Rally – Paolo Andreucci, il Re d’Italia

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50 anni, otto campionati nazionali e ancora tanta voglia di vincere: alla scoperta del pilota Peugeot, unico driver tricolore a punti nel WRC 2015 (per ora)

Sarebbe riduttivo considerare Paolo Andreucci solo come il pilota di rally che ha conquistato più campionati italiani (otto: 2001, 2003, 2006, 2009-2012, 2014): a 50 anni di età il portacolori della Peugeot ha infatti ancora fame di vittorie e grazie all’incredibile 8° posto conquistato con la 208 domenica scorsa nella tappa del Mondiale in Sardegna è, per il momento, l’unico driver tricolore ad aver ottenuto punti nel WRC 2015. Scopriamo insieme la storia del “Re d’Italia” di questa disciplina.

Paolo Andreucci, la biografia

Paolo Andreucci nasce il 21 aprile 1965 a Castelnuovo di Garfagnana (Lucca): figlio di Piero Leonardo Andreucci (ex presidente della provincia di Lucca tra il 1985 e il 1990), esordisce con le auto nel 1987 al volante di una Renault 5 GT Turbo.

L’anno seguente inizia a farsi conoscere nell’ambiente conquistando la seconda posizione nel Trofeo Fiat Uno Turbo e nel 1989 – al debutto nel WRC nel Rally del Portogallo su una Lancia Delta del Jolly Club – porta a casa un eccezionale 8° posto. All’Acropoli è invece costretto al ritiro per un problema meccanico.

La prima volta in Peugeot

Dopo un secondo posto ottenuto nel Trofeo Tradizione Terra 1990 Paolo Andreucci si cimenta, l’anno successivo, nel Trofeo Peugeot alla guida di una 309: vince il monomarca transalpino e con la compatta del Leone porta anche a casa un 9° posto assoluto nel Rally Targa Florio valido per il campionato europeo.

Nel 1993 arriva secondo assoluto nel Campionato Italiano Rally 2 Ruote Motrici con una 106 ufficiale: al volante della citycar di Sochaux conquista il 6° posto assoluto al Targa Florio, il primo podio in carriera (3° in Salento) e prende parte al Sanremo iridato (ritiro).

Il periodo Renault

Il 1994 è l’anno in cui Paolo Andreucci inizia a correre con le Renault: diventa campione italiano 2 Litri con la Clio Williams, conquista il primo podio nel campionato europeo (3° al Rally della Lana) e chiude il Sanremo valido per il Mondiale in 13° posizione.

Dopo un 1995 “deludente” (3° nel campionato italiano 2 Litri) si riscatta l’anno seguente portando a casa il titolo tricolore 2 Ruote Motrici, il 2° posto assoluto al Ciocco valido per il campionato italiano e la 12° piazza al Sanremo iridato.

La prima vittoria importante

La prima vittoria importante per Paolo Andreucci arriva nel 1997 quando al volante della Renault Mégane Maxi conquista il primo posto assoluto al Rally Targa Florio valido per il campionato europeo e per quello italiano. Con la coupé della Régie ottiene anche nel biennio 1997/1998 due titoli italiani 2 Ruote Motrici e due ritiri al Sanremo iridato.

La delusione Subaru

Paolo Andreucci passa alla Subaru nel 1999 per puntare al Campionato Italiano Rally ma con la Impreza non riesce a raggiungere l’obiettivo prefissato: arriva terzo la prima stagione (con due successi assoluti in due prove valide anche per il titolo europeo, Piancavallo e Salento) e secondo nel 2000 (con trionfi al Mille Miglia, in Salento e a Piancavallo) e in entrambe le occasioni non riesce a terminare il Sanremo valido per il WRC. Nel 2000 partecipa anche al Trofeo Rally Terra con una Seat Ibiza senza però ottenere risultati di rilievo.

La Ford e Anna Andreussi

Il 2001 è un anno importantissimo per Andreucci: passa alla Ford, vince il primo CIR con la Focus, ottiene tre trionfi assoluti – Ciocco, San Marino (prima vittoria in terra “straniera”) e Costa Smeralda – e inizia ad essere affiancato da Anna Andreussi, che diventerà sua navigatrice storica nonché compagna di vita. Con la compatta dell’Ovale Blu arriva l’ennesimo ritiro nell’appuntamento iridato a Sanremo e non riesce a terminare le due tappe del Trofeo Rally Terra alle quali prende parte con la Mitsubishi Lancer Evo VI.

Le vittorie con la Fiat

Paolo Andreucci inizia a correre con la Fiat, e più precisamente con la Punto S1600, nel 2002: nella prima stagione al volante della piccola torinese porta a casa il Trofeo Super 1600 e diventa vicecampione italiano.

Per il secondo titolo tricolore bisogna attendere il 2003 (anno in cui arriva l’ennesimo successo in un rally molto amato da Paolo: il Targa Florio) mentre l’anno seguente arrivano due trionfi assoluti (Ciocco e Targa Florio), una 10° piazza nella tappa della Sardegna del WRC ma solo un terzo posto nel CIR.

Dopo un 2005 da dimenticare arriva un 2006 da incorniciare per Paolo Andreucci: terzo campionato italiano con la Fiat Grande Punto Abarth S2000, un secondo posto nel campionato IRC ottenuto grazie alla vittoria del Rally di Sanremo e altri sei successi assoluti (Ciocco, 1000 Miglia, Targa Florio, Friuli, Costa Smeralda e San Crispino).

La parentesi Mitsubishi

Nelle due stagioni trascorse alla guida della Mitsubishi Lancer Evo IX (2007 e 2008) Paolo sale diverse volte sul gradino più alto del podio (primo anno Ciocco, Targa Florio e San Crispino, secondo anno 1000 Miglia, San Crispino e Costa Smeralda) ma si deve accontentare del 3° e del 2° posto nella classifica generale del campionato.

L’epopea Peugeot

La svolta per Paolo Andreucci arriva grazie alla Peugeot: tra il 2009 e il 2012 il driver toscano porta a casa quattro campionati italiani consecutivi con la 207. Tre vittorie assolute il primo anno (Adriatico, San Marino e Costa Smeralda), quattro il secondo (1000 Miglia, San Marino, Friuli e Sanremo), sette il terzo (Ciocco, 1000 Miglia, Costa Smeralda, Targa Florio, Salento, San Crispino e San Martino di Castrozza) e quattro il quarto (Ciocco, Adriatico, San Crispino e Costa Smeralda).

Nel 2013 (anno in cui conquista con la 207 due successi: Costa Smeralda e Targa Florio) si deve “accontentare” del secondo posto dopo aver trascorso quasi l’intera stagione a “svezzare” la “baby” 208 R2 ma nel 2014 arriva l’ottavo “scudetto” con la 208 grazie ai successi alla Targa Florio, a San Marino, in Friuli e al Due Valli.

Per il momento Paolo Andreucci è in testa al CIR 2015 dopo aver vinto il Sanremo e la Targa Florio.

Come regalo per i 50 anni ha ricevuto da Peugeot Italia la possibilità di correre il Rally di Sardegna, sesta prova del WRC 2015, con la 208. Tornato nel Mondiale dopo un’assenza di ben undici anni non ha deluso le attese visto che ha terminato la corsa in ottava posizione eguagliando il piazzamento ottenuto in Portogallo nel lontano 1989. Oltretutto, per ora, è l’unico pilota italiano che quest’anno è stato in grado di conquistare punti iridati.