Volkswagen e-Golf e Golf GTE: le versioni alla spina

Smartworld
di Junio Gulinelli

Al volante delle nuove versioni elettrificate della compatta di Wolfsburg

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In totale sono 5 le varianti di alimentazione che compongono la gamma Golf di Volkswagen. Due di queste sono le versioni elettrificate, una è la EV totale, l’altra l’ibrida plug-in. Con i restyling 2017 entrambe migliorano e rivelano tutto il potenziale che il Gruppo di Wolfsburg scatenerà nei prossimi anni, a partire dalla futura ID. Queste, insomma, sono soltanto le prove generali. Molto interessante l’offerta economica “Progetto Valore” che, per l’elettrica, applica uno sconto pari al prezzo dell’IVA. 

Aver elettrificato la Golf, nel 2014, è stato un messaggio molto chiaro da parte di Wolfsburg. Un messaggio che potrebbe essere sintetizzato così: “quando sarà il momento delle elettriche noi ci saremo”. Può sembrare strano guidare la best seller compatta tedesca, spesso associata alla sigla sportiva GTI, con un motore elettrico sotto al cofano, ma significa che sull’elettrificazione della sua gamma Volkswagen ci conta davvero.

Se la prima versione della e-Golf era il segnale del “si può fare”, ora la nuova arriva con grossi miglioramenti sia a livello di batterie che di motore e offre anche il meglio della tecnologia di infotainment del marchio. È una sorta di prova generale della vera offensiva elettrica del Gruppo che inizierà entro un paio d’anni con la Volkswagen ID.  

Con il 50% di autonomia dichiarata in più rispetto alla precedente versione, la nuova Volkswagen e-Golf 2017 promette fino a 300 km con una sola ricarica, che realisticamente, guidando senza l’ossessione dell’efficienza, si traducono in 200 km effettivi. Più che sufficienti secondo Volkswagen che afferma che l’80% degli automobilisti non percorre più di 50 km al giorno per andare in ufficio (secondo uno studio tedesco). 

Questo passo in avanti si deve soprattutto alla nuova batteria agli ioni di litio più capace, da 35,8 kWh (prima era da 24,2 kWh). Per quanto riguarda i tempi di ricarica della e-Golf, con una presa convenzionale da 230 V impiega 13 ore e 15 minuti per recuperare l’80%, con la wallbox da 7,2 kW ci mette 4 ore e 15 minuti, mentre con il sistema CSS (Combined Charging System) da 40 kW i tempi per ricaricare l’80% della batteria si riducono a 45 minuti. 

Anche il motore della nuova e-Golf cambia in meglio e ora offre 25 CV in più con una potenza totale di 136 CV (100 kW) e la coppia massima che passa da 270 a 290 Nm.

Il che si ripercuote positivamente sulle prestazioni: copre lo sprint 0-100 in 9,6 secondi (un decimo di secondo in meno della golf con il 1.0 a benzina TSI da 115 CV) e raggiunge i 150 km/h di velocità massima. Il tutto con un powertrain più efficiente che, dati alla mano, consuma solo 12,7 kWh/100km che, secondo l’agenzia di protezione medioambientale equivarrebbero a 2,03 litri di combustibile per 100 km. 

Le sensazioni di guida al volante della e-Golf sono sopra le aspettative. È un’auto elettrica vera ma con le doti dinamiche più che collaudate della piattaforma MQB. Silenziosità, e quindi alto comfort di marcia, una coppia praticamente sempre disponibile e reattiva, un’accelerazione decisa e soddisfacente e un motore in generale più potente garantiscono divertimento. Insomma elettrificandosi la Golf mantiene intatte tutte le sue caratteristiche che l’hanno consacrata come best seller del marchio. 

E per convincere i propri clienti a mettersi al volante di un’auto a zero emissioni, Volkswagen arma la e-Golf 2017 con praticamente tutto l’arsenale tecnologico di cui dispone. È infatti equipaggiata di serie con i nuovi fari anteriori a LED, il digital cockpit, la frenata automatica (fino a 60 km/h), il touch screen da 9,2 pollici con navigatore Discover Pro e compatibile con il MirrorLink, Apple Car Play e Android Auto, il cruise control adattivo, il Mirror Pack e il Light Pack, il sistema Park Pilot e i sensori di parcheggio e parabrezza in vetro atermico riscaldabile. 

Da fuori la e-Golf si distingue dalle altre componenti della gamma per i fari anteriori a LED a forma di C, per i gruppi ottici posteriori con funzione dinamica e naturalmente per la totale assenza di rumore in marcia. Dentro la familiare ergonomia di qualsiasi Golf è accompagnata da una dotazione tecnologica che include, tra le novità, il display centrale con controlli gestuali. 

Golf GTE, l’ibrida della gamma

Da elettrica a ibrida, la Volkswagen GTE offre la possibilità di realizzare fino a 50 km in modalità a zero emissioni. È equipaggiata con tutti gli elementi digitali, di equipaggiamento e di design della nuova gamma Golf, oltre a disporre, a differenza dell’elettrica, di diverse modalità di guida.

In E-Mode la Volkswagen Golf GTE 2017 sfrutta unicamente il motore elettrico, sempre che la ricarica della batteria sia sufficiente.

In Hybrid la compatta tedesca utilizza invece tutti e due i motori, quindi anche quello a combustione, e li sincronizza in modo da ottenere la migliore efficienza possibile in termini di consumo. E poi c’è anche la modalità di ricarica della batteria che ovviamente compromette le prestazioni ma aiuta a recuperare energia. Utile, ad esempio, quando si sta per entrare in città e si vuole accedere alle zone urbane normalmente chiuse al traffico. 

Il powertrain della Golf GTE può contare sul benzina TSI da 150 CV affiancato da un’unità elettrica da 102 CV. Come succede anche sulla e-Golf, poi, dallo schermo del digital cockpit è possibile tenere sempre sott’occhio lo stato di carica della batteria e la modalità di funzionamento del sistema ibrido. 

La Golf GTE fa da trait d’union tra l’elettrica e la GTI, offrendo una doppia personalità e mettendo a disposizione tutto il meglio della tecnologia Volkswagen. È un’auto decisamente performante, i 204 CV complessivi del powertrain a doppia alimentazione si sentono e non fanno di certo mancare spunto in accelerazione e ripresa. 

Quello che si nota rispetto alle altre Golf è una massa superiore che, andando a cercare il pelo nell’uovo, rende la GTE un po’ meno agile rispetto alle sorelle di gamma. E poi perde un po’ di bagagliaio che arriva a soli 272 litri di capacità di carico, a fronte dei 380 delle altre (350 litri l’elettrica). Ma è un compromesso che le serve a dichiarare consumi medi di 1,6l/100 km.

I prezzi della e-Golf e della Golf GTE

La e-Golf e la Golf GTE hanno lo stesso prezzo: 39.250 euro. Ma la proposta interessante di Volkswagen è quella che prende il nome di “Progetto Valore” e nel caso delle elettriche (e-Golf ed e-Up!) prevede un anticipo flessibile (tra il 10 e il 20%) più 36 rate mensili da 299 Euro per la e-Golf (199 per la e-Up!) calcolate su un totale a cui viene applicato uno sconto equivalente al prezzo dell’IVA.

A conti fatti, quindi, alla fine dei tre anni si pagano circa 18 mila euro, meno della metà del prezzo pieno. E chi compra una e-Golf ora, con questa formula, tra tre anni potrà cambiare auto pagando un novo anticipo e passando magari alla futura ID che già sarà sul mercato (il cui prezzo sarà più o meno quello di una TDI). Una proposta, insomma, non da sottovalutare, soprattuto considerando la rapida evoluzione delle elettriche  in questa fase di sviluppo, che rischia di far diventare “superato” un prodotto nel giro di pochi anni. 

Scheda Tecnica

MotoreMotore sincrono a magneti permanenti
Potenza 100 kW/136 CV
Coppia290 Nm
Accelerazione0-100 km/h in 9,6 secondi
Velocità massima 150 km/h
Autonomia300 km dichiarati - 200 km rilevati
Batterie Agli ioni di litio da 35,8 kWh