Marussia: tanta voglia di crescere in F1

Smartworld
di Marco Coletto

Storia dell'ambizioso team russo, da due anni nel Circus

La Marussia è una scuderia di F1 decisamente ambiziosa: dopo aver deluso al debutto nel Circus nel 2012 si è migliorata quest’anno pur avendo smesso di sviluppare la vettura dopo il GP di Spagna e pare, oltretutto, che sia uno dei team che ha lavorato di più sulla monoposto del 2014. Scopriamo insieme la storia dei due anni trascorsi nella massima serie automobilistica del team russo.

Marussia: la storia in F1

La Marussia – Casa automobilistica russa specializzata nella produzione di supercar fondata nel 2007 – entra nel mondo della F1 nel 2010 quando acquista una quota azionaria del team britannico Virgin. Il debutto ufficiale come costruttore risale invece al 2012, anno in cui il brand moscovita entra in possesso della maggioranza della scuderia inglese.

La stagione 2012

Per la stagione 2012 – quella di debutto nel Circus – vengono ingaggiati come piloti il tedesco Timo Glock e il francese Charles Pic e vengono utilizzati motori Cosworth. L’annata si rivela deludente: la monoposto non riesce a partecipare ai test invernali per via della bocciatura rimediata nei crash-test e il miglior piazzamento stagionale (il 12° posto di Glock a Singapore) permette al team russo di terminare al penultimo posto nel Mondiale Costruttori, davanti solo alla HRT.

La stagione 2013

La situazione della Marussia migliora nel 2013 nonostante l’arrivo di due piloti debuttanti: il francese Jules Bianchi e il britannico Max Chilton. Merito dell’introduzione del KERS e del 13° posto conquistato dal driver transalpino in Malesia, un risultato che consente alla scuderia moscovita di chiudere al 10° posto assoluto davanti alla Caterham.

Il futuro

Il futuro del team russo sembra roseo: dal 2014 arriveranno infatti i motori Ferrari.