Dallara, 40 anni di successi

Smartworld
di Marco Coletto

L'azienda parmense specializzata nel motorsport è più conosciuta all'estero che in Italia

La Dallara non è un’azienda nota al grande pubblico: eppure da 40 anni questa società con sede a Varano de’ Melegari, in provincia di Parma, è una delle realtà più importanti nel mondo del motorsport.

Queste vetture progettate in Emilia hanno conquistato numerosi successi soprattutto fuori dai confini italiani. Un esempio su tutti? Le 12 vittorie alla 500 Miglia di Indianapolis, di cui l’ultima tre giorni fa con il pilota scozzese Dario Franchitti.

La storia di questa sigla storica del motorismo sportivo nasce nel 1972 quando Gian Paolo Dallara – ingegnere di enorme talento con trascorsi in Ferrari, Maserati e Lamborghini (suoi i progetti della Miura e della Espada) e in F1 con la De Tomaso al fianco di un certo Frank Williams – decide di mettersi in proprio.

Inizialmente collabora con la Bertone allo sviluppo della Lancia Stratos. Tra il 1973 e il 1978 realizza invece, con il supporto della Fiat, una versione da gara della spider X1/9: passaruota allargati, alettone posteriore, frontale privo di fari a scomparsa e un motore 1.3 da 193 CV o 1.6 da oltre 200 CV.

Nel 1978 inizia a realizzare vetture da corsa per la Lancia: la prima è la Beta Montecarlo Turbo, seguita dalla LC1 nel 1981 e dalla LC2 del 1982. Intanto nel 1980 una sua F3 si aggiudica il campionato italiano.

Nel 1984 viene costruita la prima galleria del vento mentre nel 1985 è la volta del primo telaio in fibra di carbonio. Dal 1988 al 1992 tenta l’avventura in F1 fornendo scocche alla Scuderia Italia, team che ottiene come migliori risultati due ottavi posti nei Mondiali 1989 e 1991.

Nel 1993 nasce la prima generazione della Ferrari 333 SP, vettura che segna il ritorno del Cavallino nella categoria Sport Prototipi, e nel 1995 viene realizzata la seconda galleria del vento.

Nel 1997 la Dallara inizia a costruire vetture per il campionato IndyCar Series, ancora oggi l’attività principale dell’azienda parmense.

Nel 1998 Eddie Cheever ottiene la prima vittoria alla 500 miglia di Indianapolis.

Nel 2002 vengono realizzati i telai per le monoposto World Series by Nissan mentre nel 2003 tocca alla scocca della mitica Audi R8 da corsa, vincitrice di numerose 24 Ore di Le Mans.

Nel 2004 la collaborazione con la Casa dei quattro anelli prosegue con lo sviluppo della A4 DTM vincitrice in quello stesso anno del campionato turismo tedesco e nel 2005 iniziano ad essere progettati i telai delle monoposto destinate al campionato GP2 e alle World Series by Renault.

L’accordo con la KTM porta nel 2007 alla nascita della X-Bow, un modello di serie superleggero dotato di un motore 2.0 turbo da 240 CV di origine Audi, mentre nel 2009 nascono i primi telai della GP3.