Fernando Alonso: è crisi?

Smartworld
di Marco Coletto

Passato, presente e futuro del pilota spagnolo della Ferrari

Fernando Alonso è in un periodo di crisi: per la terza volta consecutiva ha terminato le qualifiche dietro al compagno Felipe Massa e per la prima volta in tre anni (dal GP della Malesia del 2010) in classifica generale ha meno punti del proprio coéquipier. Il tutto condito con la brutta prova in Malesia di domenica scorsa, quando dopo aver tamponato Sebastian Vettel ha deciso di proseguire con un alettone rotto invece di fermarsi ai box.

La situazione per il bicampione del mondo spagnolo non è delle migliori: fra due settimane dovrà infatti gareggiare in Cina (dove non vince da otto anni) con un mare di pressione addosso. Nell’attesa di scoprire come se la caverà scopriamo insieme la sua storia.

Fernando Alonso: la biografia

Fernando Alonso nasce ad Oviedo (Spagna) il 29 luglio 1981. La sua passione per il motorsport inizia molto presto: a tre anni comincia a guidare un kart costruito da suo padre (meccanico) originariamente previsto per la sorella Lorena, di cinque anni più grande ma totalmente priva di interesse per le corse.

Tra il 1993 e il 1996 Fernando si aggiudica quattro campionati spagnoli nella categoria Junior, a 15 anni diventa campione del mondo della categoria e nel 1997 passa alla categoria Inter-A dove conquista il titolo spagnolo (ripetuto nel 1998) e italiano. L’anno seguente è vicecampione europeo in questo trofeo.

I primi passi

L’ex-pilota di F1 iberico Adrián Campos nota le sue doti e lo ingaggia nel 1999 per correre nel suo team nel campionato Euro Open by Nissan: alla prima partecipazione Fernando conquista il titolo e nello stesso anno testa una MInardi di F1. Il successo in questo campionato gli apre le porte della Formula 3000: nel 2000 termina la stagione al quarto posto dietro ad un certo Mark Webber.

Il debutto in F1

Fernando Alonso è il terzo pilota più giovane a correre in F1 quando debutta nella stagione 2001 al volante di una Minardi: le prestazioni sono meno brillanti di quelle del compagno Tarso Marques ma la stoffa c’è. Flavio Briatore se ne accorge e lo nomina tester alla Renault per il 2002.

Il passaggio alla Renault

Dopo un anno come collaudatore per la scuderia francese Fernando torna a gareggiare nel Mondiale nel 2003 e impiega poco tempo per sbarazzarsi del compagno di squadra Jarno Trulli. In Malesia diventa il pilota più giovane a conquistare la pole position mentre in Ungheria diventa il più giovane vincitore di un GP.

L’anno seguente riesce nuovamente ad essere più veloce di Trulli e anche del campione del mondo 1997 Jacques Villeneuve e termina la stagione al quarto posto (un passo avanti rispetto al sesto del 2003) pur non portando a casa nessuna vittoria.

I due Mondiali

Nel 2005 Fernando Alonso diventa il più giovane Campione del Mondo di F1 della storia, record che gli verrà soffiato prima da Lewis Hamilton e successivamente da Sebastian Vettel. Supera agevolmente il compagno Giancarlo Fisichella e il principale rivale nella lotta per il titolo Kimi Räikkõnen e dà vita ad una stagione da dominatore, grazie anche ad una monoposto particolarmente veloce.

Nel 2006 Fernando concede il bis, questa volta al termine di un duello decisamente più combattuto di quella visto l’anno precedente, contro Michael Schumacher.

In due stagioni memorabili il driver spagnolo ottiene quattordici successi e dodici pole position.

Il passaggio alla McLaren

Reduce da due titoli iridati, Fernando Alonso si trasferisce alla McLaren nel 2007.  Termina la stagione al terzo posto – con gli stessi punti del compagno Lewis Hamilton ma con quattro secondi posti invece di cinque – però la sua avventura nella scuderia inglese non è il massimo. Si ritrova coinvolto nella spy-story ai danni della Ferrari che porta la FIA (Federazione Internazionale dell’Automobile) a togliere tutti i punti alla McLaren e soffre il confronto con il coéquipier e con il suo responsabile Ron Dennis.

Il ritorno alla Renault

Il ritorno alla Renault di Alonso nel 2008 non porta i frutti sperati: la monoposto è tutt’altro che veloce e l’unica cosa che può fare Fernando è compensare con il talento. Ottiene due vittorie (di cui una, a Singapore, creata ad arte da Briatore, quando costringe la seconda guida Nelson Piquet jr. ad andare a sbattere apposta) e il quinto posto in classifica generale e surclassa il compagno di squadra.

Nel 2009 la situazione peggiora: è l’unico a portare a punti al team (Nelson Piquet jr. e Romain Grosjean restano a quota zero) e il massimo che può fare è conquistare il nono posto assoluto.

Gli anni in Ferrari

Fernando Alonso inizia alla grande la stagione 2010 in Ferrari con una vittoria e una pole position in Bahrain ma nonostante cinque successi è costretto a cedere il titolo mondiale a Sebastian Vettel al termine di un’annata particolarmente combattuta a causa di un errore degli uomini del box del Cavallino nell’ultimo GP di Abu Dhabi.

L’anno seguente patisce la supremazia della Red Bull e si accontenta di un quarto posto in classifica generale condito da un’unica vittoria. Il 2012 è l’anno del riscatto: ottiene tre vittorie, balza in testa alla classifica Mondiale ma deve arrendersi alla rimonta finale di Vettel terminando così la stagione al secondo posto.