Le quattro vite di Robert Kubica

Smartworld
di Marco Coletto

Storia dell'ex pilota di F1 polacco, campione del mondo rally WRC2 dopo essere scampato tre volte alla morte

Robert Kubica ha sette vite come i gatti e a soli 28 anni ne ha già consumate tre scampando tre volte alla morte. L’ex pilota di F1 polacco è reduce da un’annata strepitosa nei rally: domenica scorsa in Spagna è diventato campione del mondo nella serie propedeutica WRC2, fra tre settimane guiderà una Citroën DS3 WRC ufficiale in Gran Bretagna e il prossimo anno si cimenterà molto probabilmente nel WRC. Scopriamo insieme la sua storia.

Robert Kubica: la biografia

Robert Kubica nasce il 7 dicembre 1984 a Cracovia (Polonia). Appassionato di automobili fin da piccolo, debutta con i kart all’età di dieci anni è conquista sei titoli nazionali in tre anni. Per trovare un ambiente più competitivo si trasferisce nel nostro Paese.

Le vittorie con i kart

Nel 1998 Robert inizia a farsi notare tra gli appassionati di kart: diventa il primo straniero a conquistare il campionato italiano, vince la prestigiosa Junior Monaco Kart Cup e si ripete l’anno seguente.

Il passaggio alle monoposto

Robert Kubica diventa nel 2000 test driver in Formula Renault 2000. L’anno successivo partecipa per la prima volta alla serie europea e a quella italiana portando a casa due podi, una pole position e un giro veloce ma la svolta arriva nel 2002 quando diventa vicecampione italiano.

La Formula 3

Nel 2003 Robert è pronto per gareggiare nella Formula 3 Euroseries ma è costretto a ritardare il debutto a causa di un gravissimo incidente stradale nel quale rischia di perdere un braccio. Salta le prime sei gare della stagione, vince all’esordio e nella seconda corsa arriva secondo e ottiene il giro più veloce. L’anno seguente arriva secondo nel GP di Macao.

I successi in Formula Renault e la F1 sfiorata

Robert Kubica conquista nel 2005 il titolo della Formula Renault 3.5 in un’edizione – a dire il vero – povera di talenti, termina nuovamente il GP di Macao al secondo posto (dietro a Lucas di Grassi e davanti ad un certo Sebastian Vettel) e si guadagna la possibilità di effettuare un test con la monoposto di F1 più veloce dell’epoca: la Renault.

Il debutto in F1

Kubica viene chiamato dalla BMW Sauber come collaudatore a tempo pieno per la stagione F1 2006 ma a causa delle prestazioni deludenti del pilota titolare Jacques Villeneuve si ritrova a rimpiazzarlo a partire dal GP d’Ungheria. Si rivela più lento del compagno Nick Heidfeld ma porta a casa alla terza corsa – in Italia – un incredibile terzo posto.

L’anno seguente – quando rimane vittima in Canada di un altro gravissimo incidente nel quale rimedia “solo” un trauma cranico e la distorsione di una caviglia – continua a fare peggio del proprio coéquipier e non riesce a salire sul podio ma lo sfiora più volte mostrando una maggiore continuità.

Il 2008 è la migliore annata di Robert Kubica nel Circus: oltre ad essere più veloce di Heidfeld ottiene la prima (e unica) vittoria in carriera in Canada (sullo stesso circuito dove l’anno prima rischiò di perdere la vita per la seconda volta) e termina la stagione al quarto posto assoluto grazie a sette podi.

Il periodo buio e il passaggio in Renault

Nel 2009 Robert delude parecchio: ottiene nuovamente risultati peggiori rispetto a quelli di Heidfeld e riesce a salire sul podio una sola volta in Brasile. L’anno seguente – complice l’addio alle gare del team tedesco – si trasferisce in Renault, surclassa il collega Vitaly Petrov e riesce a conquistare tre podi con una vettura poco competitiva.

Il terzo incidente e l’addio alla F1

Robert Kubica è costretto a rinunciare alla F1 il 6 febbraio 2011. Mentre partecipa in Liguria come pilota ad un rally (sua grande passione) perde il controllo della sua Skoda Fabia, che viene attraversata da parte a parte da un guard rail. Robert sopravvive per miracolo ma rimedia una frattura alla gamba destra e lesioni gravissime alla spalla, alla mano e al braccio destro.

Il driver polacco viene sottoposto a tre interventi chirurgici, viene dimesso dall’ospedale dopo oltre due mesi e segue un lungo periodo di riabilitazione ma a gennaio 2012 si rompe nuovamente la gamba destra per via di un incidente domestico.

Il ritorno alle corse

Robert Kubica non si arrende e solo due mesi dopo la seconda frattura alla gamba torna al volante di un kart. A settembre 2012 si cimenta nuovamente nei rally e con una Subaru Impreza si aggiudica la Ronde del Gomitolo di Lana a Biella e il Rally di San Martino di Castrozza.

Il Mondiale Rally

Kubica sta affrontando il Mondiale Rally 2013 con una Citroën DS3: due giorni fa è diventato campione del mondo WRC2 grazie a cinque successi (Grecia, Italia, Germania, Francia e Spagna) e ha ottenuto come miglior risultato un quinto posto assoluto in Germania.