Tom Kristensen, il re di Le Mans

Smartworld
di Marco Coletto

Storia del pilota che ha vinto più volte la celebre corsa di durata francese

Tom Kristensen non è un pilota molto conosciuto dal grande pubblico. Eppure questo driver danese può vantare un primato importantissimo essendo l’uomo che ha vinto più volte la 24 Ore di Le Mans: nove edizioni conquistate di cui l’ultima domenica scorsa.

Un vero specialista delle gare endurance, che ha permesso ad Audi, Bentley e Porsche di portare a casa successi prestigiosi nella celebre corsa di durata francese. Scopriamo insieme la sua storia.

Tom Kristensen: la biografia

Tom Kristensen nasce a Hobro (Danimarca) il 7 luglio 1967. Dopo la consueta gavetta con i kart ottiene il primo successo rilevante nel 1991 quando diventa campione tedesco di Formula 3.

L’avventura in Giappone

L’anno seguente si trasferisce in Giappone: fino al 1995 si cimenta nella serie turismo locale e nella Formula 3000 e nel 1993 si aggiudica il campionato nazionale di Formula 3.

Il ritorno in Europa e la prima Le Mans

Nel 1996 Tom Kristensen affronta – senza troppo successo – la serie internazionale di Formula 3000 e l’anno seguente conquista la prima 24 Ore di Le Mans al volante di una Porsche in squadra con Michele Alboreto e Stefan Johansson. Il successo gli apre (ma non troppo) le porte della F1 (nel 1998 viene chiamato come tester dalla Tyrrell, nel 2000 dalla Michelin) e del Superturismo tedesco.

La vittoria a Sebring e il passaggio all’Audi

Nel 1999 – insieme a JJ Lehto e a Jörg Müller – conquista al volante di una BMW la 12 Ore di Sebring. Nel 2000 si trasferisce all’Audi e con la Casa dei quattro anelli bissa il successo negli States e a Le Mans con Frank Biela ed Emanuele Pirro.

I successi sul circuito della Sarthe dell’equipaggio danese/tedesco/italiano proseguono anche nel 2001 e nel 2002 (anno in cui Tom si aggiudica la American Le Mans Series e la Petit Le Mans).

La parentesi Bentley

Nel 2003 il Gruppo Volkswagen decide di utilizzare il marchio Bentley per conquistare ancora una volta la 24 Ore di Le Mans: Tom Kristensen viene chiamato in un team composto da Rinaldo Capello (meglio noto come “Dindo”) e Guy Smith e conquista per la quarta volta consecutiva la mitica prova endurance transalpina.

Ritorno (definitivo) all’Audi

Nel 2004 Kristensen torna all’Audi in pianta stabile e oltre al consueto impegno alla 24 Ore di Le Mans (vinta ancora nel 2004 e nel 2005) affronta il campionato turismo tedesco DTM al volante di una A4 ottenendo risultati meno brillanti (due terzi posti nel 2005 e nel 2006 i migliori piazzamenti in classifica generale). Nel 2005, in coppia con lo svedese Mattias Ekström, conquista la prova a squadre della Race of Champions a Parigi e torna a vincere la 12 Ore di Sebring con JJ Lehto e Marco Wiener.

Momenti di buio e momenti di gloria

Nel 2006 Tom Kristensen deve “accontentarsi” del terzo posto alla 24 Ore di Le Mans ma porta a casa un’altra 12 Ore di Sebring grazie al contributo di Allan McNish e Rinaldo Capello. Dopo un 2007 sottotono (condito da un grave incidente a Hockenheim) il 2008 vede lo stesso equipaggio prevalere sul circuito della Sarthe.

Il presente e il futuro

Dopo tre podi (un secondo posto e due terzi posti) tra il 2009 e il 2012 (due anni in cui arriva il successo alla 12 Ore di Sebring sempre con Allan McNish e Rinaldo Capello) Tom torna a vincere la 24 Ore di Le Mans (la nona in carriera) nel 2013, in squadra con Allan McNish e Loïc Duval. L’obiettivo del driver danese è la decima vittoria, magari proprio il prossimo anno.