Stéphane Sarrazin, professionista del motorsport

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Stéphane Sarrazin è uno dei pochi piloti polivalenti in attività: ha corso ovunque - F1, WRC, endurance e Formula E - brillando in (quasi) tutte le categorie


Stéphane Sarrazin è uno dei pochi piloti polivalenti in attività: ha corso ovunque – F1, WRC, endurance e Formula E – brillando in (quasi) tutte le categorie. Scopriamo insieme la storia del driver francese, capace di salire sul podio della 24 Ore di Le Mans per ben cinque volte senza però mai conquistare il gradino più alto.

Stéphane Sarrazin: la biografia

Stéphane Sarrazin nasce il 2 novembre 1974 a Barjac (Francia) e inizia a farsi notare nell’ambiente del motorsport quando si aggiudica il campionato francese kart nel 1991 e il titolo transalpino Formula Renault tre anni più tardi.

Nella seconda metà degli anni ’90 frequenta il mondo dei rally e quello dei circuiti ottenendo i risultati migliori in pista: nel 1997 diventa vicecampione francese di F3 e due anni dopo disputa l’unico GP di F1 in carriera – quello del Brasile – al volante di una Minardi per sostituire il nostro Luca Badoer (infortunato). Si ritira per un incidente mentre il compagno spagnolo Marc Gené arriva 9°.

I primi passi nell’endurance

Nel 2001 – anno del primo successo in un rally (al Var valido per il campionato europeo con una Subaru Impreza) – Stéphane Sarrazin debutta nell’endurance con la Chrysler e corre la 24 Ore di Le Mans insieme ai francesi Yannick Dalmas e Franck Montagny (ritiro).

L’anno seguente Stéphane arriva 6° sulla Sarthe con una Dallara insieme ai connazionali Montagny e Nicolas Minassian mentre risale al 2003 il primo trionfo in una corsa di durata: la 2h30 dell’Estoril in Portogallo con una Courage insieme al transalpino Jean-Christophe Boullion.

Rally ad alto livello e Aston Martin

Stéphane Sarrazin conquista nel 2004 il campionato francese rally asfalto grazie a tre vittorie (Alsazia, Rouergue-Aveyron e Mont-Blanc) e grazie al supporto della federazione transalpina ha la possibilità di correre tre gare valide per il Mondiale WRC (9° al debutto in Germania, 6° al Tour de Corse e 4° al Catalunya).

Specialista dell’asfalto, viene chiamato dalla Subaru come pilota ufficiale per il Mondiale 2005 e porta a casa come miglior risultato una quarta piazza in Corsica.

Nello stesso anno viene ingaggiato dall’Aston Martin per le gare di durata e si aggiudica il terzo posto di classe alla 24 Ore di Le Mans con la DBR9 insieme all’australiano David Brabham e al britannico Darren Turner.

Nel 2006 Stéphane Sarrazin disputa altre quattro prove del WRC con la Casa giapponese (5° a Monte Carlo), gareggia nel rally Lione-Charbonnières con un’Aston Martin V8 Vantage e per quanto riguarda l’endurance – sempre con il marchio inglese – porta a casa un terzo posto nella classifica di classe GT1 della American Le Mans Series.

Gli anni in Peugeot

Il 2007 è l’anno in cui Stéphane Sarrazin viene chiamato dalla Peugeot per correre nelle gare di durata e si aggiudica subito il campionato Le Mans Series insieme al portoghese Pedro Lamy grazie a tre successi (1000 km di Valencia, 1000 km del Nürburgring e 1000 km di Spa). Senza dimenticare il primo podio assoluto a Le Mans: secondo con Lamy e il francese Sébastien Bourdais. Nonostante gli impegni nell’endurance il driver transalpino trova il tempo di correre il rally dell’Algarve valido per il campionato portoghese con una Peugeot 207 e di arrivare secondo.

Nel 2008 si aggiudica – sempre in coppia con Lamy – la 1000 km di Monza e quella del Nürburgring mentre al volante della Maserati sale sul gradino più alto del podio della 24 Ore di Spa insieme al tedesco Michael Bartels, al nostro Andrea Bertolini e al belga Eric van de Poele. Non contento, arriva secondo nel Rally d’Antibes in Francia con una 207.

L’alternanza endurance/rally per Stéphane Sarrazin continua anche l’anno seguente: terzo nel Rally di Monte Carlo valido per l’IRC, vittoria alla Petit Le Mans negli USA insieme a Montagny e secondo alla Le Mans “vera” con Bourdais e Montagny.

Nel 2010 è invece la volta del trionfo nella serie Le Mans Series grazie al successo nella 1000 km dell’Algarve con i transalpini Nicolas Lapierre e Olivier Panis, della conquista della Petit Le Mans con Lamy e Montagny e del gradino più alto del podio della 1000 km di Zhuhai conquistato in Cina insieme a Montagny. Senza dimenticare i rally: con la 207 arriva 4° a Monte Carlo e 3° al Var mentre con la Citroën DS3 ottiene un 8° posto al Critérium des Cévennes.

Stéphane disputa l’ultima stagione con Peugeot nel 2011 prima dell’addio all’endurance della Casa del Leone: arriva terzo alla 24 Ore di Le Mans con Montagny e l’austriaco Alexander Wurz. Nei rally segnaliamo invece la 4° piazza a Monte Carlo (gara sempre valida per l’IRC) con la 207 e il secondo posto al Var con la 307 CC.

Gli anni in Toyota

Nel 2012 Stéphane Sarrazin viene ingaggiato dalla Toyota per correre nell’endurance e nello stesso anno ottiene due vittorie in due rally validi per il campionato francese asfalto con la Peugeot 307 CC (Région Limousin e Mont-Blanc).

L’anno seguente si aggiudica la 6 Ore del Bahrein insieme allo svizzero Sébastien Buemi e al britannico Anthony Davidson e lo stesso equipaggio arriva secondo a Le Mans. Nei rally il pilota francese si cimenta con una Mini Countryman prendendo parte al Tour de Corse.

Stéphane Sarrazin si aggiudica la 6 Ore del Bahrein anche nel 2014 (insieme a Wurz e al britannico Mike Conway), corre in Formula E con la Venturi e vince due rally con la Ford Fiesta: il Tour de Corse valido per il campionato europeo e il Critérium des Cévennes. Nel 2015 si aggiudica il Rally Mont-Blanc e torna nel WRC dopo 9 anni di assenza con un 9° posto al Tour de Corse.

Il 2016 è l’anno dell’ultimo trionfo nell’endurance (la 6 Ore del Fuji con Conway e il giapponese Kamui Kobayashi), dell’ennesima vittoria mancata a Le Mans (2°), del primo podio in Formula E (a Long Beach) e del Tour de Corse disputato al volante di una Hyundai i20.

Gli ultimi anni

Negli ultimi anni Stéphane Sarrazin ottiene i risultati migliori nei rally – nel 2017 arriva 9° al Tour de Corse con una Skoda Fabia e affronta il Terre de Vaucluse con una Toyota GT86 – ma se la cava anche in Formula E con due terzi posti a New York e Montréal ottenuti al volante di una Techeetah.

Nel 2018 corre due rally con una Hyundai i20 (6° al Var) e le ultime quattro gare del campionato di Formula E con la Andretti mentre inizia alla grande la stagione 2019 con un 9° posto assoluto al Rally di Monte Carlo valido per il WRC.