è lo schermo centrale da 8 pollici e il doppio display TFT soprelevato da 4,2 pollici.
Anche la Toyota Prius Plug-in 2017 si conferma dunque un’auto ben assemblata con materiali di qualità e morbidi al tatto sia per la plancia che per i rivestimenti delle portiere e comodissimi sedili ventilati e riscaldati.
E proprio in tema di climatizzazione troviamo una novità importante. Il sistema è infatti gestito da una pompa di calore a iniezione di gas che riscalda o rinfresca l’abitacolo quando si viaggia in modalità EV senza che il motore termico sia avviato. Il che ovviamente influisce positivamente sui consumi. Tra l’altro se il sedile del passeggero è vuoto, il sistema se ne accorge e riduce i flussi d’aria dalle bocchette, ottimizzando ulteriormente il funzionamento.
Sotto il cofano
La grande novità della nuova Toyota Prius Plug-in è il sistema duale motore/generatore. Si tratta di una soluzione impiegata sostanzialmente per due motivi: migliorare le prestazioni e l’autonomia della Prius ricaricabile.
Il propulsore termico rimane il benzina quattro cilindri 1.8 a ciclo Atkinson, affiancato da due motori elettrici disaccoppiati (per una potenza complessiva di 122 CV), uno dei quali genera energia e compie anche la funzione di motore ausiliare, migliorando così le prestazioni in modalità EV.
Lo spunto in più si nota e la velocità massima, circolando a zero emissioni, è di 135 km/h (162 km/h la velocità massima in modalità ibrida), superati i quali entra comunque in funzione il motore termico. Di base il sistema di gestione del powertrain della Prius Plug-in è programmato per funzionare sempre nella modalità più efficiente, a seconda delle condizioni di guida, ma è lasciato libero arbitrio al guidatore che può sempre scegliere di gestire l’energia come preferisce.
Una volta scaricata la batteria, che garantisce oltre 50 km di percorrenza in EV, si può infatti inserire la modalità di ricarica e in quel caso il motore termico lavora di più (e consuma di più) per ricaricare la batteria.
In media i consumi dichiarati dalla Prius Plug-in 2017 sono di 1l/100 km, ma la sua efficienza ora è migliorata anche dove prima non se la cavava così bene e cioè in autostrada. Di fatto a velocità di crociera di 120 km si può arrivare a percorrere fino a più di 20 km con un litro. E volendo si potrà acquistare, come optional, anche l’inedito tetto solare che accumula energia extra per ricaricare la batteria e garantire, nelle giornate di sole, fino a 5 km di autonomia in più in EV.
Sensazioni di guida. Un bel passo in avanti con la piattaforma TNGA
Alla guida della nuova Prius Plug-in 2017 si può godere del grande miglioramento apportato dalla piattaforma TNGA con un baricentro ribassato di 25 mm e quindi una dinamica di guida molto più partecipativa e meno noiosa. Si possono apprezzare molto anche la rigidità del telaio aumentata del 60% e l’evidente diminuzione del rollio grazie alla barra stabilizzatrice anteriore allargata, il risultato percepibile è una stabilità superiore.
Gli ammortizzatori morbidi filtrano bene le irregolarità del terreno e il doppio braccio oscillante posteriore garantisce un ottimo comfort di marcia soprattutto in autostrada. I circa 100 kg in più rispetto all’altra Prius, dovuti alla batteria più grande e al secondo motore, si fanno notare in termini di agilità sui percorsi misti.
L’insonorizzazione dell’abitacolo è stata migliorata, i fruscii e il rotolamento si sentono davvero poco e l’unica intrusione acustica, a volte un po’ fastidiosa, è quella del motore termico che, quando entra in funzione, si fa sentire sempre un po’ su di giri.
Arriverà a giugno
La nuova Toyota Prius Plug-in arriverà in commercio sulla maggior parte dei mercati europei, in Italia a partire da giugno. I prezzi, sono ancora da definire e saranno chiaramente più elevati rispetto alla Prius full hybrid che ora parte da 29.250 euro.